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Browning e Venezia.

Curatore: A cura di S. Perosa.
Editore: Olschki Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. Fondazione Giorgio Cini - Linea veneta, 9.
Dettagli: cm.15,5x21, vi-340 pp., Coll. Fondazione Giorgio Cini - Linea veneta, 9.

EAN: 9788822238658
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Pisa, Ediz.ETS 2000, cm.24x13,5, pp.92, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Una delle priorità che l’attuale Amministrazione Comunale si è data è quella di valorizzare la vocazione turistica e storico-artistica della città e del suo territorio. In questa prospettiva, un ruolo fondamentale riveste anche la promozione di strumenti turistici, come le guide, che amplino il ventaglio dei possibili fruitori delle ricchezze di una città come Pisa, così carica di storia e di arte. Per questo abbiamo voluto e sostenuto la pubblicazione di "Pisa - Una guida per ragazzi", per la novità che introduceva nel pensare la visita della nostra città non più e non solo dal punto di vista degli adulti ma piuttosto da quella dei ragazzi, rendendoli protagonisti, riportandoli al centro del percorso di conoscenza e di appropriazione che la visita di una città comporta. Per questo, a distanza di pochi mesi, salutiamo oggi con grande piacere la pubblicazione, sempre per i tipi dell’ETS, di questa nuova guida dal significativo titolo di Fuori Piazza, laddove la Piazza per antonomasia è quella del Duomo, centro di interesse indiscusso per l’abbondanza del patrimonio storico ed artistico che racchiude, tanto da correre il rischio di pensare che valga la pena di visitare soltanto quella. Pisa è invece ricca di molte altre attrazioni artistiche, paesaggistiche, culturali e proprio ad esse rivolge la propria attenzione questo volume, uscito dalla penna di Elisabetta Marchetti ed Elke Cavazza, due giovani studiose della storia e dell’arte cittadina. Vengono così proposti ad un pubblico più vasto ed eterogeneo, rispetto a quello degli specialisti cui finora erano riservati, tre itinerari, ciascuno dei quali è scandito da un periodo storico diverso, e due opzioni che svelano come anche la nostra città possa essere ricca di verde e come le sue aree limitrofe conservino particolari storici significativi. Gli itinerari su Cinquecento e Seicento, Sette e Ottocento e la prima metà del Novecento mostrano quanto Pisa sia ricca di opere prestigiose dovute a fermenti artistici e culturali di periodi meno noti di quello medievale; l’opzione verde propone un punto di vista nuovo per una città: anziché soffermarsi sul costruito, si evidenziano le aree verdi che sono parte integrante della città e che spesso testimoniano importanti episodi storici; l’opzione rurale svela infine ciò che, visitando una città, sovente non si considera: il territorio circostante e le sue influenze sulla città stessa. L’idea di fondo, da noi convintamente sostenuta, è che in città non esistano zone, argomenti o opere di serie A o di serie B, ma che tutte concorrano a costituirne la storia. Bianca Maria Storchi Assessore alla Pubblica Istruzione e Turismo

EAN: 9788846703002
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#278248 Arte Pittura
Pisa, Pacini Editore per Menarini 2019, cm.25,5x35,5, pp.272, illustrazioni a colori. legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori. Collana Arte o Architettura. Di Antonello si fa presto a sgombrare il campo da infelici illusioni: di lui non si sa praticamente niente. Ma non niente nel senso della trovata retorica per poi stupire i lettori con giochi pirotecnici; no, niente nel senso di (quasi) niente. Non conosciamo la sua data di nascita (1430? Forse), e neppure il giorno della sua morte. Sappiamo, da una notazione quasi marginale di un umanista, che fu a Napoli, ma non conosciamo quando vi arrivò e quanto vi stette. Le chiese napoletane non ci restituiscono opere di lui sicure, e gli archivi tacciono. Non conobbe mai, in vita e negli anni immediatamente successivi, il beneficio della biografia, e il plutarchismo cinquecentesco si fermò sostanzialmente al pur nobilissimo Vasari, che però, quando parlava di non toscani, sapete tutti come andava a finire: un poco di storia, un poco d'invenzione. Del resto per tutti, o quasi, Antonello sarà colui che porterà in Italia la tecnica della pittura ad olio, imparata nelle Fiandre da Jan van Eyck, e se questi morì troppo presto per insegnare alcunché al Nostro, il particolare parve del tutto ininfluente. Nelle Fiandre probabilmente non andò mai, e forse neppure nella Francia del sud, ma il fascino dell'enigma è intrigante, e in campo storiografico si tende spesso a far di tutto per far tornare tutto. Noi ci siamo accontentati di far finta di nulla. Poco prima di morire fece anche un fruttuoso viaggio a Venezia, dove secondo qualche tardo biografo si distinse anche per le sue robuste doti amatorie, ma anche in questo caso non sappiamo quando e come. Abbiamo solo un paio di testimonianze, e ce le teniamo strette, anche perché dovrebbero dirci che fece pure in tempo, prima di tornare a Messina, ad andare a Milano, da quel bel tipo di Galeazzo Maria Sforza, grande amante delle arti, ma anche dei modi spicci, talvolta molto spicci. Ma anche dei suoi soggiorni messinesi finiamo con non sapere molto. Sì, qualche documento esiste, e ci dice qualcosa sulla famiglia, e su quello che dipingeva, ma sono pochissime cose, e poi si tratta di freddi documenti notarili, senza palpiti né indugi sugli aspetti di colore che a noi tanto servirebbero. A causa del terribile terremoto di Messina del 1908, che tutto distrusse, non c'è poi neppure la speranza di saperne di più, e questo è tutto. Non fece affreschi, o almeno non ne esistono testimonianze. Fece in compenso molti ritratti, di qualità in genere strabiliante, ma se il dibattito sull'identità della Gioconda di Leonardo vi appassiona, è perché non avete mai fatto mente locale alle identità dei ritratti di Antonello. Sono uomini, di questo siam sicuri, ma non sappiamo chi fossero, e neppure quale professione svolgessero. A volte esiste almeno il sollievo di un data scritta di suo proprio pugno, accanto alla firma in latino. Poi basta. Non possediamo una lettera scritta da Antonello, neppure di banale notazione di vita...» (Stefano Renzoni)

EAN: 9788869956621
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Edizione con testo a fronte. Note di Lanfranco Binni. Milano, Garzanti 1986, cm.11,5x18, pp.XL,184, brossura copertina figurata a colori. Collana I Grandi Libri, 331.

EAN: 9788811583318
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