La chiave a stella.

Edizione commentata a cura di ALberto Cavaglion. Indici a cura di Daniela Muraca. Mondolibri su licenza Mondadori 2012, cm.13x20,5, pp.XVI,260, legatura ed. sopracoperta.

A cura di Ernesto Ferrero, Torino, Giulio Einaudi Editore 2014, cm.14x22, pp.XXIV,220, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Collana Supercoralli. Gabbiani, giraffe, talpe, formiche, dromedari, elefanti, farfalle, scoiattoli, ragni, buoi, ranocchi, corvi, topi, chiocciole... Nelle pagine di Primo Levi gli animali non rappresentano una curiosità marginale o un divertimento accessorio, ma sono parte integrante del suo immaginario e della sua moralità: rappresentano un diverso modo di parlare delle scelte che ogni uomo deve affrontare. Primo Levi è affascinato dalle capacità con cui esseri d'ogni specie, compresi i parassiti, hanno risposto alle difficoltà dell'ambiente elaborando soluzioni ingegnose, quasi altrettante filosofie di vita. "Ci sono animali enormi e minuscoli, estremamente forti ed estremamente deboli, audaci e fuggitivi, veloci e lenti, astuti e sciocchi, splendidi e orrendi", ma proprio uscendo dall'isola umana uno scrittore può scoprire una miniera di storie possibili, ricca di metafore, simboli, allegorie. Sino dalla fine degli anni Cinquanta Primo Levi ha dedicato loro racconti, articoli, interviste immaginarie e poesie, in cui ha messo a frutto l'acutezza delle sue osservazioni, e la curiosità di uno sguardo sorridente e pensoso, mai sentimentale o antropomorfo. L'insuperabile analista del "termitaio" del Lager si è rivelato anche un brillante zoologo ed etologo, capace di aprire al lettore orizzonti inconsueti.

Prefazione di Lorenzo Mondo. La Stampa 1997 cm.12,5x20,5, pp.196, brossura cop.fig. Coll.Documenti e Testimonianze 4. terza edizione ampliata

Torino, Einaudi 1979, cm.11,5x19,5, pp.250, brossura copertina figurata a colori. Coll.Nuovi Coralli,236. Prima edizione in collana.

Fotografie di A.Facchinetti, M.Leigheb, E.Turri, A.Vergani. Novara, Ediz.bancarie Banca Popolare di Novara 1979, cm.26x36,5, pp.392, centinaia di figg.bn.e a col.nt. legatura ed.in imitlin, titoli e fregi in oro al dorso, in cofanetto con piatti figg.a col. Coll.L'Italia:Uomini e Territorio. Ediz.limitata in 15.000 esemplari.

Firenze, Sismel- Edizioni del Galluzzo 2001, cm.18x25,5, pp.X,436, brossura intonso. Coll.Corpus Philosophorum Medii Aevii. Testi e Studi,XVI. La riflessione sul cosmo occupò, come è noto, un posto privilegiato nel pensiero di Roberto Grossatesta (1170ca.-1253), e il volume intende ripercorrerne le prime fasi, quelle cioè antecedenti l'elaborazione dottrinale generalmente conosciuta come "metafisica della luce". Le tre opere edite testimoniano il precoce e fecondo incontro di Roberto con la filosofia e l'astrologia arabe, la sua ricerca di una risposta personale al problema della causalità celeste, il suo sforzo di comprendere i presupposti metafisici del cosmo aristotelico. Il trattato Sulla sfera, l'opera principale di Grossatesta sull'astronomia sferica e sulla cosmografia, indaga la struttura e i moti dei corpi celesti, le latitudini, la durata del giorno, i climi: temi che caratterizzavano l'insegnamento dell'astronomia agli inizi del secolo XIII. L'opuscolo Sulle comete tratta invece delle virtù celesti, cioè dell'azione causale dei cieli sulla terra, esemplificata nel processo di formazione delle comete, e presenta una soluzione che costituisce un unicum nel variegato panorama medievale delle tipologie di influsso astrale. Lo scritto Sul moto dei corpi celesti offre infine un esame filosofico sul tema dei motori dei cieli, per il quale Roberto attinge tacitamente dal commentario di Averroè al XII libro della Metafisica, fornendoci una delle prime testimonianze sull'uso delle dottrine del Commentatore nel mondo latino. La presente edizione critica, condotta secondo i moderni criteri scientifici e basata sull'intera tradizione manoscritta, sostituisce quella di Ludwig Baur del 1911, che, ancora oggi, rimane l'unica disponibile per la quasi totalità degli opuscoli scientifici e filosofici grossatestiani.

The Casino Murder Case,1934. Versione integrale riveduta e corretta a cura di Tina Alderighi Casati. Varese, Crescere Edizioni 2014, cm.13x20, pp.192, brossura cop.fig.a col. Coll.Giallo Classico. Per Philo Vance, colto e aristocratico investigatore in una New York capace di sorprenderci con la sua vitalità e i suoi misteri, il programma della giornata sembra indirizzarsi verso gli studi sulle antiche culture mediterranee. Ma una lettera anonima cambia radicalmente i suoi programmi e le conseguenze scatenate dai successivi eventi porteranno ad un’indagine terribilmente complessa. Attraverso la sua minuziosa ricerca analitica, si accorge che gli indizi disseminati sono fuorvianti, che un assassino sta utilizzando la propria perversa e malata immaginazione per sconfiggere le indagini della Polizia, coordinata dal noto procuratore John F.X. Markham, amico di Vance, e con il supporto del duro sergente Heath. È un diabolico individuo l’avversario con cui deve confrontarsi l’investigatore “esteta”. C’è di mezzo persino l’uso dell’avvelenamento utilizzato raramente dagli assassini. E un Casinò diventa un crocevia di indizi e misteri. E l’inchiesta di Vance, raccontata dal suo fedele biografo S.S. Van Dine, ci mostra tutti i sospettabili, coinvolti in vario modo nell’inchiesta, anche perché il colpevole riesce a creare un alone negativo su tutti quanti. Ma la morte è in agguato anche per Philo Vance...

Guida storico artistica. Credito Artigiano 1999, cm.16x24,5, brossura copertina figurata a colori.