Crescere sui prati del Duomo.

Ospedaletto, Pacini Editore 1993, cm.17x24, pp.126, 63 figg.e alcuni schemi grafici in bn.nt.e XLIV tavv.a col.ft., brossura, cop.fig.a col. Coll.Musei d'Italia,2.

Ospedaletto, Pacini Editore 2015, cm.17x24, pp.132 ill.bn.e a colori. brossura copertina figurata a colori.

Introduz.di Giulio Carlo Argan. Milano, Electa Ed. 2005, cm.23x25, pp.180, 233 ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.a col.

Venezia, Ist.Veneto di Scienze, Lettere ed Arti 2006, cm.17x24, pp.454, centinaia di figg.bn.in tavv.nt. e 16 tavv.a col. brossura copertina figurata a colori con bandelle. Coll.Studi di Arte Veneta,13 . [esemplare nuovo] Il pittore Teodoro Matteini (1754 - 1831). Un imponente catalogo, ragionato su una inedita documentazione d'archivio, tratta dell'opera del pittore pistoiese Teodoro Matteini (1754-1831), che resterà celebre per la dolcezza, quasi già romantica, dei suoi ritratti. Dividendosi tra Roma, Firenze, Milano e Bergamo, rappresentò fin dagli esordi la sintesi tra l'attardata componente rococò e la nuova sintassi neoclassica, nata e diffusasi a Roma dove fu educato, e della quale fu tramite in Lombardia e in territorio veneto. A Venezia dal 1798, nel 1804 ottenne la cattedra di maestro di disegno nella vecchia Accademia al Fonteghetto della Farina. In seguito, da quella d'insegnante nella classe di pittura della nuova Accademia riformata dai francesi, incarico che mantenne sino alla morte, diffuse attraverso i suoi quadri di storia imposti dal regime, il verbo neoclassico; ma solo nella pittura privata, in contatto diretto col soggetto, espresse il meglio di sè, soprattutto nel ritratto, cui prestava il suo atteggiamento sereno e pacato della vita.

Milano, Feltrinelli Ed. 1974, cm.15x24,5, pp.X,764, hardcover. Coll.The New Oxford History of Music.

Illustraz.di Golpe. Bologna, Carroccio - Aldebaran 1959, cm.20x26, pp.176, diseni bianco e nero nel testo e tavole a colori fuori testo, legatura editoriale, copertina figurata a colori. Collana Firmamento,1. "Voci nella foresta: non sono gli uccelli, non sono le acque così abbondanti in quei luoghi, ma alcuni ladroni assiepati e minacciosi intorno a Francesco d'Assisi, poco più che adolescente: «chi sei?» «Sono l'araldo del Gran Re». I briganti non capiscono che Re supremo è Dio, ed insistono per avere i tesori che forse il giovane nasconde: ed egli mostra le mani vuote, l'abito spoglio; e, lasciato libero, se ne va per le vie del mondo, recando il Tesoro incomparabile della grazia divina. Infatti, la sua vita somiglia a quella di Gesù: è nato in una stalla, e negli ultimi anni porterà nella carne le stimmate del Crocefisso. La sua parola è fede, poesia, ascesa, luce che si diffonde dalla sua Umbria all'Italia e a tutti i popoli, le sue vicende, narrate in queste pagine, costituiscono l'avventura più bella e sono più affascinanti d'un romanzo." (dalla presentazione dell'Autrice)