Antologia sallustiana

Bari, Editori Laterza 1956, cm.13,5x20,5, pp.314, brossura, sovraccop.fig.a col. Esempl. molto buono. Coll. Libri del Tempo,36. Prima edizione.

Con elenco di reperti giunti in Europa e cronologia della civiltà egizia antica. Padova, Edizioni GB 2002, cm.14x21, pp.284, 42 figg.a col.nt. brossura, cop.fig.a col. CollViaggi e Sport fra Natura e Storia. Il volume è un racconto di accadimenti storici avvincenti, diabolici e avventurosi, non romanzati.

A cura di Gaetano Cozzi. Roma, Jouvence Ed. 1980, cm.14,5x20,5, pp.420, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Collana Storia, 17.

Roma, Palazzo Venezia, 21/05-16/09/1999. A cura di Maria Grazia Bernardini, Maurizio Fagiolo dell'Arco. Milano, Skira Ed. 1999, cm.24x28, pp.496, 860 ill.e tavv.bn.e a col.nt. brossura con bandelle, copertina figurata.

Prefazione di Mario Soldati. Firenze, Alinari Idea 1995, cm.29x29, pp.288, 195 figg.bn.nt. legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.

A cura di Stella Picarò. Prato, Aurora Boreale 2022, cm.13x20, pp.120, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Collana A riveder le stelle. I precursori di Dante di Alessandro D'Ancona, una delle figure più rilevanti nel panorama letterario italiano tra fine '800 e inizio '900, costituisce un viaggio straordinario alla ricerca delle origini, delle fonti e dei soggetti ispiratori di Dante Alighieri e delle sue opere immortali, in primis la Divina Commedia. Quando D'Ancona, storico della letteratura e filologo, cita i "precursori di Dante" in relazione ai viaggi ultramondani del Sommo Poeta, la sua conoscenza non deriva da una semplice consultazione (antologica o enciclopedica che sia) di opere letterarie: l'autore ha scandagliato davvero tutti i testi medievali, dotti e popolari, che Dante poteva aver conosciuto direttamente o indirettamente, e da cui poteva aver tratto spunti per la stesura del suo più celebre poema. La vastità di materiali riscoperti, raccolti e ricostruiti da D'Ancona rende le sue ricerche un punto di riferimento irrinunciabile per tutti gli specialisti che s'interessano agli studi danteschi e alla letteratura italiana medievale, perché mettono in rilievo soprattutto l'importanza dell'origine popolare anche della letteratura colta. Con prefazione di Stella Picarò.

Introduzione, traduzione e note di Davide Monda. Milano, Rizzoli 1980, cm.12x18,5, pp. XXXV,184, brossura con copertina figurata a colori. Collana BUR Classici,364. Montesquieu studia la storia come un fenomeno fisico. Egli parte dall'assunto che vi siano cause generali, sia morali, sia fisiche, che influiscono nel corso della storia e l'indirizzo generale trascina con sé tutti gli avvenimenti particolari. I Romani furono grandi e prosperi finché si governarono secondo alcuni principi: l'amore della libertà, del lavoro, della patria, la severa disciplina militare, la saggia politica del Senato nei confonti dei popoli vinti. Decaddero quando estesero smisuratamente i confini dell'Impero e il loro dominio universale li obbligò a cambiare metodo di governo sostituendo agli antichi principi consolidati una nuova visione del mondo.