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Spari nel buio. La letteratura contro il cinema italiano: settant'anni di stroncature memorabili.

Autore:
Editore: Marsilio.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.12,4x21,5, pp.282, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori.

Abstract: La storia del cinema italiano è scandita da decine e decine di giudizi del tutto drastici, duri, inequivocabili espressi da "spettatori eccellenti". Il volume vuole contribuire alla creazione di un piccolo monumento alla memoria degli incontri-scontri e delle sfide che, nel corso di oltre settant'anni, alcuni rappresentativi intellettuali hanno lanciato ai maestri del cinema italiano. Il grande cinema italiano (Rossellini, De Sica, Visconti, Fellini, Antonioni, Risi, Monicelli, Olmi, Pasolini, Bertolucci ecc.) ci viene raccontato da spettatori quali Gramsci, Pirandello, Savinio, Pannunzio, Maccari, Baldini, Longanesi, Flaiano, Arbasino, Moravia, Pasolini, Calvino, Bontempelli, Cecchi, Comisso, Berto, Ungaretti, Gadda, Fortini, Camon, Del Buono ecc.

EAN: 9788831759830
EUR 22.00
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Milano, Sperling & Kupfer Ed. 1999, cm.12,5x19, pp.223, con ill.bn.nt. br.cop.ill.a col.con bandelle. Coll.Orizzonti Paperback.

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Milano, MC 2021, cm.12x20, pp.82, brossura copertina figurata a colori. Coll.Gli Insetti,18. Collana diretta da Pasquale di Palmo. «Singolare figura di intellettuale "eretico", Gian Ruggero Manzoni si misura da sempre con un'espressione poetica dai toni crudi ed essenziali: si pensi a quella sorta di trittico composto dalle raccolte "Il dolore" (1991), "L'evento" (1997) e "Gli addii" (2003). A proposito di quest'ultimo lavoro un critico finissimo come Paolo Lagazzi dichiarava: «Manzoni ci ricorda anzitutto che non si finisce mai di dire addio; l'addio, a chi amiamo e a ciò che amiamo, è il movimento fondamentale del nostro stare confitti nel tempo». E al tema dell'addio è dedicata anche questa nuova raccolta di Manzoni, Ultramodum (la sparizione dell'immanente) che, fin dal titolo, rivela gli intenti esoterici (i riferimenti all'alchimia, alla numerologia ecc.) e, al contempo, essoterici (la ricerca del sacro, il contrasto fra bene e male). Si tratta di un viaggio metaforico nel nihil del deserto, composto in cinquantacinque tappe, lungo un itinerario impervio che si manifesta attraverso folgoranti prose. Vi si ricostruisce un Oriente onirico e favoloso ma che, nella sua esemplarità, non ha niente di "esotico" e che diviene metafora del nichilismo attuale, di un percorso privato e collettivo in cui non è possibile non riconoscere il sigillo della precarietà che ci attanaglia (si pensi anche al profetico romanzo Il morbo, edito nel 2002). La scrittura di Manzoni si dipana così, tra suggestioni veterotestamentarie e richiami agli autori più compositi (da Pound a Eliot, da Char a Genet), configurandosi come un'esperienza irrinunciabile, toccata dai crismi sempre più rari dell'autenticità.» (p.d.p.)

EAN: 9788831369213
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#300881 Arte Saggi
A cura Elio Grazioli. Milano, Abscondita Ed. 2022, cm.11x19,5, pp.70, num.tavv.bn.ft. br.cop.fig.con bandelle, Coll.Miniature,92. "L'arte è passata ovunque nella realtà. Si dice che l'arte si smaterializzi. È esattamente il contrario: l'arte oggi è passata ovunque nella realtà. È nei musei, nelle gallerie, ma altrettanto è nei detriti, sui muri, nelle strade, nella banalità di ogni cosa oggi sacralizzata senza altra forma di procedimento. L'estetizzazione del mondo è totale. Come abbiamo a che fare con una materializzazione burocratica del sociale, una materializzazione tecnologica del sessuale, una materializzazione mediatica e pubblicitaria del politico, così abbiamo a che fare con una materializzazione semiotica dell'arte. È la cultura intesa come ufficializzazione di tutto in termini di segni e di circolazione di segni. Ci si lamenta della commercializzazione dell'arte, della mercantilizzazione dei valori estetici. Ma questo è un vecchio ritornello borghese e nostalgico. Bisogna ben più temere, al contrario, l'estetizzazione generale delle cose. Molto più che la speculazione mercantile, bisogna temere la trascrizione di tutto in termini culturali, estetici, in segni museografici. Questo è la cultura, la nostra cultura dominante, l'immensa impresa di stoccaggio estetico, di risimulazione e reprografia estetica di tutte le forme che ci circondano. Questa è la più grande minaccia, è ciò che io chiamerei il grado Xerox della cultura."

EAN: 9791254720479
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Stein, Vosgien, Zimmermann, e di altri autori d’ogni eta e d’ogni nazione. Conforme alle ultime politiche transazioni e alle più recenti scoperte. Ridotto a maggior estensione di qualunque altro dizionario italiano. Opera originale italiana. TOMO QUARTO PARTE SECONDA, PFA-SAL. Venezia, Dai tipi di Giuseppe Antonelli 1832, cm.15,5x22, pp.da 921 a 1951, con antiposta incisa da A.Viviani su disegno di Rizzardini. Rilegatura in mezza pelle e carta marmorizzata, titoli e fregi in oro ai dorsi. Taglio spruzzato rosso.
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