Civiltà del Ferro.

Traduz.di A.Seling.e M.Roberts. Prefazione al II vol.di J.G.Mann. I vol.edito da Magnus Ed., II vol.Edito da Methuen & co.London 1996, 1996, 2 voll. cm.26x32, I vol:ristampa anastatica dell'edizione del 1929 in lingua inglese, pp.516 con 72 ill. in bicromia. II°vol:catalogo con testi in lingua italiana, tedesca e inglese, pp.404 con 610 ill.a col.e in bicromia. Leg.in mz.pelle impressioni in oro e nervi. Cofano cartonato rivestito in tela Ed.num.in 2000 esemplari.

Trad.di M.F.Canella. Firenze, Sansoni 1961, cm.12x17,5, pp.224, legatura ed.soprac.fig. Coll.Le Piccole Storie Illustrate.

Traduz.di Rosanna Farinazzo con uno scritto di Masolino D'Amico. Milano, ES Ediz. 2006, cm.13x22, pp.126, 20 ill.bn.nt.di Aubrey Beardsley, brossura copertina figurata a colori con bandelle,. Coll.Biblioteca dell'Eros,24.

Milano, Edizioni SE 2015, cm.12x24, pp.114, brossura copertina figurata a colori. Collana Testi e Documenti, 61. "I critici contemporanei amano dire che uno scrittore crea se stesso creando la propria opera. La formula può essere applicata in modo eccellente a Dostoevskij a patto che non si confonda questo duplice processo creativo con l'acquisizione di una tecnica. Dostoevskij e la sua opera sono esemplari non nel senso in cui lo sarebbero un'opera e un'esistenza senza fratture, ma in senso esattamente opposto. Osservando vivere e scrivere questo artista forse impareremo che la pace dell'animo è la più ardua di tutte le conquiste e che il genio non è un fenomeno naturale. Al di là della differenza superficiale dei temi, le varie opere formano un tutt'uno; è a questa unità che il lettore è sensibile quando riconosce al primo colpo d'occhio un testo di Dostoevskij."