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I romanzi cortesi. Perceval. Ivano. Lancillotto. Cligés. Erec e Enide.

Autore:
Curatore: Con uno scritto di C.S. Lewis. A cura di Gabriella Agrati, Maria Letizia Magini.
Editore: Mondadori Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Oscar Classici,29,30,31,32,33.
Dettagli: 5 volumetti in cofanetto. cm.10,5x18,5, pp.XXVII,137,XXVII,110, XXI,121, XXV,103, XXV,108, brossura cop.fig.a col. Coll.Oscar Classici,29,30,31,32,33.

Abstract: Considerato il più grande poeta del Medioevo occidentale prima di Dante, Chrétien de Troyes fu attivo alle corti di Champagne e di Fiandra tra il 1160 e il 1190. Nelle sue mani il romanzo arturiano divenne una forma superiore di narrativa cortese, un'incarnazione originalissima in cui il poeta fuse i propri concetti etici con l'imitazione dei poeti latini, l'eredità delle chansons de geste e dei romanzi antichi con una ricca messe di miti e di motivi che affondano le proprie radici nel sostrato celtico della Bretagna insulare e continentale. Ne sono testimonianza le cinque opere raccolte in questo volume: Erec e Enide , il primo romanzo arturiano, già di stupefacente maturità artistica, incentrato sul rapporto tra il nobile cavaliere Erec e la sposa Enide e sulla difficoltà di conciliare amore e dovere; Cligès , nel quale elementi della materia bretone si fondono con la più antica tradizione classica e greco-bizantina in un'insolita narrazione ricca di avventure e colpi di scena; Ivano , quasi un romanzo di formazione nel quale il protagonista, nel tentativo di ridiventare degno dell'amore della sposa, perduto per leggerezza, matura come persona divenendo un cavaliere perfetto; Lancillotto , dedicato al celebre amore adulterino del cavaliere per la regina Ginevra, un sentimento estatico che il poeta dipinge con toni ironici ma anche con conturbante adesione; infine Perceval , l'ultimo e incompiuto lavoro di Chrétien, anello di congiunzione con gli ideali mistici che informeranno le narrazioni successive delle gesta dei cavalieri di Artù alla ricerca del Graal.

Note: Lievi sbucciature agli angoli dei volumi. Cofanetto con mancanze di colore.
EUR 17.90
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Traduz.e note di Cristina Noacco. Introduz.di Francesco Zambon. Milano, Luni Ed. 1999, cm.10,5x18, pp.466, brossura cop.fig.a col. Coll.Biblioteca Medievale,75. Testo francese a fronte. Un giovane e valoroso cavaliere della Tavola Rotonda Erec, sposa la bellisima Enide dopo aver vinto per lei il "torneo dello sparviero". Ma i piaceri del letto coniugale gli fanno ben presto dimenticare i suoi doveri cavallereschi. Le accuse di recreantise, di mancanza ai propri impegni, che incominciano a circolare a corte giungono alle orecchie di Eneide, che una mattina, tra le lacrime, le rivela allo sposo biasimandolo per il suo comportamento: questi, punto sul vivo, decide allora di partire con lei "non sa dove, ma all’avventura". Solo dopo una serie di peripezie quasi da romanzo di "cappa e spada" - duelli, imboscate nella foresta, fughe notturne, inattesi colpi di teatro - i due protagonisti porteranno a piena maturazione il loro rapporto amoroso e infine si riconcilieranno. Prima della loro incoronazione regale a Nantes, con cui si conclude il romanzo, la misteriosa avventura della Gioia della Corte- Erec, penetrato in un giardino chiuso da mura d’aria, vince un cavaliere condannato per magia a difendere la sua amica da chiunque le si avvicini - ne riassume simbolicamente il valore ultimo: l’amore non deve essere un piacere egoistico e asociale, ma un’esperienza aperta agli altri e alla società. Primo capolavoro di Chrètien de Troyes, Erec e Enide inaugura il grande ciclo narrativo della Tavola Rotonda e, in un certo senso, il romanzo moderno: se ne presenta qui al lettore italiano la prima traduzione con testo originale e fronte e ampio commento.

EAN: 9788879841931 Note: Leggere sottolineature a lapis alle prime 28 pagine.
EUR 18.00
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A cura di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini. Milano, Mondadori 1983, cm.12x20, pp.XVI,108, brossura cop.fig.a col. Coll.Oscar Classici.
EUR 7.00
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Con uno scritto di C.S. Lewis. A cura di Gabriella Agrati, Maria Letizia Magini. Milano, Mondadori Ed. 1996, 5 volumetti in cofanetto. cm.10,5x18,5, pp.XXVII,137,XXVII,110, XXI,121, XXV,103, XXV,108, brossura cop.fig.a col. Coll.Oscar Classici,29,30,31,32,33. Considerato il più grande poeta del Medioevo occidentale prima di Dante, Chrétien de Troyes fu attivo alle corti di Champagne e di Fiandra tra il 1160 e il 1190. Nelle sue mani il romanzo arturiano divenne una forma superiore di narrativa cortese, un'incarnazione originalissima in cui il poeta fuse i propri concetti etici con l'imitazione dei poeti latini, l'eredità delle chansons de geste e dei romanzi antichi con una ricca messe di miti e di motivi che affondano le proprie radici nel sostrato celtico della Bretagna insulare e continentale. Ne sono testimonianza le cinque opere raccolte in questo volume: Erec e Enide , il primo romanzo arturiano, già di stupefacente maturità artistica, incentrato sul rapporto tra il nobile cavaliere Erec e la sposa Enide e sulla difficoltà di conciliare amore e dovere; Cligès , nel quale elementi della materia bretone si fondono con la più antica tradizione classica e greco-bizantina in un'insolita narrazione ricca di avventure e colpi di scena; Ivano , quasi un romanzo di formazione nel quale il protagonista, nel tentativo di ridiventare degno dell'amore della sposa, perduto per leggerezza, matura come persona divenendo un cavaliere perfetto; Lancillotto , dedicato al celebre amore adulterino del cavaliere per la regina Ginevra, un sentimento estatico che il poeta dipinge con toni ironici ma anche con conturbante adesione; infine Perceval , l'ultimo e incompiuto lavoro di Chrétien, anello di congiunzione con gli ideali mistici che informeranno le narrazioni successive delle gesta dei cavalieri di Artù alla ricerca del Graal.

EAN: 9788804391654 Note: Minime imperfezioni.
EUR 14.00
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