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Guida delle Prealpi Giulie. Distretti di Gemona, Tarcento, S.Daniele, Cividale e S.Pietro con Cormons, Gorizia e la valle dell'Isonzo. PARTE PRIMA : Il paese e le sue genti. Con testi di G.Bragato, G. Costantini, G.B.De Gasperi, G.Feruglio, M.Gortani,, P.S. Leicht, A.Lorenzi, F.Musoni, G.Trinco.

Autore:
Curatore: Con disegni in penna di Antonio Pontini ed altre illustrazioni. Presentazione di Guido Barbina.
Editore: Atesa Editrice.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.12,5x17,5, pp.XXXIII,318, legatura editoriale, titoli in oro al piatto anteriore e al dorso. Ristampa anastatica dell'ed. di Udine, 1912.

Abstract: Documento storico eccezionale per chi vuole conoscere la società, la vite l'organizzazione del territorio di questa parte del Friuli come erano all'inizio di questo secolo. Gli studi sulla popolazione - nei suoi aspetti sociali, linguistici e culturali - e sull'insediamento sono ancora quanto di meglio e di più serio sia mai stato pubblicato sull'argomento. Inoltre vera miniera di notizie su tutte le località della regione tra cui Artegna, Attimis, Buia, Buttrio, Cividale, Cormons, Gorizia, Manzano, Nimis, Osoppo, Valli del Natisone, la Valle dell'Isonzo, Tarcento, Tolmezzo, Tricesimo, Gemona, Venzone, ecc.

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Con testi di G.Bragato, G. Costantini, G.B.De Gasperi, G.Feruglio, M.Gortani,, P.S. Leicht, A.Lorenzi, F.Musoni, G.Trinco. Con disegni in penna di Antonio Pontini ed altre illustrazioni. Presentazione di Guido Barbina. Bologna, Atesa Editrice 1977, completa di 2 volumi, cm.12,5x17,5, pp. complessive 838, legature editoriali, titoli in oro ai piatti anteriori e ai dorsi. Ristampa anastatica dell'ed. di Udine, 1912. Documento storico eccezionale per chi vuole conoscere la società, la vite l'organizzazione del territorio di questa parte del Friuli come erano all'inizio di questo secolo. Gli studi sulla popolazione - nei suoi aspetti sociali, linguistici e culturali - e sull'insediamento sono ancora quanto di meglio e di più serio sia mai stato pubblicato sull'argomento. Inoltre vera miniera di notizie su tutte le località della regione tra cui Artegna, Attimis, Buia, Buttrio, Cividale, Cormons, Gorizia, Manzano, Nimis, Osoppo, Valli del Natisone, la Valle dell'Isonzo, Tarcento, Tolmezzo, Tricesimo, Gemona, Venzone, ecc.

