I Libri Iurium della Repubblica di Genova. I/3.

Presentaz.di S.Mastruzzi. A cura di Dino Puncuh. Antonella Rovere. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 1992, cm.17x24, pp.407, 8 tavv.di facsimili ft. legatura ed.cartonata. Coll.Pubblicaz.degli Archivi di Stato. Fonti XII.

A cura di Eleonora Pallavicino. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato-Archivi di Stato 2001, cm.17x24, pp.X,460, legatura ed.in tutta tela. Coll.Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Fonti,XXXV.

A cura di Maria Bibolini. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 2000, pp.XLVI,560, legatura ed.in tutta tela, Coll.Pubblicaz.degli Archivi di Stato. Fonti,XXXII.

A cura di Sabina Dellacasa. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 1998, cm.17x24, pp.XXX,612, legatura ed.in tutta tela. Coll.Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Fonti,XXVIII.

Pisa, Pacini Editore 2017, cm.14,5x22,5, pp.188, brossura cop.fig. Coll.Testi e Culture in Europa,21. Saggistica. Il volume è una raccolta di saggi il cui comune denominatore è la presunta marginalità di ciò che sembra essere apparentemente a lato di qualcosa: ai bordi o ai confini di un ipotetico centro o scala gerarchica, che definisce quel che è in alto o dentro, ma anche subalterno od emarginato da determinati contesti Come accade ad artigiani (Carlo Ludovico Bragaglia, Carmine Gallone), soubrette o future maggiorate fisiche (Anna Magnani, Silvana Mangano) degli anni '3O '40, che difficilmente in questi ruoli hanno avuto adeguata visibilità negli studi della storie del cinema italiano. Come avviene per documenti d'epoca (riviste, periodici, trattative, regolamenti) che talvolta, in mancanza di un oggetto-film ormai perduto, costituiscono le uniche fonti a disposizione di una narrazione storiografica. O infine, come succede per quei presunti film minori di autori (Luigi Comencini, Alberto Lattuada, Bernardo Bertolucci), di cui altre sono le pellicole ritenute degne di analisi.

Traduz.di Bruno Fonzi. Torino, Einaudi Ed. 1963, cm.13x19,5, pp.308, legatura editoriale in tutta tela. Coll.I Coralli,6.

Milano, Sonzogno 1999, cm.14,5x23, pp.236, brossura copertina figurata a colori. Coll.Tascabili Sonzogno.

Edizione integrale. Tomi I,II,III,IV. Traduz.di Stefano Ticozzi. Independently Published 2021, 4 tomi in 1 volume, cm.15x22, pp.679, brossura, copertina figurata a colori. Viaggi di Ali Bey al-Abbasi in Africa ed in Asia dall'anno 1803 a tutto il 1807 è un trattato che racconta i viaggi dell’esploratore spagnolo Domingo Badia y Leblich, alias Ali Bey al-Abbasi. Suddiviso in 4 tomi (tutti racchiusi in questa edizione) l’opera venne pubblicata nel 1816, non è ancora chiaro se prima o dopo essere stato “smascherato”. Fingendosi musulmano e presentandosi con lo pseudonimo di Ali Bey Abbassi, infatti, esplorò e descrisse il Marocco, Tripoli, Cipro, l'Egitto, l'Arabia, la Siria (che allora comprendeva anche gli attuali Israele, Libano, Giordania e Palestina) e la Turchia tra il 1803 e il 1807. Arrivò alla Mecca apparentemente per eseguire l'hajj – il pellegrinaggio tradizionale alla Sacra Moschea della Mecca – dichiarando di essere un discendente dei Califfi Abbasidi d'Occidente. Parlando con persone che incontrò durante i suoi viaggi, Ali Bey affermava di essere nato ad Aleppo. Più tardi, tuttavia, venne identificato come Domingo y Badia Leblich, e considerato una spia spagnola di Giuseppe Bonaparte, e quando morì in Siria nel 1818 gli venne negata la sepoltura musulmana perché gli fu trovata addosso una croce.