Il tempo segreto. Pensieri tratti dal diario di ragazzi di 14 anni.

Milano, Armenia, 2008, cm.10x15, pp.191, legatura ed.sopracop.fig.a col. Coll.I Piccoli Libri.

A cura di Ed. Taglialatela. Lanciano, G.Carabba Ed. 1918, cm.11,5x17,5, pp.XIV,176, legatura ed., titoli in oro al dorso,

Prefaz.e comm.di Alfredo Saloni. Firenze, La Nuova Italia Ed. 1967, cm.12,5x19,5, pp.XII,85, brossura Coll.Educatori Antichi e Moderni,XXXIII.

Traduzione di Lucia Panelli. Milano, Armenia Ed. 1996, cm.11,5x17,5, pp.236, legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Lo Scrigno.

A cura di Ivo Regoli. Firenze, Opus Libri 1992, cm.17x24, pp.153, brossura Coll.Fonti e Studi di Storia Locale,7.

A cura di Moreno Benelli e Remo Vannini. Signa, Masso delle Fate Edizioni per Banca di Credito Cooperativo di Signa 1995, cm.21,5x31,5, pp.224, numer.ill.bn.nt.alcune tavv.a col. legatura ed.sopracop.fig.col.

Traduz.Agostino Villa. Verona Arnoldo Mondadori Ed. 1959, cm.11x19, pp.364, brossura Coll.Biblioteca Moderna Mondadori575-576.

Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1991, cm.13x19, pp.144, brossura cop.ill.a col. Coll.Urania,1167. "Professore, che cos'è uno Zug?" Sembra una domanda come un'altra, fatta da una studentessa come un'altra alla fine della lezione, ma per Gordon Naismith le cose stanno diversamente. Intanto la parola Zug ha un suono sgradevole e gli manda un brivido su per la spina dorsale; poi, un attimo dopo, sente che le ginocchia stanno per cedere. Che cosa nasconde quella frase? E perchè la domanda doveva essere fatta proprio adesso, alla fine di una dimostrazione sull'energia temporale? Me se il concetto di Zug - qualunque cosa sia - non appartiene alla fisica, certo appartiene a una sfera di cui Gordon Naismith non sa niente... o almeno, non ricorda niente. La memoria perduta di uno scienziato può racchiudere molti enigmi, e in questo caso addirittura un mistero cosmico. Poi Gordon Naismith comincia a veder qualcosa: e noi con lui: Lenlu Din, gli Shefthi, la terribile minaccia degli Zug. Ma più si addentra nel labirinto della memoria, più l'incubo assume proporzioni gigantesche e terrificanti.