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Buontalenti e Le Nôtre. Geometria del giardino da Pratolino a Versailles.

Author:
Publisher: Olschki Ed.
Date of publ.:
Details: cm 17 x 24, x-132 pp. con 48 tavv. a colori f.t. e 12 tavv. b/n f.t., br. Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,477.

Abstract: La geometria del giardino di Bernardo Buontalenti (1523-1608) nella transizione da Pratolino ad Artimino, il suo metodo di dimensionamento prospettico ora unicamente percepibile, scomparso Pratolino, nell’opera minore di Poggiofrancoli, sostanziano incidenze, sinora inavvertite se pure profonde, su André Le Nôtre (1613-1700) progettista del giardino di Versailles. E tali incidenze, destinate a emergere nella loro compiutezza geometrica a Louvois, permeano anche un’inedita carta ‘di spionaggio’ settecentesca relativa a Versailles. Esito delle torinesi Scuole teoriche d’artiglieria e fortificazione, tale carta, precisata nell’origine sardo-piemontese anche dall’analisi delle filigrane e contromarche, evoca il disegno di Versailles (perduto) mostrato da Le Nôtre a papa Innocenzo XI. Disegno, quest’ultimo, con ogni probabilità poi offerto in dono, a Torino, al termine del lungo viaggio italiano, alla duchessa Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Restituzioni grafiche essenziali quanto innovative del complesso di Poggiofrancoli integrano l’ampio apparato iconografico del volume arricchito in appendice dalle trascrizioni tratte dai testi di Francesco de’ Vieri e Bernardo Sansone Sgrilli su Pratolino, dalle biografie di Buontalenti e Le Nôtre, la prima dovuta a Gherardo Silvani, la seconda non concordemente assegnata a Claude Desgots. Inedita, infine, l’analisi filigranologica di fogli buontalentiani degli Uffizi e di carte piemontesi settecentesche delle gualchiere Capucino. .

EAN: 9788822265388
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Firenze, Olschki Ed. 2014, cm 17 x 24, xii-272 pp. con 64 tavv. f.t. Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, 428. Italiano Il volume delinea, attraverso fonti inedite, la storia dell’architettura e della cultura militare sabauda dal piano di ingrandimento orientale di Torino del 1673 al piano di difesa della stessa capitale del regno elaborato da Luigi Federico Menabrea nel 1859. In una complessa articolazione documentale e attraverso inesplorate angolazioni interpretative agiscono architetti quali Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Giuseppe Ignazio Bertola, Antonio Maria Felice Devincenti. Undici le appendici tecniche. / New documentary sources help to reconstruct the history of the architecture and of the military culture of Savoy, from the project of expansion of Turin to the East, in 1673, to the defensive plan of the capital developed by Luigi Federico Menabrea in 1859. A rich collection of documents lead through the work of Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Giuseppe Ignazio Bertola, Antonio Maria Felice Devincenti. With eleven technical appendices.

EAN: 9788822263056
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Firenze, Olschki Ed. 2011, cm.15x21, pp.VI,218, 3 figg.nt. 74 figg.bn.e 20 a col.ft. br.cop.fig.a col. Coll.Pocket Library of Studies in Art,39. Scienziato, ingegnere, architetto militare, statista, Luigi Federico Menabrea (1809-1896) è una figura poliedrica e nodale nella transizione dal Regno di Sardegna allo Stato unitario italiano. Aiutante di campo del re Vittorio Emanuele II, presidente del Consiglio dei Ministri, continuatore dell’opera di Camillo di Cavour, il suo nome si lega, nel campo della scienza delle costruzioni, al principio di elasticità o del minimo lavoro elastico e si coniuga all’insegnamento e all’architettura.

EAN: 9788822260703
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#131793 Arte Disegno
Firenze, Olschki Ed. 2010, cm.15x21, pp.VIII-148, 70 figg.bn.e col.ft. br.cop.fig.a col. Coll.Pocket Library of Studies in Art,38. Nel disegno di architettura strutturali sono i legami che assimilano Michelangelo, Bernardo Buontalenti e Guarino Guarini. E proprio quei legami inducono l’esigenza di rileggere alcuni disegni michelangioleschi, di riformulare la vicenda artistica di Buontalenti rispetto all’incidenza di fogli d’architettura michelangioleschi da lui stesso posseduti, manipolati e anche modificati. E, ancora, di introdurre innovativamente, nel panorama degli studi sul Guarini, l’indagine del rapporto mai sinora rilevato del Teatino con Firenze.

EAN: 9788822259646
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Firenze, Polistampa 2018, cm.17x24, pp.54, brossura copertina figurata a colori. Coll.Universitario. Architettura. La cupola della chiesa di San Lorenzo, esito magistrale della concezione statica di Guarino Guarini (1624-1683), fu elevata entro la fine degli anni Settanta del XVII secolo. Il restauro strutturale della stessa cupola, compiuto tra il 1825 e il 1828, viene qui per la prima volta analizzato attraverso le inedite elaborazioni progettuali dell’ingegnere Carlo Randoni, documenti ineludibili per investigare e decriptare la straordinaria invenzione originaria guariniana. Invenzione che associa alla rotazione finale di tale cupola la teoria del fronte bastionato teorizzato nel trattato di fortificazione dato alle stampe dal chierico teatino nel 1676. Nel momento, dunque, in cui la cupola stava per essere voltata. A concludere il testo alcune sintetiche considerazioni sulle capriate lignee, parte della grande tradizione architettonico-fortificatoria del regno di Sardegna, focalizzate su un percorso linguistico che dal teatino Guarini giunge sino a Luigi Federico Menabrea.
EUR 10.00
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