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Dizionario dei sogni nel Medioevo. Il Somniale Danielis in manoscritti letterari.

Autore:
Editore: Olschki Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm 17 x 24, xii-404 pp. con 18 figg. n.t., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,466.

Abstract: Dall’alba dei tempi ogni società ha provato a investigare il mistero del sogno e a misurarne la veridicità e il profetismo. I metodi d’interpretazione variano in ogni epoca, ma la struttura dei libri dei sogni è rimasta la stessa dall’Antico Egitto, alla Smorfia Napoletana, ai giorni nostri, anche dopo l’avvento della psicanalisi. Nel decifrare le immagini notturne i più importanti scrittori e scienziati del Medioevo e del Rinascimento hanno usato i sogni e le visioni per capire e spiegare meglio la realtà. Dante, Cecco d’Ascoli, Petrarca e Boccaccio, autori presenti nei manoscritti studiati, rispettano le teorie onirocritiche classiche e medievali e utilizzano, nelle loro opere, simboli contenuti nel più comune manuale d’interpretazione.Il Dizionario dei sogni è formato da voci provenienti dalle versioni in latino e in volgare del Somniale Danielis, e in italiano il Libro dei sogni del profeta Daniele, dal IX sec. alle edizioni a stampa, fino al 1550. Considerato comunemente dagli studiosi un testo poco interessante e lungi dall’essere utilizzabile dagli autori del Tre e Quattrocento, o ancora da quelli del Rinascimento, il Somniale si dimostra, al contrario, un prontuario versatile, risultato di una complessità che grazie alla sua struttura e alle interpretazioni concise ha permesso una diffusione capillare nel corso di oltre 3200 anni di storia.

EAN: 9788822264954
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Trame, drammaturgie, contesti a confronto. A cura di Fausta Antonucci e Anna Tedesco. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 17 x 24, 340 pp., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,461. Testo in Ita / Altre. I rapporti fra teatro italiano e teatro spagnolo del Seicento sono oggetto di specifiche ricerche disciplinari da una quarantina d’anni. Questo volume è il primo a tentare, da una parte, di tracciare la storia di questi studi nei campi dell’ispanistica, della musicologia e della storia del teatro, e dall’altra di individuare nuovi percorsi di ricerca interdisciplinari, esemplificati nei saggi in esso contenuti. Le cinque sezioni di cui il libro si compone mostrano alcune delle tematiche più proficue: il rapporto di scambio con la Commedia dell’Arte; l’appropriazione di trame e drammaturgie da parte degli autori teatrali italiani (anche di quelli che scrivono testi per musica); lo scardinamento dei generi provocato dal modello della Comedia nueva; il ruolo della committenza e degli interpreti; la geografia della ricezione. Il panorama che ne risulta arricchisce la nostra conoscenza della circolazione della Comedia nueva in Europa, e allo stesso tempo illumina un periodo interessante della storia del teatro italiano, a torto misconosciuto.

EAN: 9788822264756
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