Le forze armate nella storia di Roma antica.

Xilografia. Sul retro: In principio era il verbo, e il verbo era in Dio, e il verbo era Dio. cm.18x25,5, su foglio di cm.32x46,5, Firmato a matita dall'autore.

Xilografia. Sul retro: Che importa e a te, donna? cm.18x25,5, su foglio di cm.32x46,5, Firmato a matita dall'autore.

Firenze, 1991, cm.22x29, pp.528, centinaia di ill.e tavv.bn.e col. legatura ed.soprac.fig.

Roma, Edizioni di Storia e Letteratura 1965, cm.17x25, pp.471, brossura intonso. Eccellente esemplare. Coll.Storia e Letteratura. Raccolta di Studi e Testi,100.

Firenze, Vallecchi 1963, cm.13x19, pp.316, brossura soprac.fig. Coll.Il Bersaglio, Saggi e Inchieste sulle professioni,24.

Bologna, Il Mulino 1998, cm.12,5x20,5, pp.112, brossura copertina figurata a colori. Coll. L'Identità Italiana,10. Gli italiani non hanno sempre mangiato la pasta e la pizza. È solo poco dopo il 1860 che questi cibi diventano l'immagine e lo stereotipo in base ai quali riconoscersi ed essere riconosciuti. È in particolare l'impresa dei Mille ad avvicinare piemontesi, lombardi e veneti alla pasta secca (la vera invenzione italiana) tipica delle cucine meridionali. Dopo l'impresa garibaldina pasta e pomodori percorrono trionfalmente tutta la penisola dando nuova polpa e sapore alla cucina settentrionale, in gran parte tributaria di quella francese. Pellegrino Artusi farà il resto: inventerà e "codificherà" una cucina italiana, sintesi delle tante cucine locali e regionali, che avrà nella pasta il suo perno. Pasta e pizza diventeranno poi la bandiera sotto cui 26 milioni di emigrati troveranno compattezza, stemperando differenze e opposizioni regionali, e si faranno avanti nel mondo.