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Morti per la giustizia. Dieci testimoni a difesa della Costituzione.

Curator: Introduzione di Michele Serra. A cura della Fondazione Roberto Franceschi.
Publisher: Dalai Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.I saggi.
Details: cm.14,5x21, pp.158, brossura cop.fig.a col. Coll.I saggi.

Abstract: Nato da un incontro pubblico organizzato dalla Fondazione Roberto Franceschi Onlus nel gennaio 2011, in occasione della Giornata in ricordo di Roberto, questo libro raccoglie le testimonianze di parenti delle vittime di quella guerra non convenzionale che insanguinò l'Italia dal 1969 al 1982. Tutti loro hanno deciso di trasformare il proprio dolore privato in impegno pubblico, ciascuno seguendo un percorso individuale, rimanendo fedeli alle proprie idee, ma uniti dalla volontà di costruire un modello di convivenza che combatta le ingiustizie ispirandosi ai valori della nostra Costituzione. La Carta che stabilisce i valori fondanti della nostra comunità, nata dalla resistenza al nazifascismo, ha rappresentato la stella polare per padri e figli che si sono opposti alla violenza della strategia della tensione. Figli che in seguito sono diventati esponenti della migliore gioventù, di quella parte del Paese che oggi, ancora una volta, si trova a dover difendere la legge fondamentale dello Stato. Ognuno di loro ha scelto un articolo e ha sviluppato una riflessione personale sul suo significato profondo. Il risultato è una visione collettiva di un principio comune. Perché in fondo, come ha scritto Hannah Arendt, "vivere insieme nel mondo significa che esiste un mondo di cose tra coloro che lo hanno in comune, come un tavolo posto tra quelli che vi siedono intorno". Prefazione di Daniele De Biasio. Introduzione di Michele Serra.

EAN: 9788866202646
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#66336 Dantesca
Firenze, Polistampa Ed. 1998, cm.17x24, pp.229, num.ill.e tavv.bn.nt. brossura copertina figurata a colori. Collana Arte. Storia dell'arte. Dopo Lorenzo e dintorni (1992), Cavallini “discepolo di Giotto” (1994) e La prima rappresentazione della Mandragola (1995), la Polistampa raccoglie un altro gruppo di miei manoscritti di storia dell’arte. Il primo, Il più vero ritratto di Dante… è un saggio iconografico che, oltre che dal giudizio di Gianfranco Folena, appare collaudato da trentatré anni di stagionatura. Questo e il secondo scritto, Giovanni Pisano a Firenze (del 1981) rimangono i soli d’argomento trecentesco. Seguono diversi “profili” - Brunelleschi, Ghiberti, Angelico, Fra Filippo Lippi, Castagno - in cui la figura e l’opera di alcuni fra i maggiori nomi del Quattrocento è riassunta in un breve scorcio a cui non vuole essere estraneo un giudizio oltre che sull’artista sull’uomo… Si prende poi in esame un dipinto, la Tebaide degli Uffizi… Infine due problemi di scultura: il “necessario” spostamento di attribuzione – a Baccio da Montelupo – di una scultura passivamente mantenuta nel catalogo di Desiderio da Settignano; e una chiarificazione delle vicende riguardanti Agostino di Duccio, che portano al concepimento del David marmoreo di Michelangelo.

EAN: 9788885977846
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L'autrice analizza in questa poderosa opera il dibattito sviluppatosi in Italia dal 1836 in poi, relativo allo scontro fra classici e romantici, nell'ambito della pittura religiosa. Dall'indice:1-Il purismo figurativo d'oltralpe:Nazareni e misticisti. 2-Il purismo figurativo italiano: scuole,manifesti,bilanci. 3-Misticismo e idealismo italiano: la ricezione della poesia cristiana di Rio. 4-Del bello naturale in Toscana. 5- Purismo letterario e purismo figurativo. Firenze, Le Cariti Ed. 2005, cm.17x24, pp.661, 64 tavv.bn.ft. brossura sopraccoperta figurata a colori.

EAN: 9788890202605
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#189536 Filosofia
A cura di Massimo Barale. Pisa, Ediz.ETS 2008, cm.17x24, pp.298, brossura Coll.Memorie e Atti di Convegni,28. La soggettività di cui hanno posto il problema non è mai stata, per i grandi pensatori dell'età moderna, sinonimo di discrezionalità. Nella dimensione soggettiva delle proprie esperienze, hanno al contrario cercato principi in grado di orientarci circa un senso per tutte vincolante. Aiutandoci a capire come e perché ogni esperienza d'altro passi attraverso una qualche esperienza di un sé, ci hanno obbligati a chiederci quale, tra le esperienze che di se stessi è possibile fare, abbia titolo per pretendersi esperienza di qualcosa che anche ogni altro è e, pertanto, condotta in grado di coinvolgerlo senza che la sua alterità ne risulti compromessa. Di questa domanda si sono fatti carico quanti hanno collaborato a questo volume e di risposte che sono altrettanti modi di riscoprire ciò che siamo nel frattempo diventati.

EAN: 9788846708335
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Milano, A.Mondadori Ed. 1927, cm.16x23, pp.XIII,196, rilegato in tutta tela verde. Coll.Poesie di G.P.,III.
Usato, molto buono
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