Bridge contratto. Il mio sistema.

Contract Bridge Self, teacher. Traduz. dall'americano di T. Diambra. Milano, Casa Editrice Corticelli 1941, cm.11x16, pp.341, legatura in tutta tela,

Traduzione di C. E. Cantoni. Milano, Casa Editrice Corticelli 1934, cm.11x16, pp.323, legatura in tutta tela.

Roma, Ediz.Mediterranee 1979, cm.17x24, pp.368,num.ill.bn.nt. brossura cop.fig.a col.

Torino, Einaudi 2005, cm.13,5x21, pp.244, brossura copertina figurata a colori. Coll.Tascabili Einaudi. La storia inizia nel 1941 e termina negli anni Sessanta. Al centro c'è la guerra e il suo stravolgimento epocale. Il suo impatto su una famiglia felice, fino a quando un solco nero non dividerà il "prima" dal "dopo". Le vicende del romanzo seguono quelle dei personaggi, tutte intrecciate tra loro con un movimento nel tempo che ha più a che fare con i ritmi della memoria che con quelli della Storia. Si passa dai primi mesi di guerra, quando l'atmosfera è ancora inconsapevolmente euforica, ai giorni più bui dell'occupazione tedesca, per risalire alle battaglie in Nordafrica, raccontate in modo folgorante grazie anche al ritrovamento di un diario inedito. Infine si torna alle speranze del dopoguerra, per chi aveva ancora qualcosa in cui sperare.

Torino, Einaudi 2004, cm.14x22, pp.243, legatura ed.soprac.fig. Coll.Supercoralli. Prima edizione. Esemplare con dedica autografa dell'autrice. La storia inizia nel 1941 e termina negli anni Sessanta. Al centro c'è la guerra e il suo stravolgimento epocale. Il suo impatto su una famiglia felice, fino a quando un solco nero non dividerà il "prima" dal "dopo". Le vicende del romanzo seguono quelle dei personaggi, tutte intrecciate tra loro con un movimento nel tempo che ha più a che fare con i ritmi della memoria che con quelli della Storia. Si passa dai primi mesi di guerra, quando l'atmosfera è ancora inconsapevolmente euforica, ai giorni più bui dell'occupazione tedesca, per risalire alle battaglie in Nordafrica, raccontate in modo folgorante grazie anche al ritrovamento di un diario inedito. Infine si torna alle speranze del dopoguerra, per chi aveva ancora qualcosa in cui sperare.

Translated by Stuart Gilbert. Genève, Skira 1954, cm.24,5x28, pp.216,(4), numerose illustrazioni e tavole a 4 e 5 a colori applicate nel testo , legatura editoriale in tutta tela, titoli in oro al piatto anteriore e al dorso, con sopraccoperta figurata a colori. Coll.The Great Centuries of Painting.