L'Appannato Specchio. L'autore e l'editoria italiana nel Settecento.

Lucca, Pacini Fazzi 1986, cm.21,5x28, pp.404, 190 tra tavole e illustrazioni bn.e a colori, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori.

Firenze, Olschki Ed. 1977, cm.18x25,5, 144 pp. con 48 tavv. f.t. di cui 12 a col., Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 83.

Milano, Garzanti 2000, cm.14x21, pp.144, brossura copertina figurata a colori. "Il racconto del Vajont" aiuta a capire un "disastro naturale" che non è stato affatto naturale, ma provocato dall'uomo. Aiuta anche a capire una tragedia tipicamente "italiana", con le grandi e piccole ingiustizie, con i cittadini che si trovano scorretti ad affrontare uno "Stato nello Stato" (è il giudizio di un democristiano sulla società costruttrice della diga nel 1961). E illumina le trasformazioni che hanno attraversato il nostro paese dal dopoguerra a oggi.

Riproduzione dell'autografo con proemio e trasriz.a cura di R.Piattoli. Firenze, Libr.L.Gonnelli 1949, pp.72, legatura ed.,scritte e fregi oro in cop.e cost. Ed.num.in 300 esempl.

Traduz.di William Santini. Milano, Hobby & Work ed. 2008, cm.14,5x22, pp.313, legatura ed. sopraccop.fig.a col. Coll.Giallo & Nero. Montana, Stati Uniti, 1893. Nell'ambiente dei cow boys sono conosciuti come Big Red e Old Red. Fratelli inseparabili, con una vita durissima alle spalle, sono provetti mandriani, disposti ad accettare qualunque ingaggio pur di rimediare qualche dollaro. Da ragazzino Big Red è stato a scuola per un anno o due (sa persino leggere, scrivere e far di conto); l'illetterato Old Red, invece, possiede solo tre qualità: è un ranchero insuperabile, un ottimo pistolero e un attentissimo osservatore di dettagli. In più ha un vero e proprio culto per Sherlock Holmes, grazie ai racconti di Conan Doyle che Big Red gli legge ad alta voce la sera, al fuoco dei bivacchi. Quando i due fratelli vengono ingaggiati come mandriani da un ricco proprietario terriero, per caso incappano in un omicidio travestito da incidente. Per Old Red la tentazione di emulare il suo eroe letterario è irresistibile, mentre a Big Red non resta che impersonare il ruolo "watsoniano" di assistente e cronista.

Paris-Toulouse, Didier 1946, cm.14x19, pp.156, br. (minima lacuna all'angolo sup. della cop.ant. raffilata in testa di un cm.; interni ingialliti per il tipo di carta. Dedica autogr. dell'A. alla prima bianca.) Collection Connais ton Pays.

Paris, Gautier Languereau 2007, cm.25x31, pp.28,ill.col. Couverture rigide. Pour l'amour de sa belle princesse, le chevalier est prêt à braver mille dangers. D'ailleurs un terrible dragon gronde et menace. Vite chevalier, hâte-toi, ta Dame espère en toi !