The Herbert of Art and Architecture Romanesque.

Firenze, Nuova Accademia Editrice. 1962, cm.11x18,5, pp.XVI,192, legatura editoriale cartonata, doppia con sopraccoperta di cui l'esterna trasparente. Coll.Il Pensiero Universale.

Ristampa dell'ediz.London,1881. Edited by Benjamin Disraeli, Earl of Beaconsfield (1881). Hildesheim, Georg Olms Verlag 1969, 6 voll. cm.12x17,5, pp.XLVIII,471, VII,546, IV,540, XV,462, VII,552, VII,762, legature editoriali in tutta tela, titoli in oro ai piatti ant.e dorsi. Coll.Anglistica & Americana,62.

Pisa, Edizioni ETS 2000, cm.17x24, pp.244, brossura [copia allo stato di nuovo] (testo in lingua inglese.) Come dimostrazione del fatto che uno scettico ha bisogno ogni tanto di abbandonarsi a una sbrigliata fantasticheria, per tornare poi placato sulla terraferma del "forse sì forse no" voglio raccontare le proposizioni che le mie sciamanti colombe poco tempo fa mi hanno riportato a casa, dalle nuvole. In primo luogo: la forma più abituale del sapere è quella priva di coscienza. Coscienza è sapere intorno a un sapere. Sensazione e coscienza hanno tutte le cose essenziali in comune e probabilmente sono la stessa cosa [...] Bene! E ora volate via di nuovo, mie colombe, e restituite alle nuvole quel che delle nuvole è". Così Nietzsche nel 1881, e qualche anno più tardi: "Come è possibile questa coscienza? Sono lontano dall'escogitare risposte a tale domanda (cioè parole e nient'altro!)". Tra caute ipotesi e formule dubitative, fra cornici letterarie e richiami mitologici, alla continua ricerca di parole e metafore che contribuiscano a chiarire il senso della posta in gioco, si sviluppano le riflessioni nietzscheane sulla coscienza. Attraverso un confronto puntuale tra frammenti postumi e opere pubblicate del periodo che va dal 1880 al 1888, questo libro ci propone una articolata ricostruzione del pensiero di Nietzsche su una delle questioni filosofiche più discusse e attuali.