Maria la donna nuova. Una riflessione antropologica.

Con una presentazione di Guglielmo Guariglia. Milano, Jaca Book 1985, cm.16x23,5, pp.XVI,328, legatura editoriale cartonata sopraccoperta figurata . Collana Storia delle Religioni.

A cura di Pietro Tacchi Venturi. Torino, UTET 1936, cm.20x27, pp.840, legatura ed.in tutta tela.

Seconda ediz.italiana a cura di Augusto Vasina. Torino, Edizioni S.A.I.E 1972, cm.16,5x24, pp.734, con alcune tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, fregi e titoli in oro al piatto ant.e dorso.

Uno Editori 2020, cm.14x20, pp.148, brossura copertina figurata. La nascita del movimento cristiano non fu opera del Gesù storico. Contestualizzando le fonti a nostra disposizione, si scoprirà una storia completamente differente da come ci è stata insegnata, partendo dai suoi protagonisti: Giovanni il Battista e Gesù. Essi giocarono un ruolo di primo piano nel contesto politico-sociale del loro tempo, rimanendo saldi al giudaismo che li aveva formati, e senza avere alcuna pretesa di universalità, trascendenza o misticismo. Le loro azioni furono contraddistinte da un saldo pragmatismo e da una forte umanità, scaturiti poi in una cocente sconfitta. Da qui la nascita dell’attesa: da una parte i cosiddetti gesuani (i membri della comunità di Gerusalemme), dall’altra gli Ellenisti (gli ebrei della diaspora). Se per i primi la loro fermezza si fondava nell’attesa del loro maestro forti della tradizione mosaica fondata su Legge e circoncisione; dall’altra i primi cristiani, con Paolo in testa, iniziarono a formulare una dottrina fondata sulla Fede nella Resurrezione come unica chiave per la salvezza degli uomini.