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Il sipario di giada.

Autore:
Editore: Sonzogno Editore.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.14x21, pp.377, legatura editoriale con sovracopertina figurata a colori.

Abstract: Roma, 1760. Al Teatro delle Dame è la vigilia della prima de "La Cecchina", il dramma giocoso del celebre Carlo Goldoni messo in musica dal maestro Niccolò Piccinni. L'atmosfera è elettrica, tra i capricci della soprano Coltellini, le reciproche gelosie dei due autori che si contendono i favori della bellissima cantante, l'affannosa ricerca di un castrato che sia in grado di sostituire quest'ultima, se necessario: la Chiesa infatti proibisce la presenza sul palco di artiste donne. L'opera è un trionfo, e per Goldoni si aprono le porte della corte di Parigi. Nel frattempo anche i gesuiti hanno messo gli occhi su quella fortunata opera buffa: la Compagnia di Gesù è oggetto di calunnie e misure di repressione ovunque e teme di essere cacciata anche dalla Cina, dove è presente da più di un secolo. Pare che l'imperatore cinese Qianlong abbia in progetto un nuovo teatro nella Città Proibita e sia interessato a mettervi in scena la più bella e rinomata opera teatrale straniera. Quale arma migliore dell'arte per la conquista spirituale del Celeste Impero? Ma dietro le impenetrabili mura della corte di Pechino si consumano intrighi e lotte di potere: la Prima Moglie dell'imperatore sta affinando le proprie arti di seduzione per attirare di nuovo il Figlio del Cielo nel proprio letto e sventare la minaccia della Concubina Profumata. L'obiettivo è dargli il tanto atteso erede maschio e nello stesso tempo estorcergli il permesso di realizzare la propria passione: recitare.

EAN: 9788845414305
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#335037 Arte Incisioni
Brescia, Museo di Santa Giulia, 2023. A cura di Francesco Ceretti e Roberta D'Adda. Fondazione Brescia, Musei. Milano, Skira 2023, cm.22x28, pp.144, illustrazioni a colori. brossura sopraccoperta figurata. Nell'anno in cui Brescia è, con Bergamo, Capitale italiana della cultura, un approfondimento sul rapporto dell'artista milanese con il mondo della grafica Sono trascorsi quarant'anni da quando Mina Gregori, la più nota studiosa di Giacomo Ceruti, ha rilevato per la prima volta che in alcuni dipinti dell'artista, in particolare nelle scene di vita popolare, si celano diverse desunzioni dalle stampe, operate con minuzia e disinvoltura dal celebre pittore dei "pitocchi". Nonostante la sua precoce e più volte ripresa segnalazione, questo affascinante quanto singolare capitolo della pittura pauperistica non è mai stato affrontato in modo sistematico prima di questa pubblicazione. Come molti artisti dell'epoca infatti, Giacomo Ceruti studiava le incisioni e le stampe dei maestri antichi e dei suoi contemporanei per comporre i propri geniali dipinti, specie per quanto riguarda sfondi, paesaggi e figure animali. Attingendo a un vasto repertorio grafico, che comprendeva opere di artisti francesi, olandesi e italiani, il celebre pittore degli umili perfezionò la sua arte, inserendosi in un clima culturale di respiro internazionale. Definire il ruolo rivestito dalle stampe nel laboratorio creativo di Ceruti risulta dunque determinante per comprendere fino a che punto si spinse, nell'opera dell'artista, l'inscindibile rapporto tra realtà e tradizione. Immaginario Ceruti ha seguito nel dettaglio il metodo di lavoro del pittore, illustrando le ragioni che lo spinsero ad attingere di frequente a un vasto repertorio calcografico che spazia dal Cinquecento al Settecento, da Jacques Callot agli acquafortisti olandesi passando per Pietro Testa e per i più moderni francesi. Scovando nelle opere di Ceruti le citazioni e i rimandi alle stampe più diffuse nelle botteghe del Settecento europeo, siamo oggi in grado di ricostruire una parte fondamentale del suo processo creativo.

EAN: 9788857249407
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