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#328010 Religioni

Uomini di Dio. Un'indagine sui preti e il sacro. Preti di carta. Storie di santi ed eretici, asceti e libertini, esorcisti e guaritori-Preti. Viaggio fra gli uomini del sacro. Nuova ediz.

Autore:
Editore: Edizioni Piemme.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15x21, pp.684, brossura con copertina figurata a colori con bandelle.

Abstract: Vittorino Andreaoli, da non credente, ma non ateo, come ama definirsi, compie un viaggio attento e rispettoso fra gli "uomini di Dio" del nostro tempo. Un'inchiesta rigorosa in cui si raccontano la quotidianità, le gioie e le fatiche di tanti sacerdoti di oggi. Storie di preti anonimi, che vivono nelle periferie delle grandi città e nelle parrocchie di montagna. Uomini generosi, talvolta in crisi d'identità, di vocazione, di solitudine. Preti che a volte fanno audience, e altre suscitano scandalo. Preti di cui lo psichiatra si è occupato anche in veste professionale. Sono pagine ricche di umanità, che non tralasciano domande scomode: perché seminari sempre più vuoti? Perché tanti preti stanchi e infelici, che non riescono ad avvicinare la gente, e in particolare i non credenti? L'apparente indifferenza religiosa del nostro tempo nasconde in realtà una forte "domanda di sacro". E tutti, pur ammirando il coraggio di una "scelta estrema" come quella sacerdotale, constatiamo le difficoltà a viverla in rapporto alla modernità e la fatica della Chiesa a rispondere. L'inchiesta contemporanea è impreziosita da una ricca antologia di pagine della letteratura italiana del Novecento dedicate ai preti. Figure nate dalla penna di grandi scrittori, che restano memorabili per approfondire un universo complesso.

EAN: 9788856662139
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Milano, Corriere della Sera 2021, cm.14x21, pp.332, brossura con bandelle, Collana Raccontare La Vita. Emozioni, Sentimenti, Pensieri,20. L'evoluzione tecnologica sta portando un grande progresso in molti campi della vita dell'uomo ma anche un impatto pericoloso sul suo comportamento. Gli smartphone su cui passiamo la maggior parte del nostro tempo sono oggi vere e proprie protesi di corpo e mente e stanno conducendo a una divisione tra due cervelli: il nostro e quello che «portiamo in tasca». Una relazione pericolosa, secondo Vittorino Andreoli, che in queste pagine ricostruisce origini e funzioni dell'organo naturale mettendolo a confronto con quello artificiale, che ne è figlio, per comprendere i rischi psicologici e sociali che la rivoluzione digitale, dal computer ai tablet, dall'invenzione del web all'avanzata della robotica, ha innescato per giovani e adulti, in famiglia, nei legami e sul lavoro. La nostra identità rischia uno sdoppiamento? L'intelligenza artificiale da appendice diventerà parte integrante del nostro corpo prendendo alla fine il sopravvento? Sono solo alcune delle domande cui questo saggio cerca di dare una risposta con un'analisi affascinante sulle nostre origini e il futuro prossimo che ci aspetta.
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