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Un affetto. Memorie politiche.

Autore:
Curatore: Testo inedito.Ediz.critica,intr.e note di Michele Cataudella.
Editore: Edizioni di Storia e Letteratura.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Storia e Letteratura, Raccolta di Studi e Testi,134.
Dettagli: cm.17,5x25, pp.266, 4 tavv.in bn.ft., brossura intonso. Stato di nuovo. Coll.Storia e Letteratura, Raccolta di Studi e Testi,134.

EAN: 9788884988843
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#621 Religioni
col commento che da scelti passi de' Padri ne fa Tommaso D'Aquino. A cura di Raffaele Ciampini. Firenze, Sansoni Ed. 1973, 2 voll. cm.15,5x24, pp.LXIV,953, brossura intonsi. Edizione Naz.delle Opere di Niccolò Tommaseo,VI.
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EUR 40.00
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#113398 Dantesca
A cura di Valerio Marucci. Roma, Salerno Ed. 2004, 3 tomi in cofanetto. cm.17x25, pp.2280, 82 tavv. ft. legature editoriali in tutta tela, sopracoperte. Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi,49. Niccolò Tommaseo elaborò una nuova idea della letteratura elevata rivalutando la cultura popolare, tra le difficoltà della censura e le occasioni offerte dai moti rivoluzionari. Il cattolico liberale Tommaseo si batté per una letteratura ricca di valori ma capace di parlare a un pubblico ampio. In questo volume in tre tomi, il curatore Valerio Marucci ci propone il contributo del letterato dalmata alla filologia dantesca, arricchito da note critiche e commento.

EAN: 9788884024695
Nuovo
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Roma, Salerno Ed. 2000, cm.12,5x19,5, pp.136, brossura copertina .con placchetta applicata fig.a colori. Coll.Faville,5. Al centro della pièce narrativa (scritta da Tommaseo nel 1831), un tema particolarmente scabroso per l’epoca: come la passione possa insinuarsi – in forma, appunto, di Due baci extraconiugali – nell’animo di una giovane sposa e minare la saldezza di un tranquillo matrimonio borghese. Il racconto – narrato dall’inconsueto punto di vista della donna e seguito nei suoi più intimi percorsi psicologici –, è forse la migliore novella in prosa del primo Ottocento italiano.

EAN: 9788884022905
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#174492 Filosofia
A cura di Mario Puppo. Milano, Marzorati Editore 1969, cm.12x20, pp.147, brossura Coll.Scrittori Italiani, Sezione filosofica e pedagogica.
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Note: Copertina scolorita, ex libris alla prima pagina.
EUR 10.00
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Milano, Skira Ed. 2010, cm.13x17,5, pp.136, legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Narrativa. Una moneta che passa di mano in mano. Un oggetto misterioso che sembra uscito da una storia alla Indiana Jones. Andrea Camilleri ritorna al suo genere più classico con un grande romanzo storico, “La moneta di Akragas”: un affresco che ha gli ingredienti dell’avventura e dell’excursus nella grande storia. Tutto inizia con una moneta ritrovata intorno al 406 a.C. quando l’antica città di Agrigento (Akragas) viene presa dai Cartaginesi. Kalebas, mercenario ai servigi degli spartani, sfugge da un terribile eccidio portando con sé un sacchetto di monete d’oro, ricavo di tanti mesi di lavoro. Le monete sono strane e portano delle strane effigie sui lati. Kalebas muore morso da una vipera, ma prima di esalare l’ultimo respiro sparge le monete scagliandole lontane da sé. Questo è solo l’incipit di mille squarci temporali in cui Camilleri ci conduce, anche se lo scorcio è sempre quello della sua amata Sicilia. Ci ritroviamo infatti nel 1908, all’alba del nuovo giorno dopo il devastante terremoto di Messina. Altra città della Sicilia e altra epoca, ma ugualmente morte e distruzione attendono il lettore. Tra le rovine della città distrutta ricompaiono però misteriosamente le monete di Kalebas e dopo mille viaggi, arrivano tra le mani dello zar che coltiva la passione della numismatica. In un’altra parte dell’isola, solo un anno dopo, uno zappatore scavando la terra si trova tra le mani un’altra moneta. Il povero uomo pensa di aver trovato una fortuna, ma è solo l’inizio di una serie di sfortunati eventi. La moneta sembra vivere di vita propria, impossessata da un’anima che sfugge al destino che i suoi possessori vogliono attribuirle. Gli oggetti del libro scritto dall’autore di Montalbano, sfuggono, si nascondono, modificano la realtà e le monete faranno del bene se chi le trova è di animo buono, contrariamente possono diventare strumento di malvagità in mano a uomini cattivi. Ciò che è materiale, sembra dirci Camilleri, è effimero, dipende da come lo usiamo e comunque non possiamo portarlo con noi nell’aldilà quindi è meglio essere ricchi di buoni sentimenti piuttosto che di tante monete. Tragicità e fuga dal potere, generosità e esilaranti scene a cui ci ha abituati l’autore siciliano fanno di “La moneta di Akragas” soprattutto una fiaba dai toni gialli.

EAN: 9788857207414
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