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Fra principi, mercanti e partigiani. Francesco Aringhieri politico e diplomatico senese nel Quattrocento.

Autore:
Editore: Pacini Editore.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.16x24, pp.372, brossura copertina figurata a colori. Biblioteca della Miscellanea Storica della Valdelsa, 32.

Abstract: «Negli ultimi decenni la storiografia è stata oggetto di una profonda revisione interpretativa che ha fatto registrare importanti acquisizioni sotto il profilo della storia dei linguaggi, delle pratiche e delle istituzioni politiche e di governo. Merito di un dibattito sempre più articolato attorno ad un pluralismo di corpi e di soggetti e di una più generale riconsiderazione dei concetti di 'pubblico' e 'privato' indotta dal progressivo riesame del 'mito' storiografico dello Stato regionale. Negli anni Settanta dello scorso secolo alcuni studiosi italiani hanno cominciato a mettere in forte discussione il 'paradigma statalista' (elaborato dagli studi giuridici e politici europei di fine Ottocento) che vedeva nello Stato del Rinascimento il traguardo inevitabile di un'evoluzione istituzionale e politica imperniata sulla costruzione di un apparato di potere accentrato e razionale. Evidenziando la funzione unificatrice di quello che era andato sempre più identificandosi come il nuovo Stato Moderno infatti, questi studi erano andati definendo l'evoluzione delle formazioni politiche italiane del Quattrocento secondo i principi di sovranità, burocrazia, razionalità organizzativa ed istituzionale. In particolare, gli studi di Elena Fasano Guarini e di Giorgio Chittolini hanno avuto il merito di inserire un forte correttivo, sottolineando l'estrema complessità di un sistema politico basato sulla costante dialettica tra i poteri. Da qui l'immagine di uno stato 'pattizio' o contrattuale, scevro da ogni interpretazione evoluzionista basata sulla indivisibilità del potere, sulla sua personalità giuridica unitaria e sulla razionalità amministrativa. Queste tesi non hanno mancato di suscitare ampi consensi e la discussione ha finito per animare il dibattito storiografico degli anni Ottanta e Novanta del Novecento sino alla compiuta identificazione dello Stato del Rinascimento nel risultato di una complementarietà di poteri, pratiche e sistemi di mediazione, frequentemente indagati attraverso uno studio dei linguaggi, dei rapporti sociali e di rete. Nuove tematiche si sono imposte al centro del dibattito e gli approcci più innovativi della ricerca si sono caratterizzati per una crescente integrazione tra la storia istituzionale (particolarmente in voga durante gli anni Novanta) ed una rinnovata attenzione per un'analisi antropologica delle 'pratiche privatistiche' come quelle di patronato, clan, fazione, parentela. In quest'ottica gli assetti istituzionali dei vari stati non vivrebbero affatto una sorta di 'grado zero' della statualità, ma risulterebbero fortemente permeabili all'influenza dei soggetti politici di cui appaiono ogni volta diretti strumenti di espressione. La conoscenza dei molteplici meccanismi di interazione tra le pratiche politiche ed il funzionamento ordinario dei sistemi pubblici di governo sarebbe dunque in grado di evidenziare i peculiari organigrammi politici degli stati...».

