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Catalogo del Fondo librario antico della Fondazione Giorgio Cini.

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Publisher: Olschki Ed.
Date of publ.:
Details: cm 17 x 24, xxiv-292 pp. con 26 figg. n.t. e 8 tavv. f.t. a colori. Biblioteca di bibliografia italiana, 190.

Abstract: Dopo anni di lavoro e attente ricerche esce il prezioso catalogo in cui sono descritti i volumi dei fondi appartenenti alle raccolte: Essling, grande collezionista ed esperto di libri illustrati veneziani; De Marinis, «il principe dei bibliofili», e consulente di Vittorio Cini; Cini, mecenate e grande collezionista. Il catalogo descrive oltre mille fra incunaboli e cinquecentine e si propone quale strumento fondamentale per il bibliografo e per lo studioso di libri antichi. / This valuable catalogue, published after years of work and thorough research, describes the volumes of the funds belonging to the collections: Essling, a great collector and expert in Venetian illustrated books; De Marinis, «the prince of bibliophiles» and Vittorio Cini’s consultant; Cini, a patron of the arts and great collector. The catalogue, describing over one thousand incunabula and sixteenth-century books, is a fundamental tool for bibliographers and scholars of ancient books.

EAN: 9788822259776
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Firenze, Olschki Ed. 1978, cm.18x25,5, pp.92 con 21 ill. ft., brossura Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 82.

EAN: 9788822220004
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Catalogo descrittivo. Firenze, Olschki Ed. 1963, cm.18x25,5, pp.224 con 9 tavole bn.ft.. brossura. Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 41.

EAN: 9788822219992
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Annali tipografici (sec. XV-XVII) di alcuni centri di Umbria, Marche e Abruzzo. A cura di Carlo Dumontet. Prefazione di Edoardo Barbieri. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, xviii-234 pp. con 1 fig. bn n.t. e 16 tavv. bn f.t., brossura Biblioteca di bibliografia. Documents and Studies in Book and Library History,213. Questo volume è l’ultimo della lunga serie di scritti di Dennis E. Rhodes (1923-2020), decano degli studi di bibliografia italiana in Gran Bretagna. L’opera si inserisce nella tradizione italiana degli annali tipografici a cui Rhodes ha contribuito negli anni con una serie di articoli e di libri. Fra gli articoli spiccano quelli sulla «Early Bibliography of Southern Italy» pubblicati ne «La Bibliofilia» tra il 1954 ed il 1979. Per i libri il percorso va da La stampa a Viterbo: «1488»-1800 (1963) a Una tipografia del Seicento fra Roma e Bracciano: Andrea Fei e il figlio Giacomo (2019). La presente opera traccia la produzione tipografica di alcune città dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria, dall’introduzione della stampa a tutto il Seicento: Ascoli Piceno, Camerino, Campli, Chieti, Fermo, Jesi, Montalto Marche, Spoleto, Teramo. Una lista di 501 schede redatte secondo le regole della bibliografia descrittiva. Non poche sono le edizioni uniche rintracciate, alcune non reperibili in Italia. Un altro importante contributo alla ricca storia della tipografia e editoria italiana dell’inizio dell’età moderna, concernente centri ancora relativamente poco esplorati.

EAN: 9788822267580
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London, The British Library 1995, cm.15x23, pp.286, legatura editoriale, sopraccoperta. Collana The British Library Studies in the History of the Book. Testo in inglese. In this study a leading expert on the history of the early Italian book examines a perplexing and intractable problem that faces historical bibliographers - the identification of anonymous printing. Venice quickly became one of the major publishing centres of Renaissance Europe, serviced by innumerable printers. While the products of many of the presses are easily identified today, many of the surviving books offer little or no evidence as to their origins. Their title-pages may simply state "Venetiis" or "in Venetia"; the name of the publisher or bookseller may be given, but not the printer; or no information may be given at all. In such instances the bibliographer must make an identification by comparing the anonymously printed volume with known examples of a printer's work. This often proves difficult, since in Venice there was a great deal of interloaning of initials, devices and other materials between printers, who seem often to have been friends rather than rivals. Occasionally it is nearly impossible to be certain to whom a particular device really belonged. Despite these and other problems, Dennis Rhodes has succeeded in establishing the identity of the anonymous printers of over 250 different volumes in the British Library's collections. Each volume is fully described, and 150 black and white photographs of type ornaments and other identifying features are included.

EAN: 9780712303859
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Note: Minime imperfezioni alla sopraccoperta.
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#228547 Arte Saggi
Reggia di Caserta, 19 luglio-30 Settembre 2010. Ancona, Paleani Ed. 2010, cm.20x21, pp.36, num.figg.a col. brossura cop.fig.a col. Si tratta di opere d’arte sacra e destinate ad un utilizzo di tipo liturgico databili dal XIII al XIX secolo, in parte di pertinenza della stessa Reggia e in parte provenienti dal territorio di competenza della Soprintendenza. L'effetto dell'esposizione, allestita in continuità degli appartamenti ferdinandei, caratterizzati da una iconografia profana e da un gusto riconducibile ad una temperie sospesa tra Rococò e Neoclassico, è decisamente e volutamente straniante. Come logo della mostra - che presenta numerosi inediti e alcune interessanti scoperte - è stato prescelto un particolare di uno dei dipinti esposti, una Annunciazione, coronamento di un polittico cinquecentesco della chiesa dell'Annunziata di Limatola attualmente visibile nella cappella del castello dei Gambacorta, sempre a Limatola, recentemente restaurato ed aperto al pubblico. Tra le altre opere esposte: un preziosissimo cofanetto proveniente dalla Collegiata di Santo Stefano di Galluccio, decorato con placchette che raffigurano i cavalieri crociati di un medioevo guerriero e fantastico, donato da papa Giulio II; un quadro, finora sconosciuto, patrimonio della Congrega del SS. Rosario di Sessa Aurunca, di mano del grande Francesco Solimena (la firma e la data sono venute fuori durante i lavori di restauro che hanno interessato la tela); una grande tavola dipinta, dei primi anni del sec. XVI e di straordinario interesse, raffigurante l’Assunzione della Vergine, dal 1874 facente parte del patrimonio della Reggia casertana ma forse proveniente dalla soppressione, agli inizi dell’Ottocento, del convento di San Francesco a Folloni di Montella. Una particolarità di questa mostra: non è ordinata con parametri cronologici. Inoltre nelle stesse sale convivono opere d’epoca e copie, o riproposizioni, ottocentesche di antichi dipinti, saggi del pensionato di studio di pittori accademici, alunni del Reale Istituto di Belle Arti. Questi ultimi a partire dal 1813, per un periodo di quattro anni, a spese del sovrano, venivano inviati a Roma per studiare da vicino i capolavori degli antichi e sviluppare il loro talento; ogni anno, a compimento del loro corso di studi, dovevano inviare a Napoli un dipinto, saggio dei progressi effettuati, che diveniva di proprietà Reale.
EUR 6.00
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