Il Palazzo di Piazza di Pietra, la camera di commercio e la borsa valori.

50 autori, quasi 1000 tra fotografie e disegni raccontano per la prima volta i più grandi maestri e tutte le discipline dell'Oriente. Milano, Luni Ed. Samurai (sport Promotion) 2001, cm.20x27, pp.352, num.figg.a col.nt. legatura editoriale copertina figurata a colori.

In Venezia, Appresso Modesto Fenzo 1796, cm.13,5x20,5, pp.404, brossura copertina con carta colorata novecentesca.

Firenze, Le Lettere 2013, cm.14,5x21, pp.176, brossura copertina figurata. Collana Saggi, 132. Albert Speer: un uomo dal vissuto fortemente compromesso dopo essere stato ai vertici dello stato nazista, che rielaborò il proprio passato a partire dal 1945 per comprendere se stesso e la parabola umana all'interno del nazismo e trovare un posto in un mondo che nazista non era più. Tra invenzioni e imposture, la rielaborazione del passato di Albert Speer, in un processo che durò più di venti anni, produsse alla fine l'immagine di un uomo corrotto ma capace di riscattarsi dal proprio degrado: l'immagine che Speer volle, infine, di sé. Seguendo la lenta elaborazione di tale immagine da parte dell'ex capo nazista, il lettore affronterà problemi e aporie della memoria, ossia di quel procedimento in cui gli esseri umani rielaborano il passato e se stessi nel passato: l'impossibilità di fissare una memoria vera una volta per tutte; la capacità del passato di riapparire in termini sempre nuovi e diversi; l'attitudine della narrazione del passato (in certe condizioni) a diventare racconto sovra-individuale e quindi ricordo condiviso; il generarsi del ricordo nello scambio sociale e personale più che nel chiuso della coscienza; il rapporto difficile e problematico tra memoria e storia.

Milano, Franco Angeli 2004, cm.15,5x23, pp.560, brossura con copertina figurata a colori. Collana Azienda Moderna, 225.