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#287369 Arte Pittura

Il Camerino delle Pitture di Alfonso I. Tomo I: lo studio dei marmi ed il camerino delle pitture di Alfonso I d'Este. Vol. II. Il camerino dell pitture di Alfonso I. Ricostruzione virtuale in 3D

Author:
Curator: A cura di Alessandro Ballarin.
Publisher: Bertoncello Arti Grafiche.
Date of publ.:
Series: Coll.Pittura del Rinascimento nell'Italia Settentrionale. 8.
Details: 2 volumi. cm.25x34, pp. 649, 88 figg.bn. 16 col. col.nt. legature editoriali sopracc.figg.a col. Coll.Pittura del Rinascimento nell'Italia Settentrionale. 8.

Abstract: La monumentale opera qui presentata rilegala in un elegante cofanetto in sei volumi- i primi quattro già pubblicati tru il 2001 e il 2002-- sono il frutto di una complessiva riconsiderazlone del mecenatismo di Alfonso 1 d'Este, principe illuminato e accorto uomo di stato del Cinquecento.Ispirato dalla volontà di suggerire un'immagine aurea del Ducato Estense, Alfonso seppe utilizzare a fini politici le proprie commissioni artistiche, avvalorando la propria immagine dì principe giusto e moderato, dedito al bone dello stato costituendo una sorta di regno ideale dove le arti, la letteratura o la musica potessero fiorire liberamente sotto la saggia tutela di un Signore che trovava nella cultura classica i propri modelli di comportamento esemplare.All'inizio del Cinquecento, Alfonso 1 continuò i lavori di ristrutturazione e decora/.ione del Castello intrapresi dal suo predecessore Ercole, per poi far completare, a partire dal 1507, la cosiddetta Via Coperta, che univa Palazzo e Castello ducali, per farvi ospitare le proprie stanze privale. L'apparta mento di Alfonso era composto dai sei ambienti divenuti famosi per lo splendore delle opere d'arte ospitale: l'anticamera, il primo salotto, il secondo salotto o camera del poggiolo, la camera da letto di Alfonso o Camerino 'adorato', lo studio dei marmi - decorato da rilievi eseguiti da Antonio Lombardo tra il 1507 e il 1515- ed il Camerino delle pitture o dei baccanali. Oggi disperse, le collezioni dei Camerini, fatti edificare da Alfonso sul modello di quello della sorella Isabella A Mantova, comprendevano opere di Tiziano, Dosso Dossi, Garofalo, raccolte sulla base di un programma iconografico ideato dall'EquicoIa e incentrato sul tema del baccanale. La scella del tema bacchico fu dettata dal gusto, tipico dell'epoca, per la citazione dell'antico; una scelta che sottolineava la formazione umanistica del Principe e che consentiva efficaci paralleli Ira quesf ultimo e le gratuli personalità del passato.I sei volumi che sì integrano S completano l'un l'altro, pur conservando ciascuno autonoma struttura e contenuto sono un tentativo ben riuscito di presentare un quadro organico e complessivo dei due preziosi scrigni voluti fortemente da Alfonso I. L'opera, che non può manente in una libreria di un appassionato di storia dell'arte del Rinascimento o di un amante dell'arte in generale, consente di disporre in maniera organica di una panoramica sull'intero complesso del quale, con abbondanza di illustrazioni a corredo dei testi, vengono esposti i risultati del prezioso lavoro di ricerca, di recupero dei materiali e del loro restauro svolto nell'ultimo decennio da studiosi e tecnici.I volumi, mirabilmente curati da Alessandro Ballarin con l'aiuto di Lucia Menegattì e Barbara Maria Savy, sono cosi suddivisi: nel primo e trattalo lo studio dei marmi ed il camerino delle pitture di Alfonso I D'Este; nel secondo è esposti la ricostruzione virtuale in 3D degli ambienti; nel terzo sono trascritti i documenti per la storia dei Camerini di Alfonso; nel quarto vengono descritte, attraverso l'analisi dei documenti d'archivio, le vicende del camerino di Alfonso 1 nella via coperta evi in castello; il quinto volume e costituito dall'importantissimo ed esaustivo repertorio fotografico e da un insieme di ampliamenti dei precedenti volumi. Il sesto volume, infitte, contiene gli atti del convegno curati da Alessandra Pattnnaro sulla pittura a Ferrara negli anni del ducato di Alfonso I che si e tenuto nel palazzo del Bo a Padova tra il 9 e l'il maggio del 2001.

