Le avventure di Re Pausole.

Traduzione di Bianca Bassi. Roma, Gherardo Casini Ed. 1966, cm.11x18, pp.206, brossura cop.fig. a col. Coll.I Libri del Sabato.

A cura di Massimo Grillandi. Milano, Armando Curcio Editore 1978, cm.13,2x19,3, pp.185, brossura copertina figurata a colori. Collana I Classici della Narrativa,28.

Traduzione di Vincenzo Orlando. Zurich, Manesse Verlag 2002, cm.10x15, pp.471, legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Collana Manesse Bibliothek der Weltliteratur. Testo in tedesco. Zwei Schlüsselromane der erotischen Literatur ergründen die Grenzbereiche der menschlichen Leidenschaft: Aus Begehren wird Raserei, aus Bewunderung Obsession und aus der Liebe eine einzige entzückende Qual. Kein Thema hat Pierre Louÿs mehr interessiert als das ungeklärte Verhältnis zwischen den Geschlechtern, und nichts sezierte er mit größerer Lust und Virtuosität als das Verhältnis im Extrem, in der Obsession. «Aphrodite» und «Dieses obskure Objekt der Begierde» sind sublime Protokolle der alles verzehrenden Leidenschaft; beide erzählen von den schrankenlosen Abhängigkeiten zwischen Mann und Frau. Als «La Femme et le Pantin» 1898 erschien, eroberte es sich sofort eine begeisterte Leserschaft. Der Belle Epoque-Roman wird hier - unter dem Titel der Buñuel-Verfilmung - in Neuübersetzung zusammen mit Louÿs' Aufsehen erregendem Romandebut vorgestellt. «Dieses obskure Objekt der Begierde» ist die mädchenhafte Schönheit Conchita, eine andalusische Lolita, nur ungleich durchtriebener. Sie verspricht ihrem Verehrer alles und hält nichts, flüstert ihm Verheißungen ins Ohr und verhöhnt wenig später seine innigsten Begierden. Doch je tiefer die Hörigkeit geht, desto mehr enthüllt Louÿs das Opfer-Täter-Schema als grausames wechselseitiges Abhängigkeitsverhältnis. Auch in seiner «Aphrodite», einem Glanzstück erotischen Raffinements, lotet der Autor die Grenzbereiche der menschlichen Seele aus.

Accompagnées de 300 gravures par Notor, d' apres des documentes authentiques des musées d' Europe. Paris, Librairie Charpentier et Fasquelle 1926, cm.12x18,5, pp.XII,356, rilegatura in tutta pelle, titoli in oro al dorso, sguardie fasciate in carta decorata. Copertine e dorso orifginale mantenuti internamente alla legatura.

Roma, Il Vittoriale degli Italiani 1940, cm.12,5x20,5, pp.294, brossura sopraccop.

Firenze, Olschki Ed. 1989, cm.18x25,5, 500 pp. con 65 ill. f.t., Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 116.

Firenze, Le Monnier 1856, cm.11x18, pp.520, rilegatura in mz.pelle, titoli e fregi in oro al dorso. Edizione Decima.

Sovera Mannelli, Rubbettino Ed. 2010, cm.13x21, pp.190, brossura cop.fig.a col. Coll.Transatlantico. Il libro ricostruisce i motivi dell'attuale stato di grave crisi della sinistra italiana, denunciando gli errori, le impazienze e le irresponsabilità che hanno accompagnato le sue vicende nell'ultimo quindicennio e che hanno contribuito a permettere a Silvio Berlusconi di battere il record di durata di De Gasperi. Vengono così ricostruite le strategie di Achille Occhietto, Massimo D'Alema, Piero Fassino e Walter Veltroni nel loro mutuo intrecciarsi con le vicende del centro sinistra e del paese. La fine del governo Ciampi e la costruzione della "gioiosa macchina da guerra" nell'azione di Achille Occhetto; la prima caduta di Prodi e il breve periodo del governo D'Alema; la fine dei Ds con la segreteria Fassino; la seconda caduta di Prodi e la sconfitta di Veltroni, costituiscono tappe di un progressivo declino della sinistra italiana. Una serie di capitoli settoriali (l'antifascismo, la laicità, l'ambiente, la questione sociale, la rivolta del Nord, le questioni eticamente sensibili) sono dedicati all'analisi di come questi argomenti, da tradizionali punti di forza della sinistra, siano diventati punti di difficoltà o di debolezza. Le vicende del congresso del Partito Democratico e l'elezione di Pierluigi Bersani alla segreteria sono trattate nei loro aspetti problematici e nelle possibili prospettive di ripresa. La proposta di una costituente tra il Pd e le forze della sinistra disponibili, è la conclusione del libro.