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La canzone d'Orlando tradotta da Lando Passerini.

Editore: Tipografica Leonardo da Vinci.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.17x26, pp.IX,157, con illustrazioni Brossura.

Note: Dorso brunito ed imperfezioni.
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#85054 Dantesca
A cura di Rudy Abardo. Manoscritto Palatino 313. Roma, Salerno Ed. 2005, cm.17x25, pp.800, 37 tavv.a col.ft.e 8 ill.su tavv.bn.ft. legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Ediz.Nazionale dei Commenti Danteschi,10. Un nuovo ampio volume dell’«Edizione Nazionale dei Commenti danteschi» che offre ai lettori il testo integrale delle chiose – finora inedite – contenute nel manoscritto Palatino 313 della Bibl. Nazionale Centrale di Firenze, e dette, appunto, Chiose Palatine. Queste annotazioni, scritte in lingua volgare da varie mani ai margini del testo della Commedia e risalenti al secondo quarto del XIV secolo (e si discute se quella che annota l’Inferno sia di Jacopo Alighieri), costituiscono un fondamentale strumento di conoscenza dell’opera di Dante, e, insieme alle illustrazioni primotrecentesche che le accompagnano (37 preziose miniature considerate tra le prime dedicate alla Commedia), rappresentano uno straordinario e antichissimo esempio di commento illustrato. L'edizione, curata da Rudy Abardo, mette finalmente a disposizione dei lettori e degli studiosi un testo finora reso inaccessibile dal precario stato di conservazione del manoscritto. Le Chiose, trascritte – e talora restaurate – con rigorosi criteri di scientificità, sono accompagnate da tavole fuori testo che riproducono il prezioso corredo iconografico. Un puntuale commento evidenzia, oltre alle valenze esegetiche, le peculiarità paleografiche e stilistiche

EAN: 9788884025081
EUR 98.00
-61%
EUR 38.00
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#87543 Filosofia
Où l’on recherche et l’on établit, par la nature des choses, la forme de ces loix, leurs principaux chefs, leur ordre, leur publication et leur obligation : on y réfute aussi les Eléments de la morale et de la politique de Thomas Hobbes. Traduits du latin par Monsieur Barbeyrac, avec des notes du traducteur. Traduction par Barbeyrac du De legibus naturae disquisitio philosophica paru à Londres en 1672. Cette traduction a paru la première fois en 1744 à Amsterdam. Première grande réfutation de Hobbes, contre les sceptiques et les épicuriens où Cumberland affirme l’existence des lois naturelles régissant même les rapports sociaux. Barbeyrac a enrichi le texe de notes où il fait de nombreux rapprochements avec Pufendorf. Il rappelle que le traité de celui-ci (Du Droit de la Nature et des gens) fut publié la même année. L’ouvrage de Cumberland sera une des lectures de Rousseau pour le grand ouvrage qu’il projetait : Institutions politiques. Leide, Théodore Haax, Bousquet 1757, cm.20x25, pp.XXVIII-435, 1 tavv.incisa fuori testo, legatura coeva in mez.pelle. Prima edizione.
EUR 500.00
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#288453 Arte Pittura
Milano, Abscondita 2021, cm.10,5x18, pp.84, ill. brossura copertina figurata a colori. Coll.Miniature,109. "Quando la Volta Sistina fu compiuta (fu scoperta parzialmente nel 1510 e totalmente neU'autunno del 1512), essa apparve come un fatto capitale per l'arte, un tale salto rispetto al Quattrocento da far pensare di trovarsi in un'altra epoca. Di colpo si era "ingrandita la maniera" di dipingere, lo stile si era fatto elevato, le forme si erano dilatate e irrobustite con risultati di un fascino talmente imperioso che Raffaello stesso ne fece tesoro. E inutile insistere su una sorta di incomunicabilità tra la grandezza scontrosa di Michelangelo e la serena naturalezza di Raffaello: chi guardi una figura come quella in piedi di spalle presso San Gregorio Magno, o quella di filosofo antico che indica col braccio colossale all'estrema destra della Disputa del Sacramento, o il gigantesco Eraclito seduto ai piedi della scalinata della Scuola d'Atene non potrà ricorrere per un confronto altro che alla umanità della Volta Sistina. Tale ingrandimento della maniera di dipingere si attuava con una bravura e una disinvoltura sbalorditive; l'assoluta padronanza dei mezzi disegnativi non ammetteva errori, anzi le forme più difficili erano cercate e provocate a bella posta".

