Carl Gustav Carus : sein Leben - seine Anschauung von d. Erde. Zwölf Briefe über das Erdenleben.

Firenze, Sismel Edizioni del Galluzzo 2004, cm.17x24, pp.VII,212, legatura editoriale in tutta tela , con sopracoperta figurata a colori. Coll.Millennio Medievale,47. Strumenti e Studi, 7. Nell'ottavo secolo gruppi di missionari partono dall'Inghilterra per fondare o raggiungere istituti monastici del continente: fra questi Bonifacio e la sua parente Leoba, su cui ci informano le varie Vitae Bonifaci, il Martirologio di Rabano Mauro, i Miracula e la Vita Leobae di Rodolfo di Fulda, la Vita Eigilis di Candido e la Vita Lulli di Lamberto di Hersfeld. Il volume esplora questo complesso di agiografie e i testi poetici e cronachistici ad esse correlati ricavandone la documentazione per un affresco storico sui sodalizi spirituali fra parenti nel monachesimo protocarolingio e sulla partecipazione femminile al movimento di espansione monastica. Si propone così una ricostruzione anche delle zone di silenzio che nei documenti celano la delicata storia d'amore fra i due santi: ne resta traccia solo nel desiderio, espresso da Bonifacio e riferito dalle fonti, di seppellire il corpo di Leoba accanto al suo.

Con giunta di capitoli intorno alla storia delle lettere e delle arti. Firenze, Barbera 1887, cm.14x20, pp.XI,690, rilegato. Prima traduzione italiana corredata di una carta geografica della grecia antica.

Ponte Galeria, Newton Compton Editori 1999, cm.16x22,5, pp.452, illustrazioni. brossura copertina figurata a colori. Collana I Big Newton, 21. La Città del Vaticano è nata l'11 febbraio 1929; ha dunque più di settant'anni. Ma la storia del Vaticano non è limitata a questo breve lasso di tempo; si collega, per un verso, alle vicende temporali più che millenarie dello Stato pontificio, a quelle spirituali nate con l'istituzione stessa della Chiesa da parte di Cristo. Il Vaticano ha in fondo duemila anni; allora raccontare le sue vicende significa, e questo è in sostanza lo scopo del libro, ripercorrere una serie di episodi a margine della vita dei papi, molto spesso determinanti ai fini dell'esistenza dello Stato pontificio.

Essai d'histoire des cultures en Europe au XiXiX siecle. Parigi, PUF 2015, cm.15x21, pp.744, brossura copertina figurata a colori. Contre les présentations habituelles qui envisagent le XIXe siècle surtout comme le siècle des nations, la dérégulation culturelle propose une lecture originale de l'histoire des cultures en Europe. Grâce à tous les progrès dans l'alphabétisation, la scolarisation, l'unification des langues, l'amélioration des transports et l'élévation du niveau de vie, des publics de plus en plus larges accèdent dans toute l'Europe aux innovations culturelles qui marquent la période 1815-1914. Les frontières politiques et religieuses s'ouvrent, les censures s'atténuent, les héritages traditionnels laissent plus de place aux innovations et aux transgressions entre les genres, entre les arts, entre les pratiques. Des décalages subsistent bien entendu, des frontières mentales, linguistiques et religieuses freinent les échanges, des conditionnements sociaux ou économiques facilitent certaines productions au détriment d'autres, mais l'émulation entre les artistes et les écrivains, entre les entrepreneurs culturels et les pouvoirs qui veulent utiliser les pouvoirs symboliques des productions culturelles, fondent une dynamique dérégulatrice de plus en plus visible à mesure qu'on avance dans le XIXe siècle. Fondé sur la synthèse de très nombreux travaux dans plusieurs langues et sur des enquêtes originales, ce livre sans équivalent en français restitue la dynamique sociale d'un moment capital de notre héritage culturel.