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#317638 Archeologia

Torino. Prima capitale d' Italia.

Autore:
Editore: Istituto della Enciclopedia Italiana- Treccani.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.I Luoghi dell'arte.
Dettagli: cm.26,5x34, pp.XXIX,986, 850 illustrazioni a col.nt legatura editoriale in tutta pelle,dorso con nervi,fregi e titoli in oro anche al piatto anteriore. ofanetto in seta con rinforzi in pelle. Coll.I Luoghi dell'arte.

Abstract: Le illustrazioni della nuova monografia dedicata a Torino dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana sfidano questa complessità e propongono un percorso di circa 850 immagini, suddivise in due grandi blocchi: da un lato la storia della città raccontata attraverso i suoi monumenti – i palazzi, le chiese, le vie, le piazze, gli arredi, gli oggetti simbolo – dall’altro, quella stessa storia analizzata attraverso i giacimenti patrimoniali conservati nei musei.Si tratta di due sezioni separate, ma che dialogano e si integrano con una fitta rete di rimandi. Le raccolte dei musei, spesso arricchiscono l’immagine della città di oggi, restituendo elementi di storie perdute, ma anche documentano, attraverso il collezionismo, passioni e ambizioni particolari, sforzi di auto-rappresentazione che vanno al di là delle mura cittadine e che portano lo sguardo di Torino verso confini geograficamente e culturalmente lontani.Così accade per le straordinarie raccolte del Museo Egizio, nato nel primo Ottocento, o, più recentemente, per il Museo d’Arte Orientale; oppure per i peculiari interessi di figure eminenti del collezionismo cittadino, come Emanuele d’Azeglio e Riccardo Gualino, che hanno lasciato un’impronta cruciale a Palazzo Madama e alla Galleria Sabauda; o anche per il Museo del Cinema, erede delle attività sviluppatesi intorno ai centri di produzione cinematografica presenti in città negli anni Venti del secolo scorso.La prima sezione raccoglie circa 400 immagini ordinate sull’asse di una cronologia che copre ventuno secoli, dal I dell’era cristiana, quando prese forma Augusta Taurinorum, fino al 2006, anno dei Giochi Olimpici Invernali e momento culminante delle grandi trasformazioni urbane di marca post-industriale avviate negli anni Novanta del Novecento. Questa idea del tempo, che è anche quella della trasmissione da una generazione all’altra di consuetudini e di valori condivisi, viene emblematicamente evocata dalle due immagini “di passaggio” che aprono e chiudono la sezione: la Porta Palatina, uno dei quattro edifici fortificati che marcavano i punti di accesso al castrum romano, e una stazione della nuova linea della metropolitana, inaugurata in occasione dei Giochi Olimpici. Tra la città monumentale dei romani e la Torino dei collegamenti sotterranei di oggi, si sviluppa un viaggio nel tempo che segue le tappe di alcune svolte epocali. Lo smalto, incastonato nella copertina, è una riproduzione del logo celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia effettuata dai maestri artigiani dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in esclusiva per Treccani e realizzato, da conio, in smalto a caldo in cinque colori, levigato e lucidato interamente a mano.

EUR 390.00
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Ediz.critica con intr. e commento di Aulo Greco. Firenze, Ist.Nazionale di Studi Sul Rinascimento 1970, cm.15X21,5, pp.LXVI,604, brossura

EAN: 9788822208606
EUR 55.00
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#158802 Arte Miniature
Milano, CDE Editore s.d.(1988), cm.27x32, pp.198, num.figg. bn. e a col.nt. legatura editoriale cartonata con sopracoperta figurata a colori. L'invenzione della stampa a caratteri mobili ha indubbiamente segnato una grande svolta nella storia dell'umanità, determinando la fine dell'utilizzo del manoscritto e del codice miniato. Eppure, manoscritti di inestimabile pregio sono stati prodotti anche nei decenni successivi. I preziosissimi codici, gelosamente conservati nelle biblioteche, costituivano uno dei principali patrimoni culturali: rappresentano quanto resta della millenaria storia del libro prima della stampa.
EUR 27.00
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A cura di Emilio Castellani , Renata Mertens, Cesare Cases, Torino, Einaudi Ed. 1956-1961, 4 voll. cm.14,5x22,5, pp.XVI,704,642,516,660, legature editoriali in tutta tela, sopraccoperte figurata a colori. Il volume III e IV sono contenuti in un cofanetto.
Note: Sopracoperte del volume I e II con mende.
EUR 69.00
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Traduzione di Jacques De La Verre. Massa, Edizioni Clandestine 2015, cm.13x20, pp.92, brossura copertina figurata a colori. In questo testo provocatorio e rivoluzionario, pubblicato sul "Messager de l'Assemblée" nel 1851, Baudelaire mette a confronto vino e hashish, enumerando di entrambi gli effetti, la moltiplicazione della personalità e ricreando, nello stile poetico che lo contraddistingue, le immagini di persone alterate dalle sensazioni immaginifiche e artificiali da essi prodotte. Pur condannandone l'abuso, Baudelaire considera l'ebrezza indotta da alcool e droghe una via privilegiata per fecondare il processo creativo, addentrandosi in un'esperienza estetica difficilmente concessa a coloro che mantengono il pieno controllo delle proprie facoltà. Tra i due, Baudelaire privilegia il vino quale strumento che l'uomo usa per esaltare la sua personalità e la sua grandezza, per ravvivare speranze ed elevarsi all'infinito, arrivando a mettere in guardia chi non ne ha mai fatto uso. Al contrario, pur non respingendola totalmente, l'autore giunge alla condanna dell'hashish quale "sostanza del diavolo", che porta sì all'estasi, ma corrode la volontà umana, divenendo talvolta una vera e propria arma per aspiranti suicidi.

EAN: 9788865965528
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