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Come le foglie.

Author:
Curator: Commedia in quattro atti.
Publisher: Arnoldo Mondadori.
Date of publ.:
Series: Coll.BMM.413.
Details: cm.11x19, pp.160, legatura ed. Coll.BMM.413.

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Con pref.e a cura di Piero Nardi. Verona, Mondadori 1968, 2 voll. cm.13,5x20, pp.XX-1148,1030, con un ritratto dell'A.in antip.a legature editoriali in tutta tela, sopraccoperte e cofanetto. Coll.I Classici Italiani Contemporanei.
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Torino, F.Casanova Editore 1886, cm.12,5x19,5, pp.185, rilegatura in tutta tela. Coll.Teatro in Versi di Giuseppe Giacosa. Decima edizione.
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Commedia in tre atti in versi. Sesto S.Giovanni, Casa Editrice Madella 1917, cm.12,5x19,5, pp.146, brossura
Da collezione, buono
Note: Fioriture alla copertina e nel testo.
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Terzo migliaio. Milano, Fratelli Treves Ed. 1905, cm.13x19, pp.292, brossura (legatura lenta, dorso parzialmente staccato.).
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Introduzione di Aldo Rosellini. Note di Ludovica Cirrincione. traduzione di Giuseppe Baretti e Placido Bordoni. Milano, Bietti Ed. 1974, cm.13x20, pp.790, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Classici Bietti.
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#119595 Economia
Traduz.e cura di Enzo Grillo. Roma, Archivio Guido Izzi 2002, cm.14,5x21, pp.346, brossura Stato di nuovo. Coll.Classici di Economia Politica,4.

EAN: 9788885760882
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#186488 Religioni
Milano, Rizzoli Editore 1977, cm.14x21,5, pp.415, legatura ed.in balacron, titoli e impress. in oro e a secco al dorso, custodia con piatti figg.a col.
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Siena, Pacini Editore 2019, cm.16x24, pp.372, brossura copertina figurata a colori. Biblioteca della Miscellanea Storica della Valdelsa, 32. «Negli ultimi decenni la storiografia è stata oggetto di una profonda revisione interpretativa che ha fatto registrare importanti acquisizioni sotto il profilo della storia dei linguaggi, delle pratiche e delle istituzioni politiche e di governo. Merito di un dibattito sempre più articolato attorno ad un pluralismo di corpi e di soggetti e di una più generale riconsiderazione dei concetti di 'pubblico' e 'privato' indotta dal progressivo riesame del 'mito' storiografico dello Stato regionale. Negli anni Settanta dello scorso secolo alcuni studiosi italiani hanno cominciato a mettere in forte discussione il 'paradigma statalista' (elaborato dagli studi giuridici e politici europei di fine Ottocento) che vedeva nello Stato del Rinascimento il traguardo inevitabile di un'evoluzione istituzionale e politica imperniata sulla costruzione di un apparato di potere accentrato e razionale. Evidenziando la funzione unificatrice di quello che era andato sempre più identificandosi come il nuovo Stato Moderno infatti, questi studi erano andati definendo l'evoluzione delle formazioni politiche italiane del Quattrocento secondo i principi di sovranità, burocrazia, razionalità organizzativa ed istituzionale. In particolare, gli studi di Elena Fasano Guarini e di Giorgio Chittolini hanno avuto il merito di inserire un forte correttivo, sottolineando l'estrema complessità di un sistema politico basato sulla costante dialettica tra i poteri. Da qui l'immagine di uno stato 'pattizio' o contrattuale, scevro da ogni interpretazione evoluzionista basata sulla indivisibilità del potere, sulla sua personalità giuridica unitaria e sulla razionalità amministrativa. Queste tesi non hanno mancato di suscitare ampi consensi e la discussione ha finito per animare il dibattito storiografico degli anni Ottanta e Novanta del Novecento sino alla compiuta identificazione dello Stato del Rinascimento nel risultato di una complementarietà di poteri, pratiche e sistemi di mediazione, frequentemente indagati attraverso uno studio dei linguaggi, dei rapporti sociali e di rete. Nuove tematiche si sono imposte al centro del dibattito e gli approcci più innovativi della ricerca si sono caratterizzati per una crescente integrazione tra la storia istituzionale (particolarmente in voga durante gli anni Novanta) ed una rinnovata attenzione per un'analisi antropologica delle 'pratiche privatistiche' come quelle di patronato, clan, fazione, parentela. In quest'ottica gli assetti istituzionali dei vari stati non vivrebbero affatto una sorta di 'grado zero' della statualità, ma risulterebbero fortemente permeabili all'influenza dei soggetti politici di cui appaiono ogni volta diretti strumenti di espressione. La conoscenza dei molteplici meccanismi di interazione tra le pratiche politiche ed il funzionamento ordinario dei sistemi pubblici di governo sarebbe dunque in grado di evidenziare i peculiari organigrammi politici degli stati...»

EAN: 9788869955808
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