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Poeti della corte di Federico II.

Curatore: A cura di Donato Pirovano.
Editore: Salerno Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.I Diamanti.
Dettagli: cm.7,5x11,5, pp.LXXVIII,725, legatura editoriale in tutta pelle, titoli in oro al piatto anteriore e dorso. Coll.I Diamanti.

Abstract: La lirica laica in volgare italiano nasce alla corte di Federico II. È una splendida poesia d’amore, che s’inscrive in modo originale nel florido filone del canto cortese, e che si presenta in uno strumento linguistico nuovo. Tema quasi esclusivo è l’amore cortese della tradizione trobadorica con i suoi codici, i suoi ideali di purezza e di misura, e i suoi valori di cortesia e di raffinatezza spirituale, che rendono possibile la tensione del desiderio e in alcuni casi il suo compimento. Rispetto ai loro predecessori occitanici, anche per la diversa realtà sociale e per il diverso pubblico, i Siciliani si concentrano, tuttavia, più sull’analisi dell’interiorità del soggetto lirico che sullo scambio interpersonale. Soprattutto Giacomo da Lentini – il più grande di questi poeti – inaugura una poetica dell’io, in cui vengono esaminate le emozioni suscitate dal pensiero ossessivo dell’amata “dipinta” nel cuore, per usare una sua fortunata metafora. Questa nuova antologia di 147 testi comprende l’intera produzione del Notaro e di tutti gli altri poeti che la più accreditata tradizione critica lega alla corte di Federico e dei suoi figli. Per la prima volta rispetto alle edizioni correnti sono anche compresi i testi dei poeti occitanici marcatamente tradotti o meglio riscritti dai siciliani. Il cappello introduttivo a ogni lirica e il fitto commento a piè di pagina intendono in primo luogo chiarire il testo e poi mettono in rilievo i legami dei siciliani con i loro antecessori e continuatori. La lunga Nota al Testo elenca e discute i numerosi cambiamenti di questa nuova edizione rispetto alle più recenti edizioni critiche.

EAN: 9788869732706
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A cura di Daniele Solvi. Firenze, Sismel Edizioni del Galluzzo 2006, cm.17,5x25, pp.CCCXII,132, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Edizione Nazionale dei Testi Mediolatini, 16. Serie I, 09. Per decenni al centro di un aspro dibattito storiografico per la datazione (1228) e attribuzione (frate Leone), lo Speculum viene ora presentato per la prima volta in un'edizione criticamente fondata, che coniuga il rigore filologico nell'accertamento della tradizione manoscritta ad un'ampia contestualizzazione storica. Dai 25 testimoni diretti superstiti, integralmente collazionati, emerge una trasmissione attiva del testo che acquista caratteri di vera e propria contaminazione in due centri - assisano e renano - a cui rimontano numerosi manoscritti. L'opera, così ricollocata nell'ambiente culturale che gli è propria (la Assisi del 1318), si rivela una fonte privilegiata per comprendere l'autocoscienza minoritica alle soglie della crisi e della lacerazione dell'Ordine, quando con i primi roghi degli spirituali ribelli all'autorità pontificia ha inizio l'attacco poderoso di Giovanni XXII alla povertà intesa come cardine dell'identità francescana.

EAN: 9788884502094
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