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#281362 Arte Restauro

International training projects (ITP). Le nuove frontiere della Scuola di Alta Formazione e di Studio dell'O.P.D.

Curatore: A cura di letizia Montalbano, con la collaborazione di Annalisa Lusuardi.
Editore: Edifir.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Problemi di Conservazione e Restauro.
Dettagli: cm.21x26, pp.142, ill.colori. brossura copertina figurata a colori. Coll.Problemi di Conservazione e Restauro.

Abstract: «Gli scambi internazionali sulle tematiche della conservazione e della conoscenza dei beni culturali sono sempre stati al centro dell'attenzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dei suoi Istituti. Il 25 giugno del 2015 il Ministro Dario Franceschini, in occasione della Conferenza dei Direttori degli Istituti Italiani di Cultura, tenuta presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, annunciò il proposito di incrementare e di rinnovare tale attività. Lo strumento operativo immediatamente organizzato e posto sotto il coordinamento della Direzione Generale Educazione e Ricerca (adesso Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali) sono stati gli International Training Projects (ITP), finanziati grazie al D.M. del 7 agosto 2015 che a ciò destinava gli utili dell'esercizio finanziario 2014 della società Ales-Arte Lavoro e Servizi spa (già ARCUS). Dopo una complessa fase organizzativa dedicata non solo alla progettazione, ma anche alla diffusione della notizia verso tutto il mondo grazie alle Ambasciate ed agli Istituti Italiani di Cultura, il progetto prese inizio nel 2016, ed ha contemplato diversi settori di formazione, da quello della Conservazione e del Restauro, attività propria di Istituti come I'O.P.D. e l'I.C.R., a quello della Conoscenza e Tutela dei Beni Culturali, ed anche dello Spettacolo dal vivo con la collaborazione della Direzione Generale a ciò preposta. La grande novità è stata costituita dall'erogazione anche di borse di studio ai partecipanti, ed in questo modo sono potuti arrivare nei nostri Istituti persone da tutti i Paesi del mondo, senza alcuna barriera economica. Destinatari del progetto sono colleghi stranieri già attivi nel settore del patrimonio culturale, del restauro e della conservazione, così da poter poi avere una reale efficacia ed una positiva ricaduta nei Paesi d'origine....» (Dall'Introduzione di Mario Turetta).

EAN: 9788879709668
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Firenze, Olschki 2009, cm.24x30, pp.XVI,439, legatura d.soprac.fig.a col. Coll.Gabinetto dis. stampe Uffizi. Catal. Il volume ricostruisce le vicende del collezionismo grafico attraverso l'analisi delle diverse politiche di gestione del Gabinetto dei disegni e delle stampe: dalle impostazioni classificatorie del seicento baldinucciano, al mercato e collezionismo mediceo, passando dalla programmazione e dai rigorosi ordinamenti settecenteschi, fino alla direzione di Tommaso Puccini quando la Galleria iniziò un diverso percorso che la vide riconsiderare le istanze del passato nella volontà di legami più forti con l'ambiente artistico contemporaneo.

EAN: 9788822259066
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#199132 Archeologia
Pisa, ETS 2014, cm.17x24, pp.258, 19 tavv.a col.ft. brossura cop.fig.a col. Coll.Agri e chorai tra Magna Grecia e Etruria (6). C’è un solo punto dal quale è possibile, oggi come ieri, il controllo del litorale tirrenico dell’odierna Calabria centro-meridionale: la città di Vibo Valentia. Il possesso e l’organizzazione militare ed insediativa di Hipponion-Vibo Valentia in età greca, brettia e romana e la complessa stratificazione della città, che documenta una tenace continuità di frequentazione dell’altura, sono leggibili solo attraverso esili tracce. Nei primi anni dell’Ottocento, per un ricercatore attento e permeato dall’inarrestabile curiosità per la storia e l’archeologia, com’era il conte Vito Capialbi, quelle tracce hanno rappresentato il punto fermo da cui partire per l’approfondimento dei suoi studi e per la stessa costituzione della sua rinomata collezione archeologica, oltre che dell’annessa ricca biblioteca. Un particolare gruppo di reperti archeologici della collezione Capialbi, rinvenuti nella città e nel suo territorio (la ceramica a vernice nera), consente ora, sottoposto ad analisi, di accertare, attraverso la rilettura dei suoi scritti - grazie al raffronto con tutto il materiale presente nella collezione - che lo studioso aveva eseguito scavi ‘programmatici’ e ‘in estensione’ in un fondo di sua proprietà, ubicato sulla cima del colle, il Cofinello, sede di una necropoli non però di età classica, com’è stato generalmente ritenuto: la peculiarità del rituale funerario consente in effetti di inquadrarla tra la seconda metà del IV e la fine del III secolo a.C. “Ricucendo” il legame tra i materiali della collezione e gli scritti del conte, la fase italica della necropoli al Cofinello (e non solo) conferma sia il mantenimento da parte della città di una spiccata vivacità commerciale in età brettia, che un’abile quanto peculiare strategia insediativa italica, attenta ai rapporti di convivenza con l’elemento italiota: il tutto grazie agli inediti tasselli offerti alla ricostruzione storica dall’ illuminato studioso dell’Ottocento.

EAN: 9788846740908
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