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Mario Luzi. Un segno indelebile. Presenze e incontri in terra di Siena.

Curatore: A cura di Roberto Nencini, Luigi Oliveto.
Editore: Polistampa.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.17x24, pp.168, brossura copertina figurata.

Abstract: Un segno indelebile è quello lasciato da Siena nella poesia di Mario Luzi, che fu legato alla città e al suo territorio fin dall’adolescenza. I contributi, accompagnati da immagini e documenti rari – tra cui anche corrispondenze epistolari inedite – definiscono un quadro il più possibile completo del rapporto del poeta fiorentino con una città e una terra che hanno profondamente inciso nella formazione del suo immaginario, della sua estetica, della sua morale. “La testimonianza letteraria di tale legame”, scrive Luigi Oliveto, “può far dire che Luzi sia stato l’ultimo scrittore del Novecento a sostenere un racconto di Siena in chiave mitica. Egli, infatti, asseriva che la città è, allo stesso tempo, una realtà urbana (umana) e un mito. In forza del fatto che essa riesce a operare miticamente non solo nella memoria, ma anche nella immaginazione di chi la viva nel presente”. Testi di Roberto Barzanti, Stefano Carrai, Carlo Fini, Paola Lambardi, Luca Lenzini, Elisabetta Nencini, Roberto Nencini, Luigi Oliveto, Alfiero Nino Petreni, Stefano Verdino, Cesare Viviani. In appendice scritti di Alceste Angelini, Franco Fortini, Mario Luzi, Alessandro Parronchi.

EAN: 9788859616467
EUR 13.00
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Roma, Casini Editore 1956, cm.15x23, pp.871, numerose incisioni bn.nt. legatura editoriale in tutta tela rossa, fregi al piatto ant.e dorso. Coll.I Grandi Maestri Illustrati,4.
EUR 25.00
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Prefazione di Roberto "Freak Antoni". Introduzione e nota al testo di Fernando Tempesti. Milano, Feltrinelli 1994, cm.14x21, pp.280, brossura copertina figurata. COll. Universale Economica Feltrinelli, 2084. Tra le opere di Vamba, pseudonimo di Luigi Bertelli, quella che ha la disperata e sorridente perentorietà di un classico è "Il Giornalino di Gian Burrasca". E il suo protagonista, Giannino Stoppani, mostra di avere ben chiara questa semplice verità: che un classico può permettersi tutto, meno che annoiare. Instancabile nell'inventare e mettere in atto "birbonate", Giannino ha lo spessore del vero protagonista, rivelandosi un autentico provocatore. Proprio come il compianto Roberto Freak Antoni, fondatore del rock demenziale, che nella sua Prefazione sottolinea la totale insubordinazione di Giannino al mondo degli adulti, mondo cerimonioso e falso fino all'ipocrisia. L'edizione riproduce la versione che uscì in 55 puntate (1907-1908) sul "Giornalino della Domenica" e che non è stata mai ripubblicata. La successiva edizione in volume, approntata in tutta fretta dall'autore nel 1912, contiene diverse, a volte curiose, varianti che vengono riportate nella Nota al testo.

EAN: 9788807820847 Note: Usura al dorso ed alla copertina del volume.
EUR 5.20
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Traduz.di Bruno Oddera. Milano, Rizzoli Ed. 1997, cm.14x21 pp.961, brossura cop.fig.a col. Coll.Superbur.

EAN: 9788817113151
EUR 8.00
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Milano, Adelphi 2009, cm.10,5x18, pp.126, brossura con bandelle, Coll.Piccola Biblioteca,583. Il villaggio dei solenni Meo, nel Laos, pervaso dall'odore "di immensa stravaganza" dell'oppio, dove tutto sembra sospeso; il lampo d'oro, destinato a durare per l'eternità, che gli occhi e i capelli di Ignazio, l'amico adolescente, mandano un giorno su un campo da tennis; la tigre avvolta dalla nebbia e come "distesa su piume o aria" che appare d'improvviso, alla luce dei fari, su una strada della Malesia; il pavillon fuori moda dove - fra spumeggianti bicchieri di Itala Pilsen, giovani donne fasciate di seta e ufficiali tedeschi col monocolo - pochi minuti di oscuramento e il fischio degli Stuka possono condensare la guerra; l'"arruffio di gesti tutti precisamente sintonici" che nel ricordo si rivelerà essere l'amore; lo sguardo appannato, "come una pellicola selvatica poggiata sulla cornea", di una delle più famose spie, Kim Philby, colto in un albergo di Mosca. Sono gli inattesi lampi di verità, gli improvvisi scatti della memoria, le manifestazioni dell'arte della vita offerti ai lettori del "Corriere della Sera" fra l'aprile del 1982 e il marzo del 1983: e non è un caso che, quasi a radunare idealmente questi brevi testi di massima densità in un terzo e più malinconico 'sillabario', Parise avesse scelto la rubrica "Lontano". Perché quello che si impara - sembra dirci Parise - lo si impara di colpo, da un momento all'altro, ma per lo più nel ricordo, quando ormai è troppo tardi.

EAN: 9788845923623
EUR 11.00
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EUR 7.00
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