I libri della famiglia.

Édition critique par J-Y. Boriaud & F. Furlan. Introduzione di M. Carpo & F. Furlan. Ouvrage coordonné par F. Furlan. Firenze, Olschki Ed. 2005, cm.17x24, pp.154 con 14 figg. nt. e 10 tavv. f.t., brossura Coll. Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, 331. La Descriptio raccoglie in 16 tavole i dati alfanumerici relativi al rilievo topografico dell’urbe eseguito dall’Alberti intorno al 1450. La riduzione di Roma a una serie di punti che la caratterizza sottende l’impossibilità di affidare ai copisti la ripr The first truly critical edition of the «Descriptio», which gathers in sixteen tables the alpha-numerical data relating to Alberti’s topographical survey of Rome of the late 1440s. Reducing Rome’s map to a series of dots suggests the impossibility of entr

Coordinamento editoriale di Francesco Furlan. Con il patrocinio dell'Istituto per gli Studi Filosofici. Firenze, Leo S.Olschki Editore 2004, cm.17x24, pp.325, brossura Centre National du Livre de la Maison des Sciences de l'Homme et du Centre de Recherche sur la Pensée Politique Italienne.

Coordinamento editoriale di Francesco Furlan. Con il patrocinio dell'Istituto per gli Studi Filosofici. Firenze, Leo S.Olschki Editore 2005, cm.17x24, pp.332, brossura Centre National du Livre de la Maison des Sciences de l'Homme et du Centre de Recherche sur la Pensée Politique Italienne.

Coordinamento editoriale di Francesco Furlan. Con il patrocinio dell'Istituto per gli Studi Filosofici. Firenze, Leo S.Olschki Editore 2000, cm.17x24, pp.334, con disegni e illustraz.bn.nt. brossura Centre National du Livre de la Maison des Sciences de l'Homme et du Centre de Recherche sur la Pensée Politique Italienne.

Roma, Donzelli Ed. 1996, cm.12x18,5, pp.96, brossura copertina figurata a colori. Coll.Interventi,32. (È finalmente arrivato il momento di fare i conti con la figura e l'opera di Enrico Berlinguer, l'ultimo e mai discusso leader della lunga stagione politica conclusasi con la fine della prima repubblica. La grande novità nella storia del nostro paese, costituita dalla prima esperienza di governo della sinistra erede della tradizione del comunismo italiano, pone come ineludibile una radicale presa di distanza critica dalla concezione della politica e dalla visione della società che furono alla base della teoria del "compromesso storico". Col passare degli anni quella opzione strategica appare sempre più chiaramente come uno dei fattori - se non addirittura come una delle cause principali - delle difficoltà della sinistra italiana e della grande crisi politica e istituzionale che ancora travaglia il nostro paese. L'autrice, che della stagione del compromesso storico è stata attenta testimone, rivisita quegli anni, quelle teorie, quella personalità carismatica, per mostrarne le grandezze, e dunque, paradossalmente, le responsabilità).