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#305423 Regione Toscana

Storia della Toscana sino al principio con diversi saggi sulle scienze, lettere e arti di Lorenzo Pignotti istoriografo regio. In appendice: -Dell'Arte della guerra nei bassi tempi. --Dell'origine e progressi della lingua italiana . Saggio primo. --Del Rinascimento delle scienze e lettere. Saggio secondo. --Del commercio dei Toscani. Saggio Terzo. --Dello stato delle sciene, lettere ed arti alla fine del secolo XV e al principio del XVI. Saggio quarto.

Autore:
Editore: presso Niccolò Capurro.
Data di pubbl.:
Dettagli: 9 volumi in 4 tomi, completo. cm.14x22, LXX, 172 ; 180 ; 39 ; 255 ; 100, 160 ; 311 ; 276, VIII, 60 ; 210, VIII, 8 ; 196, VIII, 13 ; 26, 213 legature in mezza pelle, carte marmorizzate ai piatti

Note: dorsi con spellature e mancanza al volume primo. Timbri a stampa con piccola icona ai frontespizi.
EUR 240.00
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Firenze, Vallecchi Ed. 1967, cm.22x29, pp.504, 20 tavv.a col.e 109 ill.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, fregio oro in cop.e scritte in oro al dorso,soprac.fig.a colori.
EUR 70.00
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EUR 25.00
Disponibile
Firenze, Nuovedizioni E.Vallecchi s.d.(1970 ca.) cm.17x24, pp.248, num.tavv.bn.nt. brossura cop.fig. Ristampa Anastatica.
EUR 12.00
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#212180 Storia Moderna
A cura di Maurice Aymard. Milano, Mondadori Ed. 2012, cm.11x18, pp.XXIII,644, legatura editoriale cartonata, cofanetto figurato a colori. Collez.I Classici della Storia. Meridiani,79.
EUR 13.90
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Milano, Medusa 2017, cm.12x15, pp.99, brossura copertina figurata a colori. Collana Le Api,25. Per tutto il corso del Novecento, fino agli anni Ottanta e Novanta, la sceneggiata è stata la forma di spettacolo prediletta dal proletariato napoletano e campano, dal cosiddetto sottoproletariato urbano - in realtà proletariato marginale - e dal mondo contadino che, quando era costretto a entrare in città, trovava il suo svago al teatro Duemila o al Trianon, vicini alla stazione ferroviaria e a piazza Garibaldi. Gli spettacoli erano tre al giorno, la mattina alle 11, il pomeriggio alle 6, la sera alle 9 e il programma cambiava di settimana in settimana, e si provava il nuovo copione nell'unica mattina in cui il teatro era chiuso. Come nel teatro dell'Ottocento, la compagnia aveva attori in ruoli fissi: al centro, "isso, essa e 'o malamente" e la coppia comica. La scena era il vicolo, e simili erano le storie narrate: l'innocenza insidiata, i buoni e i cattivi, un vicinato partecipe. Tutto diventava pubblico, tutto tornava strada. Al quinto atto, la canzone che dava il titolo a ogni testo e ne riassumeva vicenda e sentimenti. Ci fu un tempo in cui il popolo produceva la propria cultura, le proprie forme di spettacolo, la propria musica. Aveva gusti e idee propri e non quelli imposti dal potere attraverso comunicazioni di massa artefici di una cultura omologata e massificata. È utile ricordarlo.

EAN: 9788876983832
EUR 9.50
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EUR 7.00
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