Il teatro musicale di Antonio Vivaldi.

Firenze, Olschki Ed. 1983, cm.18x25,5, pp.XI-600, num.esempi musicali ed 1 tav.ft. brossura Coll."Historiae Musicae Cultores". Biblioteca,XXXVII.

Firenze, Olschki Ed. 1986, cm.18x25,5, pp.VIII-516, 13 tavv.bn.nt. brossura intonso. Coll.Historiae Musicae Cultores. Biblioteca,41.

Firenze, Olschki Ed. 1975, cm.18x25,5, viii-304 pp. con 12 ill. f.t., Coll. Historiae Musicae Cultores - Biblioteca, 29.

Firenze, Leo S.Olschki Editore 1978, 2 voll. di 3, cm.17,5x25, pp.XXVIII,660,(4); (2),661-1265,(3). 61 tavv. in bn.ft., brossura Coll. Storia dei teatri italiani, 1* e 1**.

Traduz.di Mario Pettinati. Milano, Mondadori 1963, cm.11x19, pp.198, legatura ed. Coll.Biblioteca Moderna Mondadori.

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Clara Fossati. Firenze, Sismel Edizioni del Galluzzo 2014, cm.16x24, pp. LXIV,103, brossura copertina figurata con bandelle. Coll. Teatro Umanistico, 14. L’Emporia è la terza commedia composta dall’umanista ferrarese Tito Livio Frulovisi; come tutto il corpus delle sue opere teatrali, essa è tramandata dal codice Cantabrigiense C.10, risalente al XV secolo. Come molte commedie umanistiche anche quelle di Frulovisi sono scritte in prosa e non sono divise in atti. L’Emporia si articola in quattordici scene distinte dall’indicazione dei nomi dei personaggi che vi agiscono ed è corredata da una didascalia, che fornisce indicazioni relative alle circostanze e alla cronologia della composizione. Nella parte introduttiva della presente edizione sono esaminate le modalità dei recuperi dall’antica palliata, fra i quali si rilevano riprese anche dalle «commedie nuove» plautine. Sulla base dell’analisi dei paratesti è inoltre studiata la tecnica della messa in scena dell’Emporia in rapporto con le rappresentazioni delle altre quattro commedie scritte a Venezia tra il 1432 e il 1435.

Biographie critique. Paris, Librairie Renouard - Henri Laurens Editeur 1911, cm.16x22, pp.126,24 tavv.in bn.nt., legatura editoriale rigida. Collection Les Grands Artistes. Leur Vie, Leur Oeuvre.

Premio James Ackerman per la Storia dll'Architettura 2007. Venezia, Marsilio 2008, cm.20x25, pp.430, brossura a colori. Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. La pavimentazione decorata nell'Italia del Quattrocento diventa una parte integrante dell'architettura degli interni, a volte addirittura con un importante diritto iconografico rispetto al canone decorativo. Non poche di queste opere recano stemmi, motti e imprese dei loro possessori, dando al pavimento una personalizzazione mai conosciuta. Il volume prende in considerazione una ricca casistica di pavimenti, di cui offre una lettura complessiva per poi analizzare oltre 180 esempi specifici, raccolti in un sistematico Catalogo in cui vengono presi in considerazione il disegno, la composizione, l'iconografia, i materiali, le fonti letterarie.