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La guerra di Troilo. Novembre 1947: l'occupazione della Prefettura di Milano, ultima trincea della Resistenza.

Autore:
Curatore: Prefazione di Aldo Aniasi.
Editore: Rubbettino.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15x22, pp.283, brossura con bandelle e copertina figurata. Copia autografata dall'autore.

Abstract: Il 27 novembre del 1947 il prefetto di Milano Ettore Troilo, comandante partigiano, succeduto nel gennaio del 1946 a Riccardo Lombardi, fu rimosso dal suo incarico dal ministro degli Interni Mario Scelba. Per protesta contro la sua destituzione, all'alba del giorno successivo migliaia di partigiani ed operai occuparono la Prefettura. Scelba ordinò al comandante del presidio militare di Milano, generale Capizzi, di assumere i poteri "e se necessario usare le armi": in pratica, decretò lo stato di assedio. Il libro ricostruisce, con una serie di documenti inediti i retroscena della vicenda, che per un giorno e una notte tenne l'Italia con il fiato sospeso.

EAN: 9788849811643
CondizioniUsato, molto buono
Note: Dedica firmata dall'autore a pennarellino nero in antiporta.
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Prefazione di R.V.Hine. Traduzione e note di A.Paleari. Milano, Rusconi Ed. 1996, cm.14x22, pp.464, legatura editoriale ,con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Sacra Pipa. La cronaca di cinquant'anni di vita di un indiano della tribù Hopi, "i pacifici", dell'Arizona. Il materiale venne raccolto dalla viva voce del protagonista, il cui nome era Don C. Talayesva, da un antropologo, Leo Simmons, al quale Capo Sole raccontò tutta la propria, straordinaria vita. E la sua relazione non solo è un esempio di realtà "antropologica" riferita in prima persona dal suo stesso protagonista ma anche testimonia concretamente il trauma del passaggio da una cultura (quella degli antenati "rossi") all'altra (quella dei conquistatori "bianchi"). Attraverso le parole di Capo Sole è possibile ricostruire la vita quotidiana, le credenze religiose, le cerimonie, la realtà lavorativa di un vero indiano Hopi.

EAN: 9788818890228
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Disponibile
Prefaz.di Mauro Bocci. Genova, Graphos 2005, cm.14x21, pp.124, brossura, cop.fig.a col. [copia allo stato di nuovo] Coll.Narrativa,9.
EUR 7.00
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#235042 Facsimili
Edizione Facsimile del manoscritto miniato su pergamena ms. 1853 Autorizzata dalla Biblioteca Civica di Verona. A cura di R. Bini. Modena, Il Bulino Edizioni d'Arte 2007, 1 vol.Fac-simile+1commentario+1cartella -- -- legatura in tutta pelle Tiratura limitata di 600 esemplari. l manoscritto 1853 della Biblioteca Civica di Verona è un codice miniato su pergamena risalente alla seconda metà del XIII secolo. Misura mediamente 17 × 24 cm ed è composto da 42 carte, corrispondenti a 84 pagine. Le prime due carte, in scrittura gotica semicorsiva, contengono la Preghiera alla Vergine, una delle più antiche laudi in volgare veronese. Il resto del codice, interamente illustrato, tramanda i testi, in scrittura gotica rotunda, delle due leggende di San Giorgio di Cappadocia (cc. 3r-26r) e di Santa Margherita d’Antiochia (cc. 27r-37v); in chiusura due miniature a piena pagina: Cristo in maestà con i quattro evangelisti e San Cristoforo. Uno straordinario racconto per immagini. L’importanza artistica del manoscritto è dovuta all’eccezionale ciclo delle 78 miniature che illustrano le leggende di San Giorgio e di Santa Margherita. Ne risulta uno straordinario racconto per immagini, la cui peculiarità strutturale è il costante rapporto tra testo e immagine. Se ciò conferma una delle tipicità della miniatura medievale – specie nei manoscritti di carattere religioso e liturgico in funzione anche di una comprensione “in diretta” del messaggio divino – l’apparato miniatorio del codice, peraltro ottimamente conservato, si eleva per l’inusuale e incomparabile ampiezza e per i nessi stilistici con gli affreschi veronesi dello stesso periodo e per la palpabile influenza della pittura bolognese. Leggenda di San Giorgio. Ben cinquantacinque miniature accompagnano la leggenda del tribuno Giorgio di Cappadocia, dal momento in cui dichiara all’imperatore Daciano la propria fede cristiana a quando, dopo sette anni di tormenti, viene decapitato. L’immagine che chiude la leggenda è quella più nota: san Giorgio a cavallo trafigge con una lancia il drago, tenuto al guinzaglio dalla principessa. Più tardi, intorno al 1435, sarà Pisanello a riprendere il tema per l’affresco nella chiesa veronese di Sant’A­nastasia. Leggenda di Santa Margherita. Ventun miniature decorano la leggenda di santa Margherita, pastorella di Antiochia, di cui s’invaghisce il pre­fetto Olibrio. Il rifiuto della fanciulla è considerato atto di ribellione verso il potere imperiale romano e dunque essa è barbaramente tor­turata e man­data a mor­te. La storia della santa ha costituito uno dei sogget­ti prediletti dell’arte cristia­na, sia a O­­rien­te (affreschi del X secolo nelle chiese di Goreme, in Cap­pa­docia) che in Oc­cidente (celebre il dipinto di Tiziano del 1550).

EAN: 9788886251662
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Milano, Nicola Editore 1979, cm.19x27, pp.95, ill.colori. legatura editoriale copertina figurata a colori. Coll.Energia & Tecnica.
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