CARRELLO vai al carrello
Libri
Totale
SPESE DI SPEDIZIONE GRATIS
PER IMPORTI SUPERIORI A
35 € IN ITALIA
70 € IN EUROPAlimiti e condizioni

L'impero nei musei. Storie di collezioni coloniali italiane.

Autore:
Editore: Pacini Editore.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15x21, pp.400, illustrazioni. brossura copertina figurata a colori. Collana Le Ragioni di Clio, 47.

Abstract: Dagli albori dell'esplorazione italiana in Africa e per tutta la durata del periodo coloniale, oggetti e campioni dall'oltremare giunsero nella Penisola, trovando spazio in mostre temporanee e in oltre cento allestimenti permanenti, dove furono studiati, descritti e presentati al pubblico. Grazie a una capillare ricerca condotta in musei, biblioteche e archivi, il libro ricostruisce, per la prima volta in maniera organica, la formazione, l'articolazione e le vicende post-coloniali di queste collezioni. La varietà, la consistenza e la genesi delle raccolte sono intrecciate al ruolo cruciale svolto da curatori, funzionari, scienziati. L'analisi del complesso rapporto tra oggetti, saperi, politiche coloniali e istituzioni tra periodo liberale, ventennio fascista ed età repubblicana rivela una componente essenziale dell'esperienza storica del colonialismo. I musei rappresentano, inoltre, un osservatorio prezioso per coglierne l'impatto nei tragitti della storia nazionale e per dialogare con i più recenti dibattiti sulle eredità materiali del colonialismo nell'Italia del tempo presente.

EAN: 9791254865002
EUR 38.00
-5%
EUR 36.00
Ultima copia
Aggiungi al Carrello

Visualizzati di recente...

EUR 12.90
2 copie
Prefazione di Ugo Ojetti. Milano, Ulrico Hoepli Ed. 1907, cm.10,5x15,5, pp.XV,240, con 130 figg.bn.nt. legatura ed.cop.fig.a col. Coll.Manuali. Prima edizione.
Note: Imperfezioni, tracce d'uso e normali segni del tempo.
EUR 55.00
Ultima copia
#261995 Letteratura
A ura di Carlo Pagetti. Milano, Mondadori 1990, cm.13x19,5, pp. brossura copertina figurata a colori. Coll.Oscar Narrativa.

EAN: 9788804340553 Note: Impreziosito da un Ex-Libris al frontespizio. Tracce d'uso.
EUR 30.00
Ultima copia
#327826 Diritto
Milano, Giuffrè Editore 2021, cm.14,5x22, pp.XXXI,138, brossura. Collana Per la Storia Pensiero Giuridico Moderno,126. Il volume ricostruisce il contributo offerto dai giuristi toscani - tra questi Lorenzo Collini, Giovanni Carmignani, Girolamo ed Enrico Poggi, Francesco Forti, Giuseppe Cosimo Vanni, Napoleone Pini, Vincenzo Salvagnoli, Celso Marzucchi, Ferdinando Andreucci, Giuseppe Panattoni - alla costruzione di un diritto per l'agricoltura nella Toscana dell'Ottocento, un'esperienza giuridica comprensibile nella 'lunga durata', percepita e sostenuta come «diversa» anche alle soglie dell'introduzione del codice civile italiano. Già nel 1808 l'Accademia dei Georgofili opponeva con successo la giurisprudenza patria e le liberalizzazioni dell''iconico' Pietro Leopoldo al tentativo di Napoleone di introdurre un Project de code rural nella Toscana francese. Il codice rurale si sarebbe rivelato 'impossibile', con l'eccezione dei Principati di Lucca e Piombino, mai ricordati nel dibattito della Restaurazione; da allora l'Accademia dei Georgofili era un ponte tra la cultura giuridica ed istituzionale toscana, fino all'Unità terra di ius commune, e quella d'oltralpe. I 'giuristi-economisti-politici' credevano che la «potenza dello Stato» dipendesse dalla «cultura delle terre»; si impegnavano in Discorsi al pubblico - ai Georgofili, il Vieusseux, l'Accademia dei Nomofili - ed in ampie opere teorico-pratiche, coniugando diritto ed economia in vista di un «progresso per l'agricoltura» e dunque per la società, alla ricerca del legame «dati legali, dati sociali». Intendevano offrire un 'sapere utile' come contributo 'civile', tra proposte di «buone dottrine» e di un 'pedagogico' «codice rurale», per istruire i «campagnoli». Nell'ambito dei contratti agrari meritavano un'attenzione particolare i «livelli di Toscana», irriducibili alla dimensione contrattuale individuale, piuttosto «pubblica istituzione». Per questo profilo di identità di «toscana cittadinanza» si poneva il tema dell'aggiornare il celebrato sistema livellare leopoldino «al paragone dei tempi», verso un contrastato processo di affrancazione generale. Sul piano 'costituzionale' era chiara la percezione del legame tra proprietà fondiaria, «amministrazioni economiche», «poteri politici»; la «libertà della terra» era indicata come l'architrave del «diritto pubblico della nazione».

EAN: 9788828832447
EUR 17.00
-23%
EUR 13.00
Ultima copia