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Figure e momenti di storia italiana.

Autore:
Editore: Ist.per gli Studi di Politica Internazionale.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. Storia e Politica.
Dettagli: cm.15x21,5, pp.414, brossura Coll. Storia e Politica.

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Roma, D.F.De Fonseca Editore 1946, cm.13x20, pp.256, brossura
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Note: Picole mende e bruniture alla copertina.
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s.l., Ist.per gli Studi di Politica Internazionale 1940, cm.14,5x21,5, pp.304, brossura, cop.con bandelle, intonso. Coll.Storia e Politica.
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Varese, Ist.per gli Studi di Politica Internaz. 1941, cm.14,5x21,5, pp.552, alcune cartine bn.nt. brossura
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Varese-Milano, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale 1941, 2 voll. cm.17,5x25, pp.530,698, 783 figg.bn.nt. 16 tavv.bn.e 50 a col. ft. 9 cartine a col. legature editoriali in mezza pelle e mezza tela, titoli in oro al dorso, fregi in oro al dorso e al piatto. Ediz.numerata in 2890 esemplari, il ns. è il n. 1111. Quest'opera - di cui Cesare Giardini ha curato l'illustrazione - è stata impressa nelle industrie grafiche A.Nicola e C. di Varese nel dicembre di quest'anno 1941-XX in dieci esemplari non venali rilegati in tutta pelle, non che in 2890 esemplari venali numerati in cifre arabe e rilegati in mezza pelle. Es. n° 1111.
Da collezione, accettabile
Note: Ex Libris applicato in seconda di copertina. Legature con evidenti segni d'uso. Mancanza all'angolo superiore del volume II.
EUR 99.00
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#119893 Storia Moderna
Traduz.di Vito R. Giustiniani. Roma-Bari, Editori Laterza 1976, 2 voll. di 2, cm.11x18, pp.627 (numeraz.consecutiva), brossura, copp.figg. Coll.UL,360 e 361.
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Note: na carta el vol.I distaccata ma copia ben tenuta.
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A cura di Herta Blaukopf. Traduz.di Artemio Focher. Milano, SE Ediz. 2020, cm.13x22, pp.193, appendice iconografica bn.ft. brossura cop.fig.a col.con bandelle, Coll.Testi e Documenti,30. "Gustav Mahler e Richard Strauss ci appaiono, e probabilmente sono, due artisti diversissimi, due uomini quasi senza tratti in comune, due caratteri tali da escludersi l'un l'altro. La saggistica musicale ha accentuato, dal canto suo, la diversità, enfatizzandola anche là dove le due nature, a uno sguardo attento, si rivelerebbero confinanti o addirittura comunicanti. Luigi Rognoni, presentando la memorabile traduzione delle Erinnerungen di Alma Mahler, contrappose frontalmente i due musicisti: Strauss il grande attuale, Mahler il grande inattuale, beniamino dei tempi il primo, anzi, rappresentativo come pochi di una maniera d'«integrarsi» nella propria epoca, respinto dai contemporanei il secondo, l'uomo che disse «il mio tempo verrà» e il cui tempo, nel 1960, pareva non essere ancora venuto. Se le memorie di Alma non fossero divenute un cult-book anche in Italia, presso un pubblico colto e curioso ma non di necessità specializzato, e se i lettori già non sapessero di chiacchieratissimi episodi in cui Mahler e Strauss furono a contatto, instaurando un rapporto forse non di amicizia ma certo di attenzione e di alta stima, con divergenze e convergenze, con ripicche e insofferenze reciproche, l'idea di un epistolario Mahler-Strauss apparirebbe improbabile quanto quella di un carteggio Kafka-Proust, o Leopardi-Goethe. In realtà, Mahler e Strauss si scrissero lettere, e nessuna di esse è insignificante; alcune dure, o incalzanti, o nervose. La ricercatrice viennese Herta Blaukopf le ha rintracciate viaggiando per il mondo, individuando archivi e collezionisti privati. Il corpus che ne deriva è fortemente sbilanciato, e anche questo dettaglio è uno splendido rivelatore: Mahler era disordinato e perdeva le lettere, Strauss era pignolo, archiviava e catalogava tutto. Di conseguenza, le lettere di Mahler superstiti sono più del doppio di quelle di Strauss. «Rivalità e amicizia» è la formula con cui la Blaukopf condensa gli stati d'animo che fervono in queste lettere e le percorrono. E nel fondo, aggiungiamo, una splendida solidarietà tra uomini ironici, intelligenti e consapevoli di essere artisti dalle doti superiori. Ci sono i momenti in cui la solidarietà si fa fredda e sferzante contro i moralisti cretini, come nel frangente della vietatissima rappresentazione di Salome a Vienna. Fu un'occasione in cui entrambi si rosero il fegato, e noi stessi, leggendo le notizie e le considerazioni che i due si scambiarono affannosamente in quei mesi, sentiamo il desiderio di uccidere con le nostre mani i sessuofobi censori. Ma ci sono anche momenti di mondana e bene educata tragedia: tale l'ultima lettera del carteggio, inviata da Strauss a Mahler l'11 maggio 1911. Mahler era in fin di vita, e sarebbe morto dopo atroci sofferenze una settimana più tardi, il 18 maggio. Strauss, però, aveva avuto (falsa) notizia di un miglioramento, e scrisse al collega agonizzante: «Con mia grande gioia leggo che sta meglio». Scavando senza requie, tanto da produrre in otto anni tre edizioni del carteggio, ciascuna ricca di nuovi reperti e di aggiornamenti, la curatrice ha portato alla luce un tesoro d'informazioni, alcune delle quali suscitano profonde emozioni. Un piccolo libro capitale, uno specchio delle bassezze e delle crudeltà di cui è capace il mondo della musica, che pure dovrebbe essere abitato soltanto da artisti." (Quirino Principe)

