Histoire Naturelle. Caractéres des arbres cultivés.

Livre XII. Texte établi, traduit et commenté par A.Ernout. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1949, cm.13x20, pp.112, brossura Collection des Universités de France. Intonso.

Texte établi, traduit et commenté par Jean Beaujeu. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1950, cm.13x20, pp.XXI,282, 3 ill.bn.ft. brossura Collection des Universités de France.

Livre XVI. Texte établi, traduit et commenté par J.André. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1962, cm.13x20, pp.198, brossura Collection des Universités de France. Intonso.

Livre X. Texte établi traduit et commenté par E. de Saint Denis. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1961, cm.13x20, pp.170, brossura intonso. Collection des Universités de France. (altra copia,idem,lacerazione alla cop.€ 15,00).

A cura della destinataria. Firenze, Sismel Edizioni del Galluzzo 2008, cm.15x23, pp.XII,64, brossura cop.fig. Coll.Carte e carteggi. Gli archivi della Fondazione Franceschini, 13. Raccolta delle lettere, in grandissima parte autografe, scritte da Ezio Franceschini alla sua allieva Antonia Ravasi dal 1957, anno della tesi di Laurea di lei, di cui fu relatore, al 1983, anno della morte dello studioso. Le Sue parole, sia che esprimano giudizi, talora anche negativi, o suggerimenti o controlli di tipo scientifico, documentano la grande confidenza, la Fede, la sicurezza che passava dall'una all'altro, in un amore di amicizia tipica di chi, consapevole o no, si ama in Cristo.

Roma, Bulzoni Editore 1979, cm.15x20,9, pp.81,(3), brossura, cop. fig. Dedica autogr. dell'A. all'occhietto. Biblioteca di Cultura, 144.

La Spezia, Fratelli Melita 1989, cm.16,5x24, pp.90, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Coll.Le Gemme,20.

Prefazione di Paolo Mauri. Traduz.di Gaio Sciloni. Torino, Einaudi Ed. 1999, cm.13x19,5, pp.554, brossura cop.fig.a col. Coll.Tascabili Einaudi,678. Come parlare dell'Olocausto alle nuove generazioni? A questa domanda David Grossman ha risposto con "Vedi alla voce: amore", un romanzo di sorprendente originalità stilistica e linguistica. Protagonista e narratore è il piccolo Momik che, figlio di deportati, sente parlare in modo oscuro e allusivo dell'Olocausto, si interroga sul mistero dei numeri tatuati sulla pelle dei genitori, crede che la «belva nazista» sia realmente un animale feroce, sconosciuto e terribile. Ma per capire davvero dovrà crescere, diventare scrittore, mettersi sulle tracce di Bruno Schulz e del suo libro incompiuto e perduto, dovrà seguire le tracce del nonno in Polonia e poi compiere un viaggio impossibile per mare, lasciarsi trasportare da personaggi immaginari e approdare all'ultima fantastica invenzione del libro: un'enciclopedia dove si raccolgono i fili innumerevoli del romanzo, e della vita. Così, con questa grande creazione etica, con questo libro insieme folle e scientifico, ingenuo e poetico, drammatico e grottesco, Grossman realizza il tentativo di interpretare e inventare una realtà segnata indelebilmente dal dolore.