Vita di Girolamo Savonarola.

Firenze, Sansoni Ed. 1983, cm.12,5x20, pp.204, brossura Terza edizione.

Firenze, Cassa di Risparmio 1979, cm.13,5x21, pp.56, brossura Edizione non venale di 300 esemplari. Prima edizione.

Firenze, Mascagni Ed. 1989, cm.17x24, pp.31, brossura. Coll.Quaderni di Storia Toscana.

Intr.di M.Martelli. Firenze, Le Lettere 2002, 2 volumi. cm.14,5x21,5, pp.XXXVIII-807, brossura copertine figurate a colori.

Di questi grandi Capitani l'Autore ci da' una succinta ma completa notizia facendoci rapidamente risalire il corso degli anni dal '300 alla meta' del '500. Dall'indice:Alberico da Barbiano, i quattro conti Dal verme, Facino Cano. Il Conte di Carmagnola. Nicolò , Francesco e Jacopo Piccinino. Bartolomeo Colleoni. Gian Giacomo trivulzio. Gian Giacomo Medici, Ferrante Gonzaga. prefaz.di S.E. il conte P.G.Venino. Milano, Casa Ed.Giacomo Agnelli 1934, cm.14x20,5, pp.582, alcune tavv.bn.ft. brossura.

Documentation iconographique réunie et commentée par Anne Rouzet, licenciée en histoire de l'Art. Bruxelles, Arcade Ed. 1970, cm.26,5x30, pp.292, num.ill.nt.e tavv.a col.applicate, legatura ed.in tutta tela.

A cura di Margherita d'Ayala Valva. Pisa, Edizioni della Normale 2008, cm.15x24,5, pp.214, legatura ed.cartonata, segnalibro in stoffa. Stato di nuovo. Coll.Testi e Commenti,7. I "Pensieri" bernasconiani nascono da osservazioni e riflessioni annotate quotidianamente su taccuini e su foglietti volanti: pubblicati in un primo momento su giornali e riviste, sono in seguito riuniti, rivisti e riordinati, in tre edizioni in volume: "Precetti e Pensieri ai giovani pittori" (1910); "Pensieri ai pittori" (1924); e un'antologia (1961) curata da Vanni Scheiwiller l'indomani della morte dell'autore. L'edizione qui riprodotta è la seconda, la più completa, ma il testo si avvale, negli apparati, della collazione fra i tre volumi rinvenuti nell'archivio Bernasconi, tutti ricchi di correzioni e varianti autografe a margine. Il saggio introduttivo evidenzia le differenze fra le due principali edizioni: quella del '10 - frutto già maturo dell'insegnamento di Eugène Carrière e Vittore Grubicy de Dragon - e quella del '24, scritta intorno agli ambienti milanesi de "L'Esame", "II Convegno" e "Bottega di Poesia". Letto e apprezzato da personalità quali Berenson, Bucci, Carrà, Croce, De Pisis, Messina, Papini, Pancrazi, Soffici, Wildt e molti altri, rimane un testo importante nella storia della cultura dell'Italia del Novecento.

Estratto dalla Raccolta periodica religiosa "La Scienza e la Fede", a. XXXIV, Serie III, voll. 24 e 26. Napoli, pe' Tipi di Vincenzo Manfredi 1874, cm.15,7x23,7, pp.(2),88,(2), brossura, cop. originale.