EAN: 9788867235827
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#289706 Storia Medioevo
Texte etabli en francais moderne et presenté par R.H.Guerrand. Paris, Livre Club du Libraire 1963, cm.13x20,5, pp.244, 12 tavole bianco e nero fuori testo, legatura editoriale in tutta tela. Edizione limitata e numerata n. 20/3000, 623/3000.
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Palermo, Enzo Sellerio Editore 2019, cm.12x18, pp.423, brossura. Collana La Memoria, 1140. Per i cinquant'anni dalla fondazione della casa editrice Sellerio, otto «giallisti», compagni in tempi diversi della nostra storia, hanno ricordato un libro scelto tra gli oltre tremila del catalogo, quello che ha colpito ciascuno di essi per un qualunque motivo personale (non necessariamente l'essergli piaciuto di più), e ne hanno fatto l'elemento determinante di una nuova trama. Hanno scritto un racconto con un libro: dove questo è di volta in volta o una specie di movente per una morte (così nel racconto di Marco Malvaldi "La fine è nota del misterioso" autore Holiday Hall); oppure è lo strumento per una metamorfosi nella vita di una persona (nel racconto di Santo Piazzese, il poema di Ignazio Buttitta "La vera storia di Salvatore Giuliano"); o è assunto come schematico modello di uno scambio di equivoci, scheletro narrativo di una rischiosa vicenda (è il caso, nel racconto di Francesco Recami, del volumetto della Louise de Vilmorin "I gioielli di Madame de***"); o il nutrimento morale che dà la forza del dubbio necessario a chi indaga (come è, per i due «investigatori Stanlio e Olio» di Gaetano Savatteri, l'apologo scettico del Procuratore della Giudea di Anatole France); una pura ispirazione (è quello che conduce Giampaolo Simi a scegliere di Vàzquez Montalbàn Assassinio al "Comitato Centrale" come guida alla sua storia di terrorismo); l'atmosfera persistente di una nera Palermo sotterranea (che è quello che vuole in comune con il suo intrigo nero Gian Mauro Costa in una vicenda truce e romantica da "Storie e cronache della città sotterranea" dell'indimenticabile cronista poetico e teatrante Salvo Licata); una medicina per un caso orrendo di "isolitudine" (lo è "La luce e il lutto" di Gesualdo Bufalino per il biblioterapeuta Vince Corso di Fabio Stassi); infine, un libro che suscita angoscia che diventa l'idea per risolvere il caso (come accade a Carlo Monterossi, il dilettante di Alessandro Robecchi che si trova a indagare su delle cartoline minacciose, mentre legge di quelle dei due piccoli eroi antinazisti di Hans Fallada in "Ognuno muore solo"). Gli autori di questi racconti, nel trarre dallo scaffale un libro Sellerio, per commemorare il cinquantesimo anno della casa editrice, non hanno voluto ideare un «racconto su un libro», ma hanno tentato di ricreare per mezzo di una finzione la loro comunque più vivida esperienza di lettura con Sellerio.

EAN: 9788838939754
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