EAN: 9788886868167
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#287366 Arte Pittura
A cura di Alessandro Ballarin. Cittadella, Bertoncello Arti Grafiche 2007, cm.25x34, pp. 494, 185 figg.bn.e a colori. col.nt. legature editoriali sopracc.figg.a col. Coll.Pittura del Rinascimento nell'Italia Settentrionale. 8. La monumentale opera qui presentata rilegala in un elegante cofanetto in sei volumi- i primi quattro già pubblicati tru il 2001 e il 2002-- sono il frutto di una complessiva riconsiderazlone del mecenatismo di Alfonso 1 d'Este, principe illuminato e accorto uomo di stato del Cinquecento. Ispirato dalla volontà di suggerire un'immagine aurea del Ducato Estense, Alfonso seppe utilizzare a fini politici le proprie commissioni artistiche, avvalorando la propria immagine dì principe giusto e moderato, dedito al bone dello stato costituendo una sorta di regno ideale dove le arti, la letteratura o la musica potessero fiorire liberamente sotto la saggia tutela di un Signore che trovava nella cultura classica i propri modelli di comportamento esemplare. All'inizio del Cinquecento, Alfonso 1 continuò i lavori di ristrutturazione e decora/.ione del Castello intrapresi dal suo predecessore Ercole, per poi far completare, a partire dal 1507, la cosiddetta Via Coperta, che univa Palazzo e Castello ducali, per farvi ospitare le proprie stanze privale. L'apparta mento di Alfonso era composto dai sei ambienti divenuti famosi per lo splendore delle opere d'arte ospitale: l'anticamera, il primo salotto, il secondo salotto o camera del poggiolo, la camera da letto di Alfonso o Camerino 'adorato', lo studio dei marmi - decorato da rilievi eseguiti da Antonio Lombardo tra il 1507 e il 1515- ed il Camerino delle pitture o dei baccanali. Oggi disperse, le collezioni dei Camerini, fatti edificare da Alfonso sul modello di quello della sorella Isabella A Mantova, comprendevano opere di Tiziano, Dosso Dossi, Garofalo, raccolte sulla base di un programma iconografico ideato dall'EquicoIa e incentrato sul tema del baccanale. La scella del tema bacchico fu dettata dal gusto, tipico dell'epoca, per la citazione dell'antico; una scelta che sottolineava la formazione umanistica del Principe e che consentiva efficaci paralleli Ira quesf ultimo e le gratuli personalità del passato. I sei volumi che sì integrano S completano l'un l'altro, pur conservando ciascuno autonoma struttura e contenuto sono un tentativo ben riuscito di presentare un quadro organico e complessivo dei due preziosi scrigni voluti fortemente da Alfonso I. L'opera, che non può manente in una libreria di un appassionato di storia dell'arte del Rinascimento o di un amante dell'arte in generale, consente di disporre in maniera organica di una panoramica sull'intero complesso del quale, con abbondanza di illustrazioni a corredo dei testi, vengono esposti i risultati del prezioso lavoro di ricerca, di recupero dei materiali e del loro restauro svolto nell'ultimo decennio da studiosi e tecnici. I volumi, mirabilmente curati da Alessandro Ballarin con l'aiuto di Lucia Menegattì e Barbara Maria Savy, sono cosi suddivisi: nel primo e trattalo lo studio dei marmi ed il camerino delle pitture di Alfonso I D'Este; nel secondo è esposti la ricostruzione virtuale in 3D degli ambienti; nel terzo sono trascritti i documenti per la storia dei Camerini di Alfonso; nel quarto vengono descritte, attraverso l'analisi dei documenti d'archivio, le vicende del camerino di Alfonso 1 nella via coperta evi in castello; il quinto volume e costituito dall'importantissimo ed esaustivo repertorio fotografico e da un insieme di ampliamenti dei precedenti volumi. Il sesto volume, infitte, contiene gli atti del convegno curati da Alessandra Pattnnaro sulla pittura a Ferrara negli anni del ducato di Alfonso I che si e tenuto nel palazzo del Bo a Padova tra il 9 e l'il maggio del 2001.

