La fauna in Toscana, storie e ritratti degli animali, dei boschi, dei campi, delle paludi e dei fiumi.

Firenze, Vallecchi Ed. 1961, cm.13x19, pp.280, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Il Bersaglio,12. Saggi e Inchieste sulle Professioni.

Dizionario alfabetico delle voci, artisti, luoghi, manifatture... Firenze, Vallecchi Ed. 1974, cm.24,5x27,5, pp.474, centinaia di figure bn. nel testo e 16 tavole a colori ft legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori.

Firenze, Bonechi Ed. 1976, cm.20,5x27,5, pp.390, num.tavv.bn.nt. legatura editoriale sopraccoperta figurata a colori.

Firenze, Bonechi 1990, cm.14,5x23, pp.236,(4), numerose illustrazioni in bn. nel testo , legatura editoriale in skivertex, titoli in oro al piatto anteriore e al dorso, con sopraccoperta figurata a colori.

A cura di S. Morando. Firenze, Olschki Ed. 2003, cm.17x24, lxii-458 pp., Coll. Biblioteca di «Lettere italiane» - Studi e testi, 59. Questo volume raccoglie più di cinquecento lettere di Gabriello Chiabrera (Savona, 1552-1638) in un’edizione critica condotta su autografi, manoscritti e sulle stampe sette-ottocentesche. Nato senza scopi editoriali, l’epistolario è indirizzato al pittore This book collects more than five-hundred letters written by Gabriello Chiabrera (Savona, 1552-1638). It is a critical edition based on autographs, manuscripts and 17th-18th century editions. The epistolary was written not to be published and it is addres

Nuova ediz.riveduta. Firenze, Sansoni Ed. 1967, cm.16,5x22,5, pp.XI,477, brossura sopracop. (alcune sottolineature a penna). Coll.La Civiltà Europea.

Parma, Silva Editore 1998, cm.16x24, pp.104, con figg.bn.nt. brossura sopracop. Coll.dell'Archivio di Stato di Parma.

Per un dizionario biografico della Provincia di Lucca. A cura di Gianluca Fulvetti e Andrea Ventura Lucca, Pacini Fazzi 2017, cm.16x24, pp.216, brossura cop.fig. La Resistenza non fu il prodotto lineare e ineluttabile di un’opposizione di lungo corso, e non solo per questioni anagrafiche. Tra i partigiani affluirono giovani renitenti e disertori che probabilmente non conoscevano niente delle tradizioni politiche pregresse; donne e uomini spinti dall’insofferenza verso la guerra; sfollati dai bombardamenti che negli anni precedenti avevano vissuto l’esperienza delle amministrazioni provinciali fasciste caratterizzate dall’inefficienza, dalla corruzione, dalla prepotenza, dai favoritismi, dall’apatia e dalla violenza. Lo stridente contrasto tra la roboante propaganda fascista e un presente segnato dalla fame e dalle difficoltà quotidiane fu un aspetto rilevante per la “scelta” di molti. Il resto, in modo determinante, lo fecero l’occupazione tedesca, i potentati locali dei fascisti repubblicani, i bandi draconiani della rsi e la brutale repressione degli oppositori.