Il club dei disadatt.i.e.

Lettere di Federico Grassellini, Traduzione di Ivana Telebak, Luca Zanoni, Andrea Plazzi, Eugenio Berra, Rachele Castellucci. Roma, 001 Edizioni 2021, cm.17x24, pp.132, ill. col. brossura copertina figurata a colori. Aleksandar Zograf, tra le maggiori firme del graphic journalism, racconta la Seconda guerra mondiale. Gli eventi storici rimasti nella memoria collettiva fanno da sfondo ad un multiverso di storie e personaggi minori, scovati da Zograf su un ritaglio di giornale, un vecchio diario o durante le sue instancabili ricerche d'archivio. Come le lettere che la giovane ebrea Hilda Daj mandava di nascosto ai suoi amici dal campo di concentramento, o il quaderno di Radoslav, trovato su una bancarella di libri usati, che racconta la vita di un ragazzo fino a un giorno del 1944 quando il testo si interrompe a metà di una frase. Un patrimonio di memorie che aiutano a comprendere la dimensione umana della guerra. Questi racconti, grazie al loro messaggio universale, sono in grado di raggiungere un ampio pubblico di lettori provenienti da ogni parte del mondo.

Vittorio Pavesio Productions 2007, cm.24x33, pp.56 ill.a colori. legatura editoriale copertina figurata a colori. Da sempre, le genti dei Dodici Confederati temono le carovane di nomadi che attraversano minacciose i Territori Liberi. Ma nessuno conosce veramente gli intenti della Popolazione Errante. Nessuno immagina chi siano questi nemici senza volto. Per qualcuno, il mistero attorno a loro è sufficiente a muovere guerra. Oggi, un uomo solo, un musicante dedito all'alcool, occhieggia da dietro le lance e gli stendardi, verso le carovane nemiche pronte alla battaglia. Ancora non sa di essere colui che determinerà le sorti del conflitto. Ancora non conosce il suo potere. Il potere di Delethes.

Vittorio Pavesio Productions 2007, cm.24x33, pp.56 ill.a colori. legatura editoriale copertina figurata a colori. Il loro mestiere consiste nel consegnare cadaveri a domicilio. La loro destinazione e' un bizzarro pianeta dove gioco d'azzardo e prostituzione sono legali. Il loro carico contiene un segreto che fa gola a molti. La loro sopravvivenza e' appesa a un filo...

Bari, Laterza Ed. 2014, cm.11x18, pp.157, brossura con bandelle, Coll.Saggi Tascabili,396. Se la trattativa fosse un reato, se lo Stato avesse ceduto, se la mafia avesse tratto benefici, allora le istituzioni sarebbero colpevoli. Ma non è così. Giovanni Fiandaca e Salvatore Lupo sostengono una tesi sorprendente: l'impianto accusatorio del pool di magistrati di Palermo non regge, i comportamenti di cui all'accusa non sono reato e Cosa Nostra non è stata salvata. Perché dunque si è scelto di celebrare questo processo? Perché gli italiani hanno bisogno di pensare che la mafia abbia vinto (e debba sempre vincere)? Uno sguardo nuovo su un processo ricco di ambiguità, di coni d'ombra, di nodi tecnici da sciogliere, nel quale si fondono e si confondono tre piani: giudiziario, storico-politico, etico.