EAN: 9788886868334
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#287365 Arte Pittura
A cura di Alessandro Ballarin. Cittadella, Bertoncello Arti Grafiche 2007, cm.25x34, pp.pp. 784, 406 figg.bn.e a colori. col.nt. legature editoriali sopracc.figg.a col. Coll.Pittura del Rinascimento nell'Italia Settentrionale. 8. La monumentale opera qui presentata rilegala in un elegante cofanetto in sei volumi- i primi quattro già pubblicati tru il 2001 e il 2002-- sono il frutto di una complessiva riconsiderazlone del mecenatismo di Alfonso 1 d'Este, principe illuminato e accorto uomo di stato del Cinquecento. Ispirato dalla volontà di suggerire un'immagine aurea del Ducato Estense, Alfonso seppe utilizzare a fini politici le proprie commissioni artistiche, avvalorando la propria immagine dì principe giusto e moderato, dedito al bone dello stato costituendo una sorta di regno ideale dove le arti, la letteratura o la musica potessero fiorire liberamente sotto la saggia tutela di un Signore che trovava nella cultura classica i propri modelli di comportamento esemplare. All'inizio del Cinquecento, Alfonso 1 continuò i lavori di ristrutturazione e decora/.ione del Castello intrapresi dal suo predecessore Ercole, per poi far completare, a partire dal 1507, la cosiddetta Via Coperta, che univa Palazzo e Castello ducali, per farvi ospitare le proprie stanze privale. L'apparta mento di Alfonso era composto dai sei ambienti divenuti famosi per lo splendore delle opere d'arte ospitale: l'anticamera, il primo salotto, il secondo salotto o camera del poggiolo, la camera da letto di Alfonso o Camerino 'adorato', lo studio dei marmi - decorato da rilievi eseguiti da Antonio Lombardo tra il 1507 e il 1515- ed il Camerino delle pitture o dei baccanali. Oggi disperse, le collezioni dei Camerini, fatti edificare da Alfonso sul modello di quello della sorella Isabella A Mantova, comprendevano opere di Tiziano, Dosso Dossi, Garofalo, raccolte sulla base di un programma iconografico ideato dall'EquicoIa e incentrato sul tema del baccanale. La scella del tema bacchico fu dettata dal gusto, tipico dell'epoca, per la citazione dell'antico; una scelta che sottolineava la formazione umanistica del Principe e che consentiva efficaci paralleli Ira quesf ultimo e le gratuli personalità del passato. I sei volumi che sì integrano S completano l'un l'altro, pur conservando ciascuno autonoma struttura e contenuto sono un tentativo ben riuscito di presentare un quadro organico e complessivo dei due preziosi scrigni voluti fortemente da Alfonso I. L'opera, che non può manente in una libreria di un appassionato di storia dell'arte del Rinascimento o di un amante dell'arte in generale, consente di disporre in maniera organica di una panoramica sull'intero complesso del quale, con abbondanza di illustrazioni a corredo dei testi, vengono esposti i risultati del prezioso lavoro di ricerca, di recupero dei materiali e del loro restauro svolto nell'ultimo decennio da studiosi e tecnici. I volumi, mirabilmente curati da Alessandro Ballarin con l'aiuto di Lucia Menegattì e Barbara Maria Savy, sono cosi suddivisi: nel primo e trattalo lo studio dei marmi ed il camerino delle pitture di Alfonso I D'Este; nel secondo è esposti la ricostruzione virtuale in 3D degli ambienti; nel terzo sono trascritti i documenti per la storia dei Camerini di Alfonso; nel quarto vengono descritte, attraverso l'analisi dei documenti d'archivio, le vicende del camerino di Alfonso 1 nella via coperta evi in castello; il quinto volume e costituito dall'importantissimo ed esaustivo repertorio fotografico e da un insieme di ampliamenti dei precedenti volumi. Il sesto volume, infitte, contiene gli atti del convegno curati da Alessandra Pattnnaro sulla pittura a Ferrara negli anni del ducato di Alfonso I che si e tenuto nel palazzo del Bo a Padova tra il 9 e l'il maggio del 2001.

EAN: 9788886868327
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Novara, Lyra Ediz. 2001, cm.14,5x22, pp.134, brossura cop.fig.a col. Coll.Le Stelle della Lyra,4.

EAN: 9788877332530
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Available
#339394 Architettura
Torino, Testo & Immagine 2003, cm.12x19, pp.95, illustrazioni in bianco e nero e a colori. brossura con copertina figurata a colori. Collana Universale di Architettura,133. Riprogettare l'esistenza di un'intera società attraverso la trasformazione dell'ambiente era l'utopia del Movimento Moderno, che trovò nell'Art Nouveau la sua espressione più prolifica e proteiforme. Nei dieci anni in cui si risolse la sua parabola ascendente, questa corrente di gusto fu capace d'incidere profondamente nel mondo degli oggetti, della stampa, della pubblicità, scalfendo invece solo in superficie la forma della città. Se quindi non furono realizzate città, centri urbani o imponenti sequenze monumentali, sorsero quartieri residenziali dove prevalse l'impronta Art Nouveau. Torino può essere considerata la sintesi di entrambe le situazioni e, per l'ampia presenza di architetture e di grandi protagonisti del nuovo stile (da Fenoglio a D'Aronco), è una delle capitali del modernismo italiano, insieme a Milano, Napoli e Palermo. Questo volume propone dunque un itinerario organico, che tocca tutti i più importanti edifici di quella importante stagione creativa, fornendo una guida critica e tutti i dati pratici necessari a una visita allo straordinario patrimonio architettonico del liberty torinese.

EAN: 9788883820946
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