Frammenti del Granducato di Toscana. Memorie architettoniche raccolte da Alberto Bruschi e donate allo stato.

A cura di D.Finiello Zervas. Con il contributo della Cassa di Risparmio di Firenze. Modena, Franco Cosimo Panini 1996, 2 voll.(1 atlante fotografico+1 testi), cm.25x31, pp.532,663, 984 tra ill.e tavv.a col.nt. legature editoriali e cofanetto in tutta seta,fregi in oro ai piatti e ai dorsi. Coll.Mirabilia Italiae,5. Testo in italiano e inglese.

Pubbl.del Museo Egizio di Torino. Milano, Electa per Ist.Bancario S.Paolo 1989, cm.25,5x29, pp.261, 377 tra ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura editoriale in tutta tela,con sopraccoperta figurata a colori in cofanetto con piatti figurate a colori.

Alessandria, Ediz.dell'Orso 1990, cm.17x24, pp.221, 29 tavv.bn.e col.ft. brossura cop.fig.a col. Coll.Ricerche di Storia Locale. Strenne e guide. Un racconto storico, come lo definisce l'Autore, che riferisce in chiave narrativa semplice e scorrevole, senza preziosismi ma con tono distaccato e talora anche con piacevole arguzia, l'evolversi di “fasti e nefasti”, come li qualifica, vale a dire lo scorrere del tempo, dal XVII secolo al 1940, in un tranquillo paesetto dell'astigiano, in cui spesso giunge l'eco degli avvenimenti che segnano il passo della storia nazionale. E' una storia che si legge con curiosità, perché storia di ogni giorno e di ogni gente, dai potenti ai più umili, senza trascurare nemmeno gli aspetti che segnano la vita quotidiana di un paese in cui la semplicità e la schiettezza sono le doti che ne esaltano il carattere, fiero ma profondamente onesto.

Cuneo, Società per gli Studi Storici di Cuneo 1998, cm.17x24, pp.150, numerose ill.in bn.e a col.in tavv.ft., brossura, sovraccopertina figurata a colori. Coll.Storia e Storiografia, XV.

Testo e introduzione di Olga Silvana Casale, Commento di Maria Teresa Colotti. Roma, Salerno Ed. 2007, cm.15x22, pp. LVI,664, con 8 tavv. f.t. a colori e bn. brossura sopraccoperta figurata a colori. Coll.Documenti di Poesia ,11. L'opera del marchese Giovan Battista Del Tufo, composta intorno al 1588, è ancor oggi considerata tra le testimonianze più preziose e antiche della cultura e del folklore napoletano. Da sempre, infatti, ad essa hanno attinto e continuano ad attingere folkloristi, antropologi, linguisti, lessicografi ed eruditi in genere.