Lettere ad Attico. Vol.II: Libri VII-XI.

L' Epistole di Marco Tullio Cicerone ai famigliari In volgar Toscano recate a riscontro dl testo Latino, ed illustrate con Note per Alessandro M. Bandiera de' Servi di Maria sanese Aggiuntevi in fine le formole più eleganti della Lingua Latina di Stefano Doleto; colle Osservazioni del suddetto P. Bandiera. Contenuto: Le Epistulae ad familiares (Lettere ai familiari o Lettere agli amici) sono la sezione dell'epistolario di Marco Tullio Cicerone contenente le lettere indirizzate dall'oratore arpinate a personaggi della vita pubblica, come Gneo Pompeo Magno, Gaio Giulio Cesare e Asinio Pollione, e privata, come la moglie Terenzia o il liberto Tirone. Redatte tra il 63 e il 43 a.C., le lettere non sono suddivise secondo un criterio cronologico, ma secondo il destinatario cui sono indirizzate. Venezia, presso Giacomo Storti 1793, cm.11x19, pp.316, rilegatura cartonata ottocentesca con dorso fasciato.

Versione dal latino di Armando Ghelardini. Testo a fronte. Milano, Selvi & C. Ed. 1971, cm.12,5x19, pp.93, brossura con bandelle.

A cura di Bruno Mosca. Edizione con testo a fronte. Milano, Mondadori 2007, cm.12x18, pp.748, legatura editoriale cartonata, cofanetto figurato. Coll.I Classici Collezione. Greci e Latini. Meridiani. Il volume raccoglie le appassionate e drammatiche orazioni (14 giunte fino a noi) che Cicerone pronunciò tra il 44 e il 43 a.C. per indurre il Senato a dichiarare il console Antonio "nemico della patria" a causa delle sue mire oligarchiche.

Versione di Carlo Vitali. Testo latino a fronte. Bologna, Nicola Zanichelli Editore 1960, cm.12,5x19,5, pp.(8),377,(7), legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.a col. (esempl. molto ben tenuto.) Coll.Prosatori di Roma.

Testo Latino e Versione di Guido Vitali. Ediz.con testo a fronte. Bologna, Zanichelli Ed. 1968, cm.12,5x19,5, pp.186, legatura ed.in tutta tela, Coll. Poeti di Roma.

Cambridge University Press 1985, cm.13,5x21,5, pp.184, brossura con copertina figurata. In writing this book on the plays of New Comedy the author's aim is to fill a gap in the existing literature by concentrating on what one might look for in watching and reading these plays and why such an exercise might be pleasurable. The social comedy of Menander, Plautus and Terence provided a style of comic drama which was to prove the root of all subsequent western comedy. Dr Hunter gives a literary account of this drama, placing it in its ancient context and then ranging over a number of specific topics and themes: the dramatic craft of the poets, their exploration of how to give variety to stereotyped plots and characters, the presentation of women, the use of language and themes from tragedy, the place of moralising and philosophy. All Greek and Latin is translated.