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#311162 Regione Lazio

Le chiese di Rieti.

Autore:
Curatore: Fondazione Varrone, Cassa di Risparmio di Rieti.
Editore: Electa.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.25x28,5, pp.192 ill.a colori. legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori.

Abstract: In questo libro è pubblicato il manoscritto sulle chiese di Rieti di Angelo Sacchetti Sassetti (Rieti, 1873 – 24 maggio 1968), il principale studioso della storia della città della prima metà del Novecento. Angelo Sacchetti Sassetti per due volte ricopre il ruolo di sindaco, nel 1920-1921 e quindi dal 1946 al 1952. Durante il fascismo viene esiliato prima a Potenza, Matera e poi ad Alatri, dove rimane fino alla fine del regime. Il manoscritto è stato recuperato all'interno del suo fondo documentario, da lui donato all'Archivio di Stato di Rieti con la clausola testamentaria che il testo dovesse essere secretato per cinquant'anni dopo la sua morte. Soltanto nel mese di maggio 2018 è stato possibile accedere ai suoi documenti, e il manoscritto sulla storia delle chiese reatine, malgrado alcune mancanze, è apparso immediatamente quello maggiormente adatto a essere pubblicato. La sua stesura, iniziata nei primi decenni del Novecento, subisce un'interruzione quando, negli anni Sessanta, emergono alcune importanti fonti che l'autore riteneva perdute. Il rigore scientifico con cui è redatto e l'uso pressoché esclusivo di fonti di prima mano ne fanno uno strumento di grande valore attuale.

EAN: 9788891822505
EUR 37.00
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#142914 Regione Lazio
Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 2010, cm.17x24, pp.CLXVIII,544, con num.figg.bn.nt. br. sopracop.fig.a col. Coll.Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti CLXXXVIII. Il poderoso volume (complessivamente 712 pagine) fa parte della collana delle Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti, che la Biblioteca di Montevergine riceve in dono dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dalla Introduzione apprendiamo che la documentazione del comune di Rieti fu deposita (con una delibera della giunta comunale del 13 luglio 1953) presso la Sezione di Archivio di Stato, appena nacque l'istituto archivistico reatino; e questa è stata l'occasione che ha sancito la fortuna dell'Archivio storico comunale reatino, perché un'amministrazione onesta e lungimirante dové all'epoca comprendere che l'unico modo di salvare e rendere veramente fruibile un così vasto e prezioso fondo archivistico era di affidarlo alla competenza degli archivisti dell'Archivio di Stato. Diversamente, un'amministrazione che dovesse preoccuparsi di non "mollare" neanche una delle sue carte e al tempo stesso non fosse in grado di assicurare non diciamo una seppur minima fruzione ma nemmeno una conservazione decente, andrebbe inevitabilmente incontro allo smarrimento addirittura della propria memoria. Dalla ricca e approfondita introduzione al catalogo risulta che l'archivio del comune è così distinto: Membranaceo: 242 pergamene - Comune antico: 2102 volumi, registri buste - Carteggio amministrativo: 5231 fascicoli in 1579 buste - Giudiziario: 1490 volumi, registri e buste - Delegazione di Poggio Fidoni: 211 fascicoli in 468 buste e 88 registri e volumi. Anche questo lavoro rientra dunque in quella meritoria operazione di conservazione della memoria, di cui i libri rappresentano sicuramente uno degli strumenti privilegiati e migliori, come non ci stanchiamo di ripetere da queste pagine ogni volta che abbiamo la fortuna e il piacere di scrivere di qualche volume che viene acquisito dalla Biblioteca di Montevergine e che rappresenta un vero e proprio argine alla barbarie in cui la nostra Italia (terra di storia e di cultura, un tempo) sembra stia inesorabilmente scivolando.

EAN: 9788871253077
EUR 48.00
Disponibile
#61527 Regione Lazio
Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 1996, cm.17x24, pp.315, 51 figg.bn.nt. br. sopracop.fig.a col. Coll.Pubblicaz.degli Archivi di Stato. Strumenti,CXXIX.

EAN: 9788871251165
EUR 12.91
-7%
EUR 12.00
Disponibile
#316415 Arte Restauro
A cura di Grazia De Cesare. Firenze, Edifir 2022, cm.16,5x23,5, pp.128, illustrazioni. brossura copertina figurata a colori. Collana Restauro. «Rieti è una città ricca di tesori nascosti e la storia del sipario del Teatro Flavio Vespasiano sta lì a dimostrarlo. Dipinto dal grande Antonino Calcagnadoro nel 1910, il sipario ebbe vita travagliata prima e dopo la sua realizzazione. Nel secondo dopoguerra incappò nel giudizio di coloro ai quali - specie dopo l'orrore dell'Olocausto - non era parso politicamente corretto celebrare la presa di Gerusalemme da parte di Vespasiano, che tanta distruzione e tanti lutti arrecò al popolo ebraico. Ma ad oscurare l'imperatore trionfante davanti alle mura della città ci avrebbe pensato il tempo, con tutto il suo corredo di "agenti": l'umidità, l'usura provocata dal ripetuto utilizzo, la scarsa cura e manutenzione, fino a quando, per evitare che la tela andasse distrutta, semplicemente si smise di usarla. Il tempo è continuato a scorrere, sbiadendo del sipario anche il ricordo tra i reatini, pure legatissimi al loro teatro. Perciò il 21 settembre vedere il Flavio pieno di gente accorsa ad ammirare la grande tela finalmente restaurata è stato commovente. Raramente si percepisce in città tanto orgoglio per le proprie cose e la propria storia e invece è successo. E a ragione. Per la Fondazione Varrone, che sin dal 2017 aveva deciso di finanziare quel restauro, è stata la dimostrazione di aver fatto la scelta giusta, onorando una volta di più il lascito anche morale della Cassa di Risparmio di Rieti, che a suo tempo tanto contribuì all'edificazione del teatro. Ugualmente azzeccata si è rivelata la decisione di affidare il cantiere ai docenti e agli allievi dell'Accademia delle Belle Arti de L'Aquila, anche per rinsaldare i rapporti di vicinanza e di scambio con la nostra città. Di quell'emozionante pomeriggio al Flavio ci resta il ricordo del lungo, appassionato applauso con cui il pubblico ha salutato il ritorno del sipario sulla scena e le parole della professoressa Grazia De Cesare sul valore dell'opera del Calca-gnadoro e sulla sua intrinseca fragilità. E adesso che la città ha ritrovato questo suo tesoro siamo certi che farà del tutto per non perderlo di nuovo.» (Dalla Premessa di Antonio D'Onofrio)

EAN: 9788879709842
EUR 20.00
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#312279 Arte Scultura
Pisa, Pacini 2006, cm.21x28, pp.144, ill.bn.e a colori. legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Nuova edizione che recepisce la recentissima grafica editoriale studiata da Pacini Editore. I giochi d'immagini nelle iscrizioni come nelle decorazioni, gli intrecci di figure mitiche, l'inquadramento storico e gli artisti di primo piano, tutto in questo volume, "parla" del fonte battesimale del Battistero della cattedrale pisana. Immagini suggestive, note tecniche e saggi critici completano poi, in maniera esauriente, il testo che è caratterizzato da un interessante studio comparativo tra le principali opere d'arte toscane riferibili in qualche modo al fonte pisano.

EAN: 9788877818294
EUR 35.00
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EUR 17.00
Disponibile