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De ciceronis tribus generibus dicendi in orationibus pro A. Caecina, De Imperio, CN Pompei, Pro C. Rabirio perd. R. Adhibitis. Dissertatio inauguralis. Quam as summos in philosophia honores ab amplissimo philosophorum ordine rostochiensi rite impetrandos.

Autore:
Editore: Typis Roberi Noske Bornensis.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15,5x22, pp.135, brossura.

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#69369 Scienze
Firenze, Sindacato toscano dirigenti aziende industriali e commerciali 1945, cm.17x24, pp.46, brossura
Da collezione, accettabile
EUR 5.00
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#121343 Filosofia
Edition critique et Préface par Francis Ruello. Firenze, Sismel Ediz.del Galluzzo 2000, cm.18x25,5, pp.650, brossura intonso. Coll.Unione Accademica Nazionale Corpus Philosophorum Medii Aevi,Testi e Studi,15. Per la sua tesi di baccalaureato in teologia, l’excellentissimus philosophorum monarcha (come era chiamato a Padova, roccaforte dell’averroismo), l’augustiniano Paolo Veneto, decise di riassumere l’insegnamento che il compatriota Giovanni di Ripa aveva tenuto a Parigi negli anni 1354-1355, commentando il primo libro delle Sentenze di Pietro Lombardo. I criteri che guidano il riassunto lasciano indovinare il progetto, realizzato ricorrendo principalmente ai testi di Aristotele e Averroè, di sottolineare con evidenza una delle idee portanti del Commento: se le autorità della Scrittura sono semplicemente credute, il loro studio non può generare alcun habitus evidente e scientifico, ma le cose possono andare diversamente se esse dispongono o invitano a speculare scientificamente su ciò che si crede; trattandosi di verità evidenti, grazie alla speculazione o a segni soprannaturali che attestino l’evidenza della loro verità, dal loro studio può nascere un habitus scientifico, che si definirà come ‘teologia naturale’. Che cosa avrebbe pensato l’averroista Jean de Jandun, che a Parigi scriveva: "È meglio per la salvezza delle nostre anime credere semplicemente piuttosto che cercare delle prove per mezzo di ragionamenti sofistici", se avesse letto l’Abbreviatio di Paolo Veneto?

EAN: 9788887027785
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2 copie
Milano, FrancoAngeli 1999, pp.242,(14), brossura, cop.fig.a col. Collana della Fondazione di Studi Storici Filippo Turati.

EAN: 9788846416759
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2 copie
#341323 Dantesca
Treviso, Editoriale Programma 2021, cm.14x21, pp.167, illustrazioni a colori nel testo. brossura con sopraccoperta figurata a colori. Dante è l'uomo che cerca la strada, forte e fragile insieme. Patisce un terribile dramma personale perché è stato accusato di corruzione e condannato a un esilio senza ritorno. Vive nella precarietà, costretto a mortificare il proprio orgoglio e a vagabondare mendicando sua vita a frusto a frusto. Si fa carico della sua personale condizione e della decadenza di una società corrotta. Un fardello pesante con cui parte dall'orrore del peccato e approda alla visione di Dio, il grande regista, l'amor che move il sole e l'altre stelle. Gian Domenico Mazzocato ripercorre con la sua verve narrativa il viaggio più incredibile mai raccontato da uno scrittore. Narra canto per canto. E scioglie in maniera semplice ma rigorosa i complessi nodi del poema. Con un appassionante racconto della movimentata vicenda esistenziale del poeta e una rassegna di tutte le opere. A Brunetto Latini, sotto l'eterna pioggia di fuoco che lo tortura senza scampo e senza fine, Dante dice "m'insegnavate come l'uom s'etterna". Questa eternità dell'uomo è la Divina Commedia.

EAN: 9788866437529
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EUR 8.50
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