Incontro con Giorgio De Chirico. Ventisette poeti , ventiquattro disegni e una intervista. Volume impresso dalla Stamperia Valdonega in Verona, a cura di Martino Mardersteig, su carta appositamente fabbricata in tondo dalla Cartiera Enrico magnani in Pescia. I testi in monotype sono stati composti nel carattere Dante, disegnato da Giovanni Mardersteig, mentre la legatura è opera della legatoria Torriano in Cologno Monzese. Edizione limitata in 2000 esemplari.

Brescia, Paideia Editrice 1983, cm.13,5x21, pp.96,(16), brossura Coll.Biblioteca Minima di Cultura Religiosa,31.

Prefazione di Alberto Carmi. A cura di Italo Moretti. Firenze, Polistampa 2004, cm.17x24, pp.184, brossura cop.fig.a col. Il Chianti. Storia, arte, cultura, territorio,23.

A cura di Carmine Fotia, Antonio Roccuzzo. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1990, cm.14x21,5, pp.X,197, legatura ed. sopraccop.

Images, présences et métaphores du trésor dans la langue et la littérature françaises. Études réunies par Anna Bettoni et Marika Piva. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, viii-288 pp. con 11 figg. b/n n.t. e 4 tavv. a colori f.t., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,498. Testo in Francese. La parola ‘tesoro’, indissolubilmente legata a preziosità e ricchezza, implica anche la riscoperta di un bene che necessita ricerca e atti concreti: spesso è proprio lo sforzo a garantire la qualità di quanto viene conquistato e a permetterne la valorizzazione. I contributi raccolti nel volume Un trésor de textes illustrano in modo prismatico la varietà e la diversità delle interpretazioni e delle connotazioni date al Tesoro, tanto nella lingua quanto nella letteratura francese, dal Medioevo fino ai giorni nostri. Complessità e ambivalenza riguardano il rapporto tra materialità e immaterialità, investono il capitale simbolico rappresentato dalla tradizione, arricchiscono le opere, gli autori, le prospettive critiche e il linguaggio stesso. Se i thesauri sono stati un vero e proprio genere nonché una categoria editoriale, i corpora contemporanei proseguono l’opera di raccolta, classificazione e condivisione di saperi; non si limitano a rendere accessibili dati e testi, ma aprono dibattiti e attivano piste di ricerca. L’accumulo si accompagna alla trasmissione e implica sempre e comunque un atto di confronto, trasformazione e arricchimento, fine ultimo di ogni caccia al tesoro.