EAN: 9788869955808
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A cura di Franco Ciappi e Oretta Muzzi. Firenze, Polistampa 2013, cm.16x24, pp.544, 16 ill.col. brossura copertina figurata a colori. Biblioteca della Miscellanea Storica della Valdelsa, 25. Presentazione di Oretta Muzzi RICORDI Giovanni Cherubini, Sergio Gensini: uno storico locale che ha sempre guardato oltre la siepe Gianna Coppini, Passano gli anni, ma i ricordi rimangono Giuliano De Marinis, Sergio Gensini: i miei ricordi STUDI Salvatore Tramontana, San Marco Argentano. Ricostruzione urbana nel secolo XI André Vauchez, Sanctuaires et lieux saints dans le monde méditerranéen: quelques réflexions méthodologiques Antonella Degl’innocenti, Sulle tracce di san Gaudenzio. La Vita beati Gaudentii del ms. Laurenziano Strozzi Franco Cardini, San Vivaldo e i Sacri Monti. Alla ricerca di un archetipo Paolo Cammarosano, Documenti fiorentini per la storia di San Gimignano nel Duecento e nel primo Trecento Gabriele Taddei, L’organizzazione del territorio nella Toscana comunale (XIII-XV secolo) Silvano Mori, Documenti e proposte per una ricerca prosopografica sulla famiglia Salvucci di San Gimignano (secoli XIII-XIV) Gian Maria Varanini, Toscani a Verona nel Trecento. Schede d’archivio vecchie e nuove Mario Ascheri, Novità sul Costituto volgarizzato del 1310 e sui Nove a Siena Giuliano Pinto, Su Michele Benenati, mercante sangimignanese nell’età del declino (1353 circa - 1437) Umberto Santarelli, Il fallimento: delitto o sventura? Francesco Salvestrini, Erudizione storica e tradizioni normative. La stampa degli Statuti medievali toscani tra età moderna e contemporanea Vanna Arrighi, Il popolo di San Leonardo a Cerbaiola e i suoi Statuti Italo Moretti, Chiese romaniche della Montagna Pistoiese Paola Benigni e Giuseppe Pansini, L’«Instrutione» ai Cancellieri del Dominio del 1575 Arnold Esch, Lezioni all’università di Göttingen sulla prassi del viaggiare: August Ludwig Schlözer sul viaggio in Italia e in altri paesi (1772-1795) Sergio Mazzini, L’anticlericalismo in Valdelsa nella seconda metà dell’Ottocento Franca Bellucci, 1859-1861, Carducci e Salvagnoli, un’intesa di cultura nazionale. Riesame delle fonti Mario Caciagli, Federalismo e municipalismo nei demosocialisti colligiani di fine Ottocento Simonetta Soldani, Il genere della cittadinanza nell’Italia prefascista: solo un problema di diritti delle donne? Antonio Casali, Maggio 1915: i Socialisti italiani di fronte alla guerra Elisa Boldrini, Storia locale e didattica della storia. Considerazioni a trent’anni da un omonimo fascicolo della «Miscellanea Storica della Valdelsa» Guido Vannini, Applicazioni delle infrastrutture wireless per la ricerca e la valorizzazione dei beni archeologici NOTA BIO-BIBLIOGRAFICA L’attualità culturale e scientifica di Sergio Gensini Bibliografia di Sergio Gensini INDICE DEI NOMI E DEI LUOGHI a cura di Franco Ciappi

EAN: 9788859612414
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Presentazione di Dario Mantovani. Milano, Cisalpino Istituto Editoriale Universitario 2019, cm.17x24, pp.XI,392, brossura copertina figurata. Coll.Fonti e Studi Storia dell'Univ. di Pavia. 75. La biblioteca dei Visconti, famiglia di notai pavesi, è composta da 1.908 titoli. Il catalogo della biblioteca si è costituito nel Settecento e merita attenzione non solo per le considerevoli dimensioni, ma anche per la grande varietà, che ne fanno una fonte privilegiata per indagare su alcune delle principali tendenze culturali dell'epoca. Il libro di Francesco Bono, infatti, ripercorre i legami tra i Visconti e il clima culturale della città e del suo Ateneo, protagonista di una stagione particolarmente feconda grazie alle riforme di Maria Teresa e di Giuseppe II. L'apertura agli ideali dell'Illuminismo traspare nitidamente dai testi giuridici, religiosi e letterari presenti negli scaffali dei Visconti, testimoni dell'atmosfera respirata allora nei cortili universitari e negli ambienti intellettuali pavesi. Attraverso i libri di questa imponente collezione si disegna un quadro articolato e complesso, capace di valicare i confini della città di Pavia, alla cui Biblioteca Universitaria è stata recentemente donata. Il catalogo della biblioteca dei Visconti costituisce infatti una fonte privilegiata per il Centro per la storia dell'Università di Pavia, che promuove e coordina lo studio sistematico dell'Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale. Presentazione di Dario Mantovani.

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