EAN: 9788884169624
EUR 13.00
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EUR 9.50
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A cura di Pasquale Stoppelli. Roma, Salerno 2017, cm.17x24, pp.XXXVI,648, legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta. Coll.Ediz. delle opere di Niccolò Machiavelli,III/1. Può apparire paradossale che il fondatore della politica moderna, il commentatore di Livio, il teorico dell'arte militare, lo storico di Firenze, sia al contempo l'autore della Mandragola, capolavoro indiscusso della commedia italiana del Cinquecento. E che quello stesso autore scriva poi con la Clizia una seconda commedia che rappresenta sotto parvenza di moralità una vicenda che sfiora tabù che solo il dramma borghese di fine Ottocento avrebbe riaffrontato. Il fatto è che la vicenda umana di Machiavelli è già di per sé un insieme indistinguibile di comico e tragico: ma è anche la cultura di cui egli si nutre a indirizzarne l'arte verso questi esiti in apparenza contraddittori, peraltro ben documentati anche dagli Scritti in poesia e in prosa raccolti nel secondo volume di questa sezione. Machiavelli è un umanista che dialoga coi classici non solo nell'interpretare la politica e la storia, ma anche nel rappresentare da commediografo la vita quotidiana. L'autore del Principe impara l'arte della commedia traducendo in età giovanile l'Andria di Terenzio, i cui schemi drammaturgici diventeranno la griglia che gli consentirà nelle due commedie originali di mettere in evidenza gli aspetti più paradossali della realtà, sostenuto da un'attenzione vivissima al gioco delle passioni e da un temperamento beffardo disposto a dissacrare qualsiasi valore. Ma per questo la cultura classica non era più sufficiente: erano anche necessarie radici profonde nella grande cultura volgare fiorentina tre-quattrocentesca, che da Boccaccio in poi aveva rappresentato senza moralismi il divertimento della vita in tutte le sue manifestazioni. Le commedie di Machiavelli sono presentate in questo volume in nuove edizioni critiche, con un commento che evidenzia tutti i fili che saldano la scrittura teatrale a quella delle altre opere storiche e politiche del Segretario, oltre che alle lettere e alle legazioni. Sono anche evidenziate le filigrane del testo che rimandano agli scrittori dai quali Machiavelli traeva ispirazione: soprattutto Plauto, Terenzio, Lucrezio, Ovidio, Giovenale tra gli autori latini; Boccaccio, Burchiello, Pulci, Lorenzo de' Medici, Poliziano tra i volgari. L'indagine storico-critica preliminare all'edizione ha inoltre portato alla luce elementi che consentono di aggiornare la cronologia delle commedie di Machiavelli, col riconoscimento nell"Andria di un lavoro giovanile precedente l'entrata dello scrittore nella Cancelleria fiorentina e con l'anticipazione della Mandragola dal l5l8-'20 al 1514-'l5, dunque a ridosso della composizione del Principe. L'accostamento cronologico del capolavoro teatrale agli anni dei Discorsi e del Principe configura il periodo aureo dell'arte di Machiavelli. Nelle opere degli anni '20 lo scrittore esprimerà l'originalità del suo pensiero sempre a partire da testi altrui, cosa che, oltre che nella Vita di Castruccio Castracani, nelle Istorie fiorentine e forse nel Discorso intorno alla nostra lingua, accadrà anche nella Clizia.

EAN: 9788869731914
EUR 46.00
-19%
EUR 37.00
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