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Volevo fermare Mussolini: memorie di un diplomatico fascista.

Author:
Curator: Prefazione di Sergio Romano.
Publisher: Rizzoli.
Date of publ.:
Details: cm.13x20, pp.XVIII,414, brossura copertina figurata. Collana Saggi.

Abstract: La nascita del fascismo, la guerra, la caduta di Mussolini. Ancora oggi in Italia, a settant'anni dalla fine del conflitto, molti sono gli interrogativi rimasti irrisolti: utilissime, in questo senso, sono le testimonianze di chi all'interno del PNF rivestì incarichi di primo piano (Ciano, Grandi e Bottai, ad esempio) cui ora si aggiungono le memorie di Giuseppe Bastianini, fascista convinto, due volte sottosegretario agli Esteri, ambasciatore a Londra, che cercò invano di contrastare l'entrata in guerra dell'Italia e di convincere Mussolini a smarcarsi dalla Germania. Il suo racconto drammatico fa capire quanto fosse alta la preoccupazione di una parte della diplomazia italiana e quanto irragionevole fu il comportamento del Duce.

EAN: 9788817006507
EUR 19.00
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#20896 Arte Varia
Fotogr.di D.Kessel. Milano, Garzanti 1963, cm.30x34, pp.275, 104 tavv.appl.nt. legatura ed.in tutta tela.
Note: Mancante di sovraccop. Segni del tempo, macchie e bruniture alla cop. Interno nuovo.
EUR 25.00
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Milano, Luni Ed. 2003, cm.17x24, pp.192, alcuni diss.bn.nt. brossura con bandelle, copertina figurata a colori Coll.Le Vie dell'Armonia. Quaderni Tecnici,20.

EAN: 9788874350186
EUR 18.00
Available
Translated with an introduction and notes, by Guido A. Guarino. New Brunswick, Rutgers University Press 1963, cm.16x23,5, pp.XXXVIII,257, ill.bn.nt. legatura editoriale in tutta tela, cartonata con sopracoperta.
Note: sopracoperta con mende.
EUR 28.00
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Traduzione di Marta Rizzo. Milano, Rizzoli - RCS Libri & Grandi Opere 2020, cm.15x22, pp.400, legatura editoriale cartonata con sopracoperta figurata in bianco e nero. Collana Saggi Italiani. Quella dell'Olivetti è la storia di un'eccellenza italiana. Nata a inizio Novecento dal genio irrequieto e anticonformista di Camillo, l'azienda è cresciuta all'insegna dell'innovazione, della cura al design e dell'attenzione alle esigenze dei dipendenti. L'impegno umano e professionale del fondatore e di suo figlio Adriano, decisi a coniugare progresso tecnologico e ideale socialista, non si è arrestato nemmeno nel Ventennio fascista; anzi, negli anni seguenti l'azienda ha sviluppato prodotti così belli e funzionali - la Lexikon 80, la Divisumma 24, la Lettera 22 - da essere inseriti nella collezione del MoMA di New York ed entrare nell'immaginario comune quali perfette incarnazioni del made in Italy. Portata ai vertici del settore proprio da Adriano, anche grazie al contributo di suo figlio Roberto e di ingegneri talentuosi come Mario Tchou, la Olivetti è arrivata a far concorrenza ai colossi americani dell'elettronica sviluppando il primo modello di desktop computer: il Programma 101, adottato persino dalla NASA. Poi, il declino. La morte di Adriano nel 1960, quella di Tchou nel 1961 e la chiusura dell'avanguardistico laboratorio di elettronica hanno sempre alimentato sospetti. Ma che cosa accadde davvero il 27 febbraio 1960 sul treno diretto in Svizzera, e l'anno successivo sul cavalcavia della Milano-Torino che conduceva al casello di Santhià? Attraverso interviste a storici, familiari, ex dirigenti e dipendenti, affiancate da un'attenta analisi dei documenti disponibili, Meryle Secrest ci racconta la fine di un'era e aggiunge un tassello fondamentale alla nostra comprensione dei fatti: il ruolo giocato dagli Stati Uniti e in particolare dalla CIA, anche dietro pressione dell'IBM. In una ricostruzione di successi e tragedie, intrighi internazionali e beghe interne, l'autrice ci mette di fronte a una realtà: nel pieno della Guerra Fredda il progressista Olivetti era considerato una minaccia, e l'ascesa della sua azienda andava fermata con ogni mezzo.

EAN: 9788817148832
EUR 19.00
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