Epigraphica I, II, III, IV. Serie VIII.

Rome,27-28 Mai 1988. Roma, Ecole Française de Rome 1991, cm.17x24, pp.X,761, brossura cop.fig.con bandelle. Collection de l'Ecole Française de Rome,143.

Roma, Accademia Nazionale dei Lincei 1950, cm.18x25,5, pp.da 280 a 348, 48 figure bn.nt. brossura. Coll.Memorie. Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche. Serie VIII, Vol.II, Fascicolo 6. Atti della Accademia Nazionale dei Lincei.

Traduz.di M.Castino Bado. Milano, Rizzoli Ed. 1989, cm.14x22, pp.443, legatura ed. (firma a penna al frontespizio). Coll.La Scala.

A cura di Nicola Bizzi. Prato, Aurora Boreale 2022, cm.14,8x21, pp.366, brossura. Collana Simboli & Miti. Potremmo dire che Anton Giulio Barrili sia stato il prototipo del Libero Muratore del XIX° secolo: fine intellettuale, erudito, idealista, animato da grande curiosità, ma anche uomo d'azione, all'occorrenza sprezzante del pericolo, rivoluzionario e patriota. Laureatosi in Lettere e Filosofia, ha combattuto come volontario nelle Guerre d'Indipendenza e tra le fila del Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi, restando ferito a Mentana. Uomo di grande cultura, è stato giornalista, scrittore e docente universitario. La sua produzione letteraria è vastissima: numerosi romanzi, memorie autobiografiche, saggi storici e testi di critica letteraria. La figlia del re, pubblicato a Roma nel 1894, è uno dei romanzi meno noti di Barrili. Ambientato nella provincia emiliana di un'Italia post-unitaria, in un immaginifico paese chiamato Mercurano, ruota attorno alle intricate vicende di alcuni caratteristici personaggi, delle loro famiglie, sia popolari che aristocratiche, e a una certa storia infantile che riemerge dal passato, La figlia del re, capace di riavvolgere il tempo e i fili del destino.