EAN: 9788870370263
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Prefazione di Ferruccio Clavora. A cura dell'Istituto di Ricerche Sloveno. Bologna, Atesa Editrice 1978, cm.12x17, pp.262, brossura.
Usato, molto buono
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Lega Navale Italiana 1947, cm.18,5x27, pp.184, 16 tavv.bn.ft. brossura sopracop.fig.bn.
Da collezione, accettabile
Note: Mende alla sovraccoperta e alla prima di copertina e al dorso.
EUR 18.00
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#177404 Regione Lazio
Roma, Complesso monumentale San Michele a Ripa, Sala delle Navi, 19 maggio-14 giugno 2007. A cura di Maria Grazia Medici Benini. Pesaro, Arthemisia 2007, cm.16,5x23, pp.111, numerose ill.a col.nt., brossura, cop.fig.a col.con bandelle. In occasione della IX settimana della cultura e nell’ambito del progetto di catalogazione dei beni mobili, conservati all’interno dei depositi dei musei statali, avviato nel 2006, nasce la mostra Tesori alla luce. Opere dai musei al San Michele, con l’obiettivo di svelare al pubblico alcune delle meraviglie conservate nei depositi museali. Dopo avere esplorato una consistente realtà del panorama museologico e museografico, sono state riportate “alla luce” opere che, seppure inventariate e note sotto il profilo patrimoniale e pur godendo di profondità culturale e di spessore economico, risultano scarsamente valorizzate e del tutto sconosciute. La mostra consente dunque di ammirare le opere ma mira altresì a far conoscere la realtà dei depositi. Connessi solidamente con il territorio con cui mantengono un profondo legame, i depositi sono infatti uno degli elementi vitali delle strutture museali; ne racchiudono la “memoria” storica, lo sviluppo (in chiave di gestione e interpretazione delle collezioni) e la valorizzazione. Realtà sommerse dense e di elevata qualità espressiva che necessitano di un’adeguata attenzione. Il percorso espositivo si snoda attraverso una serie di tappe che toccano diverse città, mettendo così a confronto realtà distanti. Il modello territoriale, Lo spazio negato, L’inventario quale paradigma, “Altri” depositi, Frammenti dal passato, Lavori in corso e Il deposito obbligato, sono titoli guida che offrono al fruitore una chiave interpretativa. Tra le opere esposte, la mostra consente di apprezzare due dipinti di Tintoretto raffiguranti San Pietro e San Paolo; un’opera di Tiepolo dal titolo L’istituzione dell’Eucarestia, proveniente da Venezia; il dipinto Venere e Amore, proveniente da Firenze, attribuito a Tiziano; un dipinto di Poussin dal titolo Agar e l’Angelo, proveniente da Palazzo Barberini a Roma, due reliquiari lignei (XVI-XVII sec.) da Matera; vari disegni di Barocci e barocceschi, provenienti da Urbino. Vi sono inoltre molti oggetti di vario genere, dall’arte applicata, alla moda, alla grafica. Bellissimi i vetri del XVIII e XIX secolo di ispirazione archeologica, rinascimentale, barocca, neoclassica, spagnola e dell’Art Nouveau, facenti parte della collezione dei vetri della Compagnia di Venezia e Murano, ed entrati a far parte della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma; e ancora, i manifesti cinematografici dei primi anni del secolo della Collezione Salce, provenienti da Treviso; abiti degli anni cinquanta, custoditi a Palazzo Pitti, e armature del XV e XIX secolo, conservati a Palazzo Venezia. Dalla Villa della Regina a Torino, infine, sono in prestito gli inventari di corte che vanno da XVII al XIX secolo e che documentano le varie redazioni delle catalogazioni di opere d’arte presenti, non omogenee ma estremamente interessanti in quanto testimonianze preziose della storia della gestione dei depositi.
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(I e II parte). Prima traduzione italiana di G. Bastianello. Torino, Tip. Nazionale di G. Biancardi e Compagni 1852, cm.12x18,3, pp.804,(2), rileg. coeva in mezza pergamena, 2 etichette applicate al dorso, la sup. con il titolo della Serie, l'inferiore con collocaz. di biblioteca. Serie I Misteri del Popolo o Storia di una Famiglia di Proletari tra la Vicenda dei Secoli, vol. IV*.
Da collezione, molto buono
Note: Due timbretti coevi di appartenenza al frontespizio; numerose carte brunite ma in modo non grave.
EUR 24.00
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A cura di Alessia Borellini. Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale 2018, cm.16,5x23, pp.192, 1200 illustrazioni in bianco e nero e a colori. brossura copertina figurata a colori. Il pettine esiste da sempre. E da sempre, oltre a svolgere le sue evidenti funzioni di base, è stato «interpretato» anche come oggetto d'arte. Ecco il motivo per cui è plausibile narrare una «storia dei pettini»: manufatti connessi tra l'altro a usi e pratiche sia religiose sia secolari. La storia del pettine decorativo racconta come questo oggetto, tanto familiare da passare spesso inosservato, sia stato e continui a essere ben più di un semplice ornamento per i capelli. Il pettine si rivela di volta in volta quale segno di bellezza, nobiltà, valore, potere economico; nonché prodotto di maestria artigianale, gusto e creatività artistica. In America, così come in Europa. In Asia così come in Oceania o in Africa. Una «gioia» che annoda tra loro tutte le culture del mondo. Questo volume presenta più di mille ornamenti da testa provenienti dalla Collezione Antonini e del periodo che va dal XVI al XX secolo.

EAN: 9